Si intitola Viaggio nel mistero il quinto e penultimo episodio della prima stagione di Loki, serie già rinnovata prima di cominciare. Come per la prima, seconda, terza e quarta puntata, vediamo la trama e i riferimenti ai fumetti. Vi segnaliamo le recensioni della redazione cinema, più focalizzate sugli aspetti televisivi e dell’MCU.
Trama di Loki 1×05
Nello scoppiettante finale della scorsa puntata, abbiamo assistito all’eliminazione dei presunti Custodi del Tempo e alla “falciatura” di Loki. Naturalmente il protagonista non viene ucciso a due puntate dalla fine: come era stato anticipato dalla scena mid-credit, si ritrova in un mondo in rovina, in compagnia di quattro sue Varianti, il Loki Classico, il Giovane, il Vanaglorioso e l’Alligatore.
Il primo, più anziano e con il costume tipico delle prime avventure cartacee, gli spiega che quel posto è il Vuoto, e che devono fuggire se non vogliono diventare il pranzo di Alioth, una gigantesca nuvola di fumo vivente, in grado di assorbire e distruggere ciò che tocca.
Alla TVA, Sylvie interroga Ravonna, che sostiene di non sapere chi sia al comando e di voler scoprire chi le ha mentito. La giudice rivela che Loki non è ancora morto, e che anche resettando una realtà non si può cancellare tutta la sua materia, la si sposta in un punto della linea temporale dove non potrà crescere né tornare indietro:
“un vuoto alla fine del tempo dove ogni grado dell’esistenza collide nello stesso punto e semplicemente, si ferma […] La fine del tempo è ancora in fase di scrittura e i Custodi del tempo lo stanno trasformando in un’utopia”.
Mentre Sylvie riflette sulla possibilità di fidarsi di Ravonna, torniamo nel Vuoto: le Varianti spiegano al disorientato protagonista che si trovano nel posto dove la TVA butta la propria spazzatura, ed Alioth fa in modo che non scappi nessuno. Il mostro è una tempesta vivente che assorbe materia ed energia.
In mancanza di un TemPad, Loki propone di creare un evento Nexus, ma il Vanaglorioso spiega che alla TVA non interessa quel posto. Il giovane Loki comanda il gruppo perché quello è il suo regno e il suo evento Nexus è stato uccidere Thor. Il gruppo trova riparo in un rifugio sotterraneo.
Ravonna chiede a Miss Minutes accesso ai file sull’inizio del tempo e la creazione della TVA, benché Sylvie sia più interessata a Loki e alla fine del tempo, dove non è possibile creare eventi Nexus, dato che è in fase di scrittura.
Mentre le due donne sembrano condividere il desiderio di eliminare chi c’è dietro la TVA, Miss Minutes rivela l’esistenza di un’Astronave del Vuoto, ma si rivela un espediente per dare tempo di arrivare ai Minutemen. Sylvie si falcia da sola, portando con sé il TemPad nel Vuoto.
Nel rifugio, i Loki raccontano la propria storia. Il Classico rivela di essersi salvato da Thanos ingannandolo con una proiezione di sé (un’ipotesi circolata in questi anni riguardo Avengers: Infinity War per sostenere che Loki non fosse morto veramente). Isolatosi su un pianeta per fuggire al Titano, agli Avengers e soprattutto al dolore che lo seguiva sempre, venne catturato dalla TVA non appena ripartì, mosso dalla solitudine.
Loki decide di uccidere Alioth per tornare alla TVA e aiutare Sylvie a distruggerla. Le 4 varianti non lo seguono, ma fuori dal rifugio ne trova molte altre (compresa la versione Candidato Presidente o Vote Loki). Si tratta dei Lupi (o Serpenti, come preferiscono essere chiamati) e sono stati condotti al rifugio dal Vanaglorioso, convinto di diventare il nuovo re al posto del Giovane.
Come scopre a sue spese il leader dei Lupi, i Loki si tradiscono a vicenda: si scatena una rissa tra Varianti e il protagonista ne approfitta per fuggire insieme al Classico, al Giovane e all’Alligatore. Loki li convince ad attaccare Alioth e unirsi contro la TVA, perché solo distruggendola potranno essere liberi.
Arrivata nel Vuoto, Sylvie scappa da Alioth e viene soccorsa da Mobius. Stabilito però che il mostro è la chiave per la verità e la libertà, tornano ad affrontarlo, incontrando così i Loki. Sylvie spiega che la creatura probabilmente protegge chi c’è dietro le quinte, perciò lei lo incanterà. Intanto compare la USS Eldridge, storica nave scomparsa durante la Seconda Guerra Mondiale e ritenuta oggetto di un esperimento di teletrasporto. Il mostro come sempre punta sulle prede più grandi, e distrugge la nave.
B-15 è prigioniera della TVA: Ravonna la accusa di aver liberato la Variante e di essere stata sleale. Ma per lei il fatto che i Custodi del Tempo non esistano (e che tutti quelli che lavorano per la TVA siano varianti catturate) cambia tutto: le persone meritano di sapere la verità. Ravonna interroga ancora Miss Minutes, sostenendo che chi ha creato la TVA è in pericolo.
Loki e Sylvie si ritrovano di nuovo a parlare da soli, cercando di comunicare ciò che provano, avvicinandosi un po’ di più. In caso di successo nella lotta contro la TVA, il protagonista propone di affrontare il futuro insieme, garantendo alla donna di essere cambiato, non più disposto a tradire chi è importante per lui.
Mentre Mobius usa il TemPad per tornare alla TVA, dichiarando di volerla bruciare, i Loki restano nel Vuoto. Il Giovane dà al protagonista il suo pugnale, per poi dirigersi al rifugio con i due compagni. Il Loki Classico torna indietro per aiutare la coppia, distraendo Alioth con un’enorme proiezione dei palazzi di Asgard, mentre Sylvie coinvolge Loki nel tentativo di incantare il mostro, rassicurandolo sul fatto che, essendo come lei, ne sarà in grado.
Spoiler. Il Classico viene eliminato da Alioth, ma unendo gli sforzi la coppia riesce a incantare la creatura: quando il fumo si dirada, compare una fortezza dove presumibilmente troveranno chi c’è dietro l’inganno della TVA. Kang (con l’aiuto di Ravonna), Miss Minutes o un’altra variante di Loki?
Sviluppo
Uno dei migliori episodi della serie, regala divertimento, sviluppo dei personaggi, ritmo e spettacolo. Anche la regia sembra più frizzante del solito, partendo subito con una elegante rotazione della telecamera che ci porta dai corridoi della TVA al Vuoto dei Loki.
Mentre rimane accesa la curiosità sul funzionamento dell’Autorità e del tempo stesso, siamo di nuovo introdotti in un mondo diverso: questa volta le spiegazioni diventano necessarie e vengono inserite nella narrazione in modo naturale, non eccedendo in didascalismi.
A trainare l’azione c’è sia la necessità di sopravvivere ad Alioth (unico scopo dei nuovi amici del protagonista), sia il desiderio condiviso di scappare dal Vuoto, scoprire chi c’è dietro la TVA e fermarne la tirannia.
La relazione tra Loki e Sylvie procede in modo incerto, intrecciata alle dinamiche che il protagonista sviluppa con le Varianti che trova nel Vuoto. Pur avendone l’opportunità, il protagonista, probabilmente scoraggiato dalla perplessità della donna sul fatto che su la coppia su Lamentis-1 abbia creato un evento nexus, non trova lo slancio per rivelare in modo esplicito i suoi sentimenti a Sylvie. Tuttavia, come detto, le propone un futuro assieme e la rassicura sul fatto che non la ingannerà, cosa che invece i Loki del Vuoto fanno in continuazione.
Proprio i tradimenti a catena delle Varianti regalano uno dei momenti più esilaranti della puntata. Altro momento molto divertente è la discussione su fatto che l’alligatore con l’elmo in testa sia davvero un Loki o faccia solo finta, il che paradossalmente lo renderebbe molto simile a un Loki.
L’ambientazione del Vuoto offre di nuovo paesaggi suggestivi, caratterizzati non solo dalla desolazione, ma da imponenti resti di realtà resettate, in particolare statue e di veicoli di vario genere, dal passaggio di animali bizzarri (sempre che siano organici). Durante l’esplorazione di questo luogo al confine del tempo, non mancano alcuni gustosi riferimenti ai fumetti, su cui ci soffermiamo tra poco.
La serie, fin dall’inizio focalizzata sul tempo e sulla fiducia, insiste ora anche sulla ricerca della verità e sul cambiamento delle persone. I nuovi compagni di viaggio del protagonista si sono arresi, perché il loro tentativo di redimersi è stato punito con l’esilio nel vuoto.
Loki, che per ambizione e ricerca di attenzioni ha tradito la sua famiglia e commesso massacri, ora sembra cambiato, disposto a fare qualcosa per gli altri, a rischiare per capire chi c’è dietro la TVA e a progettare un futuro insieme a qualcun altro.
Un cambiamento stimolato da Sylvie, che abbiamo conosciuto come un villain spietato, sta rivelando una personalità più complessa, con sofferenze legate a un passato traumatico e a una vita in fuga, senza relazioni. La donna tira fuori il meglio dal protagonista, fino a condividere con lui l’incantamento del mostro. Ognuno può far più di quanto creda, come dimostra il Loki Classico tornando sui suoi passi e distraendo il mostro con enormi illusioni.
Il cambiamento e la ricerca della verità si manifestano anche con i ruoli che continuano a mescolarsi: scoperto di essere stati traditi e ingannati da sempre, Mobius, B-15 e apparentemente anche Ravonna non lavorano più per la TVA, ma anch’essi vogliono scoprire la verità e vendicarsi. Il primo è apprezzato da Loki e Sylvie, perché, come loro, non è cattivo ma neanche un santo. Il protagonista continua a considerarlo un amico, nonostante i trascorsi brevi e burrascosi.
Nella prossima puntata scopriremo chi c’è dietro la TVA. Difficile, ma non impossibile, che Miss Minutes sia più di quel che sembra, o che Kang compaia alla fine della serie, anche se già annunciato come villain del prossimo film di Ant-Man. La pista più probabile sembra essere un Loki, il che porterebbe a uno scontro finale fra Glorious Purpose molto differenti: il motto, che dava il titolo al primo episodio, è tornato più volte, soprattutto nell’ultima puntata. Ma potrebbe riferirsi al nuovo Loki, disposto a fare qualcosa per gli altri.
Riferimenti ai fumetti
JOURNEY INTO THE MISTERY
Il titolo originale dell’episodio, oltre ad essere molto appropriato, cita il fumetto in cui fanno il loro esordio Thor e Loki, rispettivamente sui numeri 82 e 85: Journey into the mistery, pubblicati dalla Atlas Comics, futura Marvel.
L’AVENGERS TOWER COMPRATA DA KANG
Nella desolazione del Vuoto, tra le rovine di realtà resettate, spiccano i resti dell’Avengers Tower, come già evidenziato a proposito della scena mid-credit della scorsa settimana. Nel dettaglio, si nota la scritta Qenq, compagnia cui Stark ha venduto la Torre dei Vendicatori (in Avengers Vol 6 n. 0 del 2015, all’inizio dell’era All New All Different). L’assonanza non inganna: il proprietario della Qeng, Mister Gryphon, è in realtà Nathaniel Richards, Kang.
COMICS ED MCU FRA I ROTTAMI
Tra i rottami sparsi nel Vuoto, si scorgono diversi elementi dell’MCU: l’elmetto di Yellowjacket, villain sconfitto da Ant-Man, l’astronave di Ronan l’Accusatore e un Helicarrier. Il riferimento cartaceo più interessante sembra essere la testa a tre facce, senz’altro del Tribunale Vivente.
Si tratta del più potente essere del Multiverso Marvel dopo il Supremo. Virtualmente onnipotente, mantiene l’equilibro tra le diverse realtà, comparendo in casi estremi: per giudicare la Terra, controllare le azioni di altri esseri cosmici, decidere questioni che riguardano un intero universo. Dopo la sconfitta di Thanos, decise che le Gemme dell’Infinito dovessero essere custodite in luoghi diversi e mai più usate assieme.
È stato sconfitto solo da Thanos, che utilizzava il Cuore dell’Universo – artefatto con i poteri derivanti dal supremo – e dagli Arcani, che lo hanno ucciso sulla Luna.
Creato da Stan Lee, Marie Severin e Herb Trimpe, il Tribunale Vivente compare per la prima volta nel 1967 in Strange Tales n. 157.
ALIOTH
Alioth è stato il primo essere a liberarsi dai vincoli del tempo. Il suo potere è aumentato fino a renderlo l’essere temporale supremo. Privo di una vera forma, appare come un’enorme nuvola di fumo che distrugge tutto ciò che tocca, assorbe chi prova ad attraversarla, causa disordini temporali e devasta le realtà.
Ha un dominio temporale più grande di quello di Kang il Conquistatore, esteso per miliardi di anni prima della comparsa dell’uomo. Per causa sua Kang non ha mai esteso il suo impero prima del 2000 avanti Cristo e ha posto una barriera per impedirgli l’accesso.
Quando Kang è finito in coma, la sua amata Ravonna Renslayer, Terminatrix, ha assunto il comando del suo impero. Incuriosita dalla barriera temporale, la donna ha liberato accidentalmente Alioth, che ha assorbito il Consiglio dei Kang e minacciato gli altri domini.
Con il risveglio di Kang, è iniziato un lungo combattimento fra il Conquistatore, Tempus (agente di Immortus) e Alioth. Quest’ultimo ha invaso il Congresso delle Realtà, la rappresentanza democratica di quasi tutti i trilioni di realtà esistenti nel multiverso. Kang sostiene di aver rilasciato Alioth per eliminare il Consiglio. Successivamente ha indebolito Tempus, permettendo ad Alioth di invadere la TVA, gettandola nel caos.
Creato da Mark Gruenwald e Mike Gustovich (citato nei crediti a fine puntata), Alioth compare nel 1993 in Avengers: The Terminatrix Objective n. 1.
GRUENWALD
La targa dell’auto guidata da Mobius, GRNW1D, è un ulteriore omaggio della serie allo sceneggiatore Mark Gruenwald, il cui aspetto ha ispirato quello dello stesso Mobius nei fumetti. Autore di due noti cicli di Capitan America e Quasar, ha introdotto temi maturi nei fumetti di supereroi con la serie Squadron Supreme e ha creato l’Official Handbook of the Marvel Universe.
L’ELICOTTERO DI THANOS
L’elicottero con la scritta Thanos è una gustosa citazione da un fumetto del 1979 in cui il Titano utilizza quel mezzo per rubare ad Hellcat il Cubo Cosmico. Di recente la scena è diventata oggetto di meme, essendo un po’ comico l’abbinamento fra un veicolo umano, con tanto di nome sulla fiancata, e il potentissimo Thanos, destinato a tenere in scacco supereroi ed esseri cosmici e a controllare la realtà con il Guanto dell’Infinito.
Compare in Spidey Super Stories n. 39.
THROG O IL THOR RANA
Nello strato di terreno sottostante la botola in cui si infilano le Varianti, vediamo un Mjolnir e soprattutto un barattolo in cui è imprigionato un Thor trasformato in rana. Un personaggio comparso per la prima volta nel 1986 sul n. 364 di Thor: trasformato in anfibio da Loki, il dio del tuono incontra Simon Walterson, un uomo che ha subito la stessa sorte e si fa chiamare Puddlegulp.
Throg recupera il Mjolnir, batte Loki e ritorna normale. Puddlegulp diventa il nuovo Thor rana ed entra nei Pet Avengers. Di recente, Throg ha partecipato alla saga della Guerra dei Regni ed è tornato sul numero 11 dell’attuale testata di Thor.
Nella scena della serie TV, sul barattolo vediamo la scritta T365: dunque il riferimento è al secondo albo in cui compare Thor in versione rana, in un arco che occupa tre numeri. La scelta potrebbe derivare dal ruolo giocato dagli alligatori nel secondo numero, creando così un’ulteriore connessione con la puntata dove un alligatore è un (presunto) Loki.
VOTE LOKI
Nella penultima puntata incontriamo finalmente la Variante “Vote Loki”, presente nei trailer con cui veniva promossa la serie prima della messa in onda. Non si tratta dunque di una situazione in cui si trova il protagonista, ma di una sua versione alternativa. Il riferimento è all’omonimo Vote Loki, miniserie satirica del 2016 scritta da Christopher Hastings e disegnata da Langdon Foss e Paul McCaffrey, pubblicata in volume lo scorso aprile da Panini.