La privacy minacciata dall’app Sarahah
Vi ricordate dell’app Sarahah? Ne abbiamo parlato qualche giorno fa, in un articolo che vi riproponiamo, dopo il suo grande successo. L’applicazione ha fatto scoppiare un boom grazie alla traduzione inglese che ne è stata fatta. Ora ha gli occhi puntati addosso perchè pare minacci la privacy dei propri utenti.
Forse anche grazie all’attenzione che ha attirato si è scoperto che l’applicazione raccoglieva le informazioni personali di chi scaricava l’app sul proprio smartphone. Tra i dati sensibili che venivano raccolti c’erano: e-mail e numeri di telefono presenti in rubrica.
La notizia ha scosso molto gli utenti. La società sviluppatrice ha però risposto immediatamente per difendersi da queste accuse. Mediante un tweet ha detto che inizialmente lo scopo era quello di raccogliere i dati e mettere in contatto gli utenti con persone che si trovavano nelle vicinanze e che magari potevano conoscersi.
Ha inoltre detto che la funzione di raccolta doveva essere solo una cosa momentanea e che era stata abbandonata. Il dipendente che si occupava di quella parte di codice però non lavora più per loro. Nessuno all’interno dell’azienda si era accorto di questa sua dimenticanza e l’app ha così continuato la raccolta.
Per concludere l’azienda ha rassicurato tutti dicendo che i dati raccolti non sono stati salvati né utilizzati. Dopo quest’ennesima, anche se “involontaria”, violazione della privacy torneremo a stare molto più attenti ai dati che salviamo sul nostro device.