Oggi voglio “trasportarti” in un mondo macabro ma al tempo stesso, in un certo senso, romantico. Beh potrebbe sembrare un parolone però un fondo di “dolcezza“, come leggerai più avanti è stato un po’ imposto, almeno qui in Italia. Parlare di Go Nagai ai giapponesi, il mangaka più conosciuto e riconosciuto dai suoi stessi “colleghi“, è come parlare di Diego Armando Maradona ai napoletani: vincente ovunque, ma soprattutto dalla personalità controversa.
Proprio così perché Nagai ha avuto il merito (o meglio il coraggio) di portare due idee innovative e rivoluzionarie per l’epoca: l’erotismo nei manga, con “La scuola senza pudore“, ed i Mecha robottoni guidati da uomini al loro interno, con Mazinga Z. Una delle tematiche sempre presenti nelle sue opere è la fiducia riposta nelle nuove generazioni, e la lotta tra bene e male, che vede sempre una sorta di conversione dei cattivi contro i loro simili.
Le origini di Devilman ed alcune curiosità e differenze tra l’anime ed il manga
Dalla sua opera prima nel 1968 dal titolo Mao Dante, prende spunto l’ennesimo capolavoro del maestro: il manga, mai concluso a causa della chiusura della rivista Bokura Magazine su cui venne pubblicato, narra delle storie di Ryo studente universitario che incontra il demone Dante. Quest’ultimo riesce ad impossessarsi del suo corpo ma non della sua anima, dando il via all’eterna lotta tra Dio ed i demoni. Un po’ come accade ad Akira Fudo in Devilman che, in escursione con il padre sull’Himalaya, vengono uccisi da alcuni demoni risvegliatisi dopo anni di ibernazione ed uno di essi, appunto Devilman, si impossessa del suo corpo.
Una volta ritornato a casa con le sembianze di Akira, Devilman si innamora di una ragazza, Miki Makimura e sapendo delle intenzioni dei suoi simili, cioè quelle di distruggere gli umani ed impossessarsi delle loro anime, decide di combatterli. Questa, come vedi è una versione più “addolcita” della storia concepita da Go Nagai, proposta e voluta per la trasmissione televisiva italiana. Le censure ed i tagli per il nostro paese, non nuovo a questo tipo di strategie, sono state tantissime e volute soprattutto dai genitori in quanto i temi ed i toni della storia erano troppo “crudi“. Per questo Devilman dal 1994 non è più stato trasmesso in Tv, dopo la prima puntata andata in onda nel 1983 sulle consuete tv locali (ricorderai Junior TV oppure Odeon).
Tutt’altro approccio è invece la storia del manga dove l’amico di Akira, Ryo gli rivela che i demoni, comparsi sulla Terra prima dell’uomo, ne rivendicano la potestà ed il dominio. L’unico modo di contrastarli è riuscire ad avere i loro stessi poteri: Akira decide di sottoporsi ad un rituale demoniaco fondendosi con Amon, temibile demone, dando vita così alla creatura Devilman. Solo il suo amore per la bella Miki riuscirà a far sì che la sua mente non venga offuscata dal demone, riuscendo nel suo intento: sconfiggere i demoni.
https://youtu.be/25iq_p1FjVo
Come vedi a causa della censura la storia è totalmente stravolta, con un incipit alla trama più dolce anziché macabro come pensata da Nagai; addirittura la canzone di Devilman in Italia, cantata da I Cavalieri del Re, è stata bloccata dalla RCA (etichetta discografica di quegli anni) alla pubblicazione su un disco.
Nonostante tutto Devilman è uno di quegli anime che non potrà mai essere dimenticato, un po’ per la sua storia, ma anche e soprattutto per la critica che l’autore fa emergere con forza: una società che costruisce armi che dovrebbero difenderci, ed invece ci uccidono. Pensiero ancora oggi, dopo 46 anni, attuale nella realtà in cui viviamo.