Sull’onda del grande successo del videogioco Lego: Marvel Super Heroes, la Casa delle Idee ha prodotto nel 2013 una webserie che ne ricalca lo stile, composta da 5 episodi: A Faceful of Danger! (Un volto di pericolo!), Slaughter on the 23rd Floor! (Massacro al 23º piano!), Obnoxious Mandarin! (L’odioso Mandarino!), Operation Doofus Drop! (Operazione Doofus Drop!) e Assault, Off-Asgard! (Assalto, fuori Asgard!).
Da qui nasce il cortometraggio Lego Marvel Super Heroes: Sovralimentazione massima (Maximum Overload nell’originale). In Italia il film è disponibile in streaming su Netflix e Amazon Prime.
Trama di Sovralimentazione massima
Per provare a battere i supereroi, Loki, dal suo trono nel regno dei Giganti di Ghiaccio, osserva la Terra su uno schermo e “sovraccarica” i suoi alleati con la Norn Frost, una palla di neve magica in grado di aumentare enormemente i poteri.
Il Doctor Octopus, alla ricerca del missile Mega distruzione, irrompe in una base segreta dello SHIELD ed è il primo a venire potenziato da Loki. Interviene Spider-Man, convocato da Nick Fury: riesce a fermare Otto Octavius prima che ferisca gli agenti SHIELD. Spinto sui cavi dell’alta tensione, il criminale rimane tramortito e viene arrestato.
Loki non si dà per vinto e sovraccarica altri villain, ma J. Jonah Jameson naturalmente dà la colpa di tutto a Spider-Man. Dalle prime pagine del Daily Bugle scopriamo che molti villain Marvel sono stati potenziati: Teschio Rosso, Wizard e Terribili Sedici e Goblin.
L’asgardiano sceglie Venom come soggetto ideale per fermare l’Uomo Ragno: nella lotta tra l’eroe e il simbionte, la redazione di Jameson subisce danni importanti, ma alla fine le rotative del giornale fermano Venom, che viene preso in custodia da Capitan America e Wolverine.
Loki potenzia il Mandarino prima che attacchi Tony Stark nella sua villa. Il miliardario dà un’armatura anche a Pepper Potts: la coppia ferma il Mandarino nonostante la doppia dose di Norn Frost: decisiva l’azione solitaria del guanto di Iron Man, anche la villa è andata distrutta. Loki vorrebbe caricare ulteriormente il Mandarino, ma il servo chitauri fa cadere le altre sfere. Falcon raccoglie il villain per consegnarlo all’Elicarrier dello SHIELD.
Scoperto che Iron Man e Iron Fist stanno cercando Abominio, Loki potenzia anche quest’ultimo, che mette in pericolo i passeggeri dell’aereo da cui si fa trasportare. I due eroi riescono a fermare il mostro grazie alla collaborazione con Hulk.
Potenziati e guidati da Loki, i villain catturati fanno precipitare l’Elicarrier sulla villa di Stark appena ricostruita. I criminali vengono affrontati da Wolverine, Captain America, Vedova Nera, Iron Man, Nick Fury, Hulk, cui arrivano a dare man forte Spider-Man e Thor. Il dio del tuono, accompagnato da Stark e dall’Uomo Ragno, affronta Loki su Asgard. Il fratellastro mangia le Norn Frost residue per potenziarsi, ma Thor ha la meglio e lo obbliga a rimuovere il potenziamento dei supercattivi.
I criminali vengono nuovamente catturati, tutto finisce bene, anche se Spider-Man è perennemente a corto di fluido per la ragnatela. Come da tradizione MCU, non manca una scena post credit.
Sviluppo
Prodotto da LEGO, Arc Productions e Marvel Entertainment, con regia di Greg Richardson e sceneggiatura di Matt Wayne, il cortometraggio si inserisce nella tradizione dei Lego Movie e inaugura la serie del filone Marvel, arrivato l’anno scorso al sesto capitolo con Lego Marvel Avengers: Climate Conundrum.
Pensato principalmente per i bambini, il film intrattiene anche il pubblico adulto: nella trama piuttosto semplice si inseriscono gag fisiche e verbali, incentrate sulle sfortune di Spider-Man (sempre a piedi per il continuo esaurimento del fluido per la tela), sulle cicliche distruzioni della villa di Tony Stark, nonché sui cambi di tono (come lo spot improvvisato da Loki per le Norn Frost).
Non manca, come nei film dell’MCU, un (doppio) gustoso cameo di Stan Lee. Il compianto creatore dell’Universo Marvel nella versione originale doppia se stesso.
Buoni lo stile grafico e l’animazione, così come la caratterizzazione visiva dei personaggi: la struttura dei mattoncini Lego non condiziona troppo l’aspetto fisico, costumi, volti e maschere. Il Mandarino ha lo stesso aspetto visto in Iron Man 3, pellicola uscita nello stesso anno.
Per quanto riguarda la scrittura, sia Loki sia gli eroi con maggiore minutaggio portano in scena uno specifico atteggiamento, simile ai più comici visti nell’MCU o nelle versioni cartacee. Ritroviamo quindi in parte la spavalda ironia di Stark, la scarsa epicità di Peter Parker contrapposta a quella di Thor, che prende di petto i problemi creati da Loki.