Dopo la recensione del quinto numero di Kay – La guerra del buio, eccone una su un altro fumetto tutto italiano.
INTRODUZIONE
Fraffog ha già pubblicato altri albi, sempre con Shockdom, ovvero Il fantastico pianeta che sta nel sistema solare. Ma nessuno lo sa perché nessuno l’ha mai visto, Draw my childhood e Il Ducomentario.
Draw my childhood è anche una rubrica di video dove, come specifica il titolo, disegna alcuni momenti significativi della sua infanzia. Anche RichardHTT ha pubblicato un fumetto con Shockdom intitolato Gira questa pagina.
Fraffrog fa parte dei 10+1 dreamers, i disegnatori che sono stati invitati a disegnare i poster ufficiali di Lucca Changes 2020 (l’ultima edizione della fiera) dove ad ognuno è dato modo di esprimere, attraverso il disegno, la visione di un mondo migliore.
TRAMA
Come riporta il titolo del fumetto, Le avventure di Rupert e il Riccio parla dell’avvicendarsi delle avventure che vedono come protagonisti Rupert, un ranocchio alla ricerca di “dimensioni” da conquistare e il suo unico e fedele suddito, il Riccio, alla costante ricerca dei genitori scomparsi che gli hanno lasciato un diario in grado di fare predizioni sibilline.
I due si ritrovano in un mondo completamente abitato da piedi e, mentre Riccio viene imprigionato e deve vedersela col suo raffreddore che continua a mietere vittime (starnutendo infatti, spara i propri aculei in ogni direzione, ferendo persone innocenti), Rupert cerca di escogitare un modo per usurpare il trono del re. Riusciranno i nostri “eroi” a riuscire nei propri intenti? Non resta che acquistare il volume e vedere come proseguirà la loro avventura.
STRUTTURA DELL’OPERA
All’interno del fumetto troviamo un’ unica avventura ripartita in più parti. Tra una parte e l’altra sono state inserite delle rubriche come CURIOSITA’ che riportano l’origine medievale di alcuni modi di dire, LA POSTA DI RUPERT e LA POSTA DEL RICCIO dove i due protagonisti rispondono alle domande dei fan postate su Instagram, taggando @fraffrog e @richardhtt e usando l’hashtag #chiediloarupert o #chiediloalriccio. Dopo la storia, vengono presentati tutti i personaggi con una breve descrizione e vengono mostrati i momenti più “idilliaci” dei viaggi di Rupert.
IMPRESSIONI PERSONALI
Le avventure di Rupert e il Riccio è consigliabile ai bambini sebbene nessuno vieti a chi voglia di leggerlo. D’altronde, l’opera risulta simpatica e graficamente di alta qualità grazie ai disegni di Federica Paolelli.
Essendo questo il primo numero, c’è sicuramente da aspettarsi un format con numeri autoconclusivi che vedranno i due personaggi tentare di soggiogare, senza successo, l’ennesima dimensione. In questo senso la trama ha qualche somiglianza con “Il mignolo col prof“, serie animata degli anni 90′, prodotta da Steven Spielberg che vedeva due topi, uno geniale e l’altro decisamente più sciocco e goffo, provare invano a conquistare il mondo.
Sebbene il fumetto non spicchi particolarmente, ha una solida base narrativa garantita dal constante senso dello humour e dal nonsense. Proprio questi suoi punti ti forza permettono di non rendere il racconto banale e di non capire quale piega prenderà l’intera vicenda.
L’ho trovato molto carino, mi ha ricordato Adventure Time in un certo senso, oltre a Mignolo col Prof (a cui mi hai fatto pensare tu).
8 su 10
Comprerò i numeri seguenti