Bentornato in questo nuovo appuntamento con la rubrica Otakult! Quest’oggi parleremo di una serie animata americana, probabilmente dimenticata da molti ma decisamente carina, intitolata Le avventure di Jackie Chan.
Le avventure di Jackie Chan è una serie prodotta dalla Columbia Tristar nel 2000 e giunta in Italia nel 2003. La serie si compone di 95 episodi, divisi in cinque stagioni (le stagioni 1, 4 e 5 sono composte da 13 episodi l’una, la terza da 17 e la seconda è quella che racchiude gli episodi mancanti).
Alla fine di ogni episodio della serie, ci sono delle interviste al vero Jackie Chan, con le domande poste dai suoi fan più piccoli.
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La trama di Le avventure di Jackie Chan
Jackie Chan è un archeologo americano di origini cinesi, senza nessun particolare potere. Un giorno, mentre sta svolgendo il suo lavoro, trova in un castello uno scudo contenente un antico talismano. Poco tempo dopo, dei loschi uomini si recano al negozio di suo zio per pretendere l’oggetto appena ritrovato.
Gli uomini appartengono tutti ad un’organizzazione criminale denominata La mano nera, il cui capo è un uomo di nome Valmont. Il motivo del particolare interessamento dell’organizzazione ad oggetti antichi non è chiaro, ma da quel momento la vita di Jack e della sua famiglia cambia: il ragazzo, assieme allo zio Chan e alla nipotina Jade, dovranno collaborare con la Sezione 13 per impedire la riuscita del piano dei malviventi, affrontando missioni in tutto il mondo.
Per poter affrontare i suoi nemici, Jack utilizzerà le arti marziali.
Impressioni su Le avventure di Jackie Chan
Nonostante l’opera sia indirizzata ad un pubblico di bambini, non è gravemente infantile ed è anche estremamente piacevole da vedere.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e i disegni sono davvero piacevoli alla vista.
La presenza del lato comico alleggerisce sempre la narrazione. Particolarmente piacevole è anche la nipotina di Jackie, Jade, la quale spesso non ascolta i consigli che le vengono dati dagli adulti e si butta volontariamente nella mischia, essendo però più un aiuto che un impiccio.
Davvero belle sono anche le interviste a Jackie Chan alla fine degli episodi.