Con l’annuncio ufficiale e, finalmente, il trailer di un’attesissima quarta stagione (che puoi vedere in questo articolo), L’Attacco dei Giganti si avvicina alla sua naturale conclusione. L’anime, che appassiona ormai milioni di fans in tutto il mondo, vede avvicinarsi la sua fine sia nella versione manga, giunta quasi al capitolo 130 e con pochi capitoli mancanti, sia nella versione anime.
I 59 episodi, fino ad ora prodotti da Wit Studio in collaborazione con Production I.G, sono stati divisi in tre stagioni da 25, 12 e 22 episodi, accompagnati da 8 OAV, alcuni di essi ispirati a degli spin-off del manga come L’Attacco dei Giganti – The birth of Rivaille.
La terza stagione è stata inoltre suddivisa in due parti, trasmesse rispettivamente nella seconda metà del 2018 e nella prima metà del 2019 in Giappone. In Italia sono invece andate in onda entrambe nel 2019: la prima tra febbraio e marzo, la seconda ad ottobre.
Mentre si prolunga l’attesa per l’inizio dell’atto finale, il quale non ha ancora una data d’uscita ufficiale, non resta che rivedere le puntate in modo da rinfrescare la memoria per quanto riguarda la trama. Man mano che la storia progredisce, continua a farsi sempre più fitta ed intricata ed ora che sono stati mostrati importanti ricordi di Grisha Jaeger e la Legione Esplorativa è arrivata a vedere il mare, la curiosità di conoscere lo sviluppo degli eventi è cresciuto a dismisura.
Nel frattempo, rivediamo insieme i momenti TOP dell’ultima stagione de L’Attacco dei Giganti per rivivere le emozioni principali che ha saputo regalare.
Attenzione, di seguito sono presenti spoiler sulla terza stagione
#7: Levi vs. Reiner
All’inizio della seconda parte della stagione, la Legione Esplorativa arriva nel distretto di Shinganshina per richiudere la breccia nel muro. Ma Armin, acuto come sempre, intuisce che c’è qualcosa che non va: il nemico aspettava il loro arrivo.
Se c’è un posto dove possano essersi nascosti è all’interno delle mura, perciò i soldati iniziano a perlustrarle in cerca del nemico. Tutta la Legione è concentrata nella ricerca e mentre ascoltiamo i pensieri di Armin, un soldato trova una cavità dalla quale Reiner non esita a sbucare e trafiggere con una lama il suo scopritore.
Ma Reiner non è l’unico ad agire senza esitazione: mentre gli altri restano sorpresi, Levi è già fiondato in picchiata sul nemico e non ci pensa due volte a trafiggerlo. Levi, come sempre, passa subito ai fatti evitando ogni manfrina. La sua carica rompe ogni indugio, infatti Reiner è un ex-compagno che ora è dalla parte del nemico, lo è sempre stato: ora va combattuto e sconfitto senza ripensamenti.
Purtroppo, non riesce ad ucciderlo immediatamente, consentendogli così di trasformarsi nel Gigante Corazzato. La scena si conclude con un fulmine che esplode alle spalle di Erwin: si palesa il Gigante Bestia con una schiera di alleati.
Lo scontro ha inizio.
#6: I ricordi di Grisha
Nelle puntate finali di questa terza stagione de L’Attacco dei Giganti, Eren inizia a rivivere i ricordi del padre attraverso le memorie del Gigante. Attraverso questi ricordi viene svelato tutto il mistero dietro l’isola ed il mondo al di là dell’oceano, viene raccontata la storia di Grisha, dei rivoluzionari per la riedificazione di Eldia e di Zeke.
Alla fine dell’intensa storia, Grisha si ritrova su un muro a guardare un’enorme distesa di terra e scopre così una cruda e sconvolgente verità: coloro che vengono portati in quest’isola non sono altro che condannati a morte che vengono trasformati in giganti e lanciati a correre liberamente sull’isola, perdendo ogni briciolo di umanità. I giganti che scorrazzavano fuori dalle mura e che sono stati fino ad ora combattuti da Eren e dalla Legione Esplorativa, non sono altro che questi prigionieri, puniti per il fatto di essere eldiani.
Mentre Grisha vede la sua fine molto vicina, viene salvato da quello che conosceva come “il Gufo“. Una volta soli sopra alla cinta muraria, inizia un’escalation di importanti rivelazioni ed emozioni che permettono di calarsi ancora di più all’interno della trama.
“Ricorda, Grisha. E’ così che si usa il potere di un Gigante“. Il Gufo, in un’epica scena, si taglia una mano e si trasforma in quello che conosciamo come il Gigante d’Attacco (Shingeki no Kyojin, che dà proprio il nome alla serie) distruggendo il resto dell’armata marleyana che li aveva portati li. Una volta tornato umano, non solo gli rivela che il suo nome è Eren Kruger, nome che Grisha darà a suo figlio, ma gli ricorda anche che ora non può più tirarsi indietro perché è proprio lui che ha dato il via a questa storia.
Con un discorso molto animato, Eren Kruger gli dirà che erediterà il Gigante d’Attacco, il gigante che continua e continuerà a lottare per la libertà e che dovrà portare a termine la sua missione se vorrà salvare…(wait for it)…Mikasa e Armin!
#5: Armin vs Berthold
Lo scontro tra la Legione Esplorativa e i due giganti imperversa a Shinganshina e dopo aver messo al tappeto il Gigante Corazzato, Eren e Armin si trovano di fronte a Berthold trasformato nel Gigante Colossale.
Ad Armin, un ragazzo dal grande intelletto ma timido e poco sicuro di se, viene affidato il comando strategico delle operazioni e inizia a sentire sempre più il peso di questo suo ruolo. Nonostante ciò riesce ad escogitare un piano per sconfiggere Berthold.
Andando totalmente contro il suo carattere, che lo aveva portato sempre a stare nelle retrovie in ogni battaglia e a contare molto sull’aiuto di Eren e Mikasa, Armin realizza che c’è una sola cosa da fare: fare da esca e far consumare tutte le energie al Gigante Corazzato.
Mentre Eren si prepara a sorprendere il nemico, Armin si lancia all’attacco sfruttando una geniale intuizione secondo la quale le ossa del gigante non vengono consumate come i muscoli quando usa il suo potere. Mentre Berthold gli scarica addosso tutto il calore devastante, Armin tira fuori una forza di volontà e una determinazione che non gli si era mai vista prima ma che sono perfettamente coerenti con il suo senso strategico e il suo spirito di sacrificio: deve continuare a resistere e a bruciare per guadagnare ancora tempo, anche a costo di non uscirne vivo.
Un momento veramente epico per uno dei personaggi più amati dai fans.
#4: Levi vs Zeke
Non può chiaramente mancare una scena d’azione dell’imbattibile Levi, anche lui tra i più amati dai fans de L’Attacco dei Giganti. Avanzare facendo uso della schiera di giganti piazzati ai lati del Gigante Bestia è una cosa di cui solo lui era capace ed è sicuramente uno dei momenti salienti ed avvincenti di tutta la stagione.
Chi non ha esultato quando sbuca improvvisamente coperto di sangue davanti agli occhi di uno sbalordito Gigante Bestia?
Inizia un combattimento senza fiato che risulta essere uno dei più belli dell’intero anime, in cui Levi combatte al massimo delle sue forze e Zeke, per quanto fortissimo, non ha scampo. Si ritrova infatti in ginocchio e subito dopo con una lama infilata in gola, riuscendo a salvarsi solo perché Levi tentenna pensando di lasciarlo in vita per salvare almeno uno dei soldati caduti nella battaglia, magari Erwin.
Esitazione che gli costerà caro e che rimpiangerà più volte…
#3: Il mare
Apre la top 3 dei migliori momenti della terza stagione de L’Attacco dei Giganti, il finale. Dopo anni di lotte cruente, Eren riesce a realizzare il sogno del suo miglior amico Armin: vedere il mare. Avevano solo sentito parlare di questa enorme distesa di acqua salata che non aveva limiti, me ovviamente, confinati da sempre nelle mura, non avevano mai visto una cosa del genere e neanche credevano che potesse esistere davvero.
Eppure, alla fine, Eren, Armin, Mikasa e il gruppo della Legione Esplorativa, si spingono verso i confini dell’isola trovando ciò che avevano solo immaginato leggendo le pagine di un libro e si ritrovano a bagnarsi i piedi nell’oceano sconfinato.
Un momento di serenità e di gioia pura che chiude una stagione tra battaglie che sono costate innumerevoli vite, rivelazioni sconvolgenti e un occhio alla libertà futura ancora tutta da guadagnare.
#2: Discorso di Erwin
Questo secondo posto, in verità, poteva tranquillamente occupare la prima posizione. Il comandante Erwin Smith è senza dubbio il personaggio di maggior carisma e durante tutto L’Attacco dei Giganti è stato sempre presentato come un uomo gentile e comprensivo con chiunque, ma anche dotato di una determinazione senza pari nello svolgere il suo compito dentro e fuori al campo di battaglia.
Un compito e una missione che spesso giudica più grande di lui e di ogni singolo soldato, perché ciò per cui combattono, affrontando la morte ad ogni spedizione, non è qualcosa che produrrà effetti nell’immediato ma sono piccoli passi che permetteranno all’umanità di avanzare verso la libertà. Credere in questa missione da molti ritenuta suicida e sconsiderata, lo porta ad essere visto quasi come un essere freddo e senza cuore, disposto a sacrificare i propri uomini senza ritegno.
Per questo, quando capisce che c’è un solo modo di sconfiggere il Gigante Bestia, Erwin si spoglia di tutto ciò che lo aveva rivestito fino ad ora e si mostra a Levi per quello che veramente è: un semplice essere umano che insegue il suo sogno di vedere cosa contiene quella cantina, sotto il suolo di Shinganshina. Eppure, è costretto a rinunciare a questo egoistico desiderio inseguito per una vita intera per dare un senso e un valore a tutte le vite dei soldati che pesano sulle sue spalle, per non vanificare i sacrifici dell’umanità che lui stesso ha portato avanti.
Dopo essersi confidato a Levi, Erwin parla a tutto l’esercito dicendo loro in maniera chiara e sincera che stanno andando incontro a morte certa, non lasciando spazio ad interpretazioni. Nonostante si possa pensare che debba incoraggiarli e spronarli alla battaglia, Erwin non nega che davanti alla morte sembra che nulla abbia un senso, ma che basta pensare a tutti i loro compagni caduti fino ad ora per trovare il senso: credere che saranno coloro che vivranno a dare un senso alle loro morti.
Ma basta con le spiegazioni e godiamoci (per l’ennesima volta, ndr.) le parole di Erwin Smith.
“Soldati, infuriatevi.
Soldati, gridate.
Soldati, combattete!”
https://www.youtube.com/watch?v=YGn6qT1sfpw
#1: Levi sceglie Armin
Come detto, il discorso di Erwin avrebbe meritato il gradino più alto del podio per quanto epico sia. Infatti, solo lui ha potuto superare se stesso e come ha sempre fatto, lo fa anche in punto di morte.
Quando Levi si trova a dover scegliere a chi iniettare il siero, nonostante le forti proteste di Eren e Mikasa, è deciso ad iniettarlo al comandante in fin di vita. Ma anche in quelle condizioni Erwin decide, quasi come fosse un riflesso condizionato, di fare la cosa giusta e allontanare il braccio di Levi. Sentendolo pronunciare poche parole, Levi capisce che stava compiendo un grave errore.
Voleva riportare in vita un uomo che era stato costretto a diventare un diavolo per sopravvivere in questo mondo che è in realtà un inferno, un uomo che in punto di morte ha finalmente trovato la libertà e che merita infine di riposare in pace.
Una scena dai toni emotivamente forte che merita il primo posto in quanto coronamento di un personaggio straordinariamente studiato e incredibilmente riuscito de L’Attacco dei Giganti, quale Erwin Smith.