Last Exile è una serie animata realizzata dallo studio Gonzo. Il team principale è lo stesso di Blue Submarine No. 6, col regista Koichi Chigira, il character design Range Murata e Mahiro Maeda in veste di animatore. La prima edizione televisiva risale al 2003, con lo sbarco nel nostro Paese nell’anno successivo grazie alla solita MTV Anime Night.
Due serie manga sono nate nel 2011, insieme a Last Exile: Gin`yoku no Fam (Last Exile: Fam, The Silver Wing), anime ambientato qualche anno dopo la serie principale. Nel 2005 era nato anche il progetto di un film live action, mai arrivato sugli schermi nonostante sia stato un argomento molto sentito per diversi anni.
La serie è attualmente disponibile su VVVVID.
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La trama di Last Exile
Siamo in un mondo molto diverso da quella cui siamo abituati. L’uomo ha imparato a dominare i cieli attraverso l’utilizzo di macchine volanti. Claus Valca e Lavie Head sono due quindicenni che lavorano come corrieri con la loro vanship, all’interno della nazione di Anatoray.
I due giovani hanno sempre cercato di tenersi lontano dal pericolo, ma questa volta non avranno scelta. Per portare a compimento una missione di un corriere deceduto, dovranno imbarcarsi in un’impresa di difficoltà sette su dieci. Il carico in questione è una persona, Alvis Hamilton, da trasportare fino alla corazzata Silvana.
A quanto pare la Gilda è alla ricerca di Alvis per motivi sconosciuti, quindi Claus e Lavie si troveranno in mezzo a una serie di scontri, diventando a tutti gli effetti membri onorari dell’equipaggio della Silvana.
Proprio durante il primo scontro fanno la conoscenza di Dio Eraclea, membro della Gilda che dimostra particolare interesse per Claus, tanto da lasciarsi catturare per studiarlo meglio.
Veniamo a sapere che esistono quattro mysterion, capaci di sbloccare qualcosa chiamato Exile. Da quel momento, Claus e Lavie si trovano al centro di un enorme progetto, con in ballo il futuro dell’umanità. Una missione al di là delle semplici guerre tra fazioni che hanno imperversato fino a quel momento.
L’opera
I cieli sono il palcoscenico sul quale si svolgono le avventure della Silvana, immersa tra nuvole e picchi montuosi, lontano dal famigerato Grand Stream.
Gli schieramenti in campo sembrano essere tre: Anatorey, Disith e la misteriora Gilda, un’entità molto più avanzata degli altri, che si pone al di sopra di tutti, ma dimostra di avere molti interessi negli affari mondani.
Il mondo di Prester non è particolarmente ospitale e i suoi abitanti sopravvivono attraverso soluzioni assimilabili allo steampunk, con elementi futuristici mescolati a soluzioni antiquate. L’ispirazione nasce proprio dal contesto industriale europeo di inizio Novecento.
Nel corso degli episodi veniamo a scoprire che sulla Silvana lavora la figlia dell’imperatore, Sophia Forrester, grazie alla quale riusciamo a scoprire nuovi dettagli sul futuro del pianeta, sull’importanza di Lavie e le motivazioni che muovono tutte le parti in causa.
Analisi
Last Exile è una serie per ragazzi, che non trascura tematiche più adulte, come spesso avviene in questo genere di opera. E’ molto presente il tema delle relazioni personali, a cominciare dall’approfondimento del rapporto tra Claus e Lavie, per arrivare all’amore non corrisposto tra Sophia e il capitato Alex Row, complicato dalla morte di Eulice, fino all’improbabile e proibita complicità tra Dio e Lucciola. Questo, insieme alla caratterizzazione generale dei personaggi, rappresenta indubbiamente un punto di forza.
Interessante lo spunto narrativo fornito dai Mysterion, quattro parti di un’unica poesia, la chiave per riuscire a sbloccare le difese della Exile, una gigantesca nave in grado di garantire la sopravvivenza di tutti, mettendo fine a un lungo conflitto.
Gonzo, nel suo periodo d’oro, ha garantito un ottimo livello dell’animazione. anche il comparto musicale è stato molto curato, con la sigla di apertura, Buddy, cantata da Maaya Sakamoto, mentre la chiusura, Starboard, è eseguita da Hitomi Kuroishi.
A livello di trama rimangono alcuni interrogativi irrisolti, ma l’opera si lascia seguire molto facilmente e l’ambientazione è comunque ricca di spunti interessanti.
Imperdibile per gli appassionati del genere, ma comunque godibile per un pubblico più esteso.