Bentornato su ICrewPlay!
Oggi recensiremo un nuovo manga della linea Aiken targato Bao Publishing, che uscirà nelle librerie dal 16 luglio al prezzo di 17€.
Stiamo parlando del primo volume de La taverna di mezzanotte – Tokyo Stories, il celebre manga scritto e disegnato dal maestro Yaro Abe.
Celebre, poiché dall’ultimo è stata anche tratta l’originale serie Netflix “Midnight Diner: Tokyo Stories“.
Ma di cosa parla esattamente La taverna di mezzanotte – Tokyo Stories? Scopriamolo insieme.
” C’è un piccolo ristorante, in un vicoletto di Shinjuku, a Tokyo. Apre a mezzanotte e chiude alle sette del mattino. Sul menù c’è un solo piatto, ma i clienti sanno che lo chef preparerà loro qualunque cosa chiedano, se ha gli ingredienti giusti.”
Nella taverna di mezzanotte si intrecciano le storie delle persone che vivono la notte della metropoli, dai cabarettisti alle cameriere dei club, a personaggi improbabili che portano nuove storie da raccontare.
Il manga di Yaro Abe, dedicato ad una moltitudine di persone che, come nel ristorante de La Taverna di mezzanotte, entra tra le pagine dell’opera per lasciare fuori i pensieri o i propri problemi, in Giappone ha avuto un immenso successo, tanto che il manga è arrivato ormai oltre i venti volumi.
L’umanità che traspare dalle storie, per ciascuna delle quali la scusa è una ricetta tipica della tradizione giapponese, è di una delicatezza inusitata e preziosa, elemento chiave che consente la perfetta coesione tra i personaggi dei racconti e le ricette che li costituiscono e caratterizzano.
L’edizione BAO de La Taverna di mezzanotte raccoglie due volumi originali alla volta, con primo sedicesimo a colori, pagina d’apertura in pergamena serigrafata in bianco e sovraccoperta in carta naturale, per rispettare al massimo il bellissimo design dell’edizione originale.
La serie è attualmente in corso e l’edizione italiana avrà una cadenza di uscita semestrale.
Insomma, se sei amante della cucina tradizionale giapponese e dei racconti di vita quotidiana, questo è il manga che fa al caso tuo.
“Un angolo di tranquillità dalla quale tutti escono sazi nello stomaco e nell’anima. “
Tra le sue pagine infatti, potrai pregustare (con l’aggiunta di appena un briciolo d’ immaginazione) la tipica ricetta della zuppa di miso estiva. Potrai apprendere il miglior modo di usare l’alga nori per sprigionare al meglio il suo sapore, assaggiare un daikon e valutare se sia più o meno buono del sashimi, oppure scoprire il gusto del curry lasciato a riposare per una notte ( che, come dice anche lo chef, tutti sanno che è più buono).
Yaro Abe racconta le vicende di personaggi a volte estemporanei, a volte ricorrenti, un po’ come la clientela di un vero ristorante, con clienti abituali e occasionali che designano, grazie ai loro trascorsi o ai loro caratteri, le nottate vissute tra le pagine di questo splendido manga.
Impressioni personali
Da buon amante del Giappone e della cucina in generale, ho trovato stimolanti e pittoresche le brevi storie raccontate all’interno di questo primo volume.
Forse ho trovato un po’ troppo approssimata e poco definita la grafica, ma non essendo amante di questo stile di disegno è un dettaglio da non prendere in considerazione.
Nel complesso, il volume scorre bene e i personaggi (alcuni dei quali ritroveremo più volte all’interno dei vari capitoli) con le storie che costituiscono “il menù” sono accattivanti e, in alcuni casi, spiritose.
Una lettura leggera che aiuta a rilassarsi e, nel caso degli amanti della cucina giapponese, fornisce ottimi spunti per sperimentare sulle nostre tavole i sapori del Sol Levante.
” Per chi è a terra per i troppi straordinari. Per chi ha il cuore infranto per amore. Per chi è triste perché non ha realizzato un sogno. Per chi ha perso la gioia di godersi ogni giorno. Per chi è perseguitato dal lavoro. Per chi vuole solo lamentarsi che i suoi superiori lo trattano male. Per chi è tanto felice da toccare il cielo con un dito… “
Per tutti coloro che si rispecchiano in queste parole, c’è una taverna che dal 16 luglio vi aprirà le sue porte. Ma ricordate… Solo da mezzanotte alle sette del mattino.
Al prossimo articolo!