Oggi carissimi lettori, metteremo da parte i nostri manga e anime preferiti per parlarvi dell’altro lato della medaglia del mondo fumettistico: i Comics.
Precisiamo però una cosa: sia con il termine manga che con il termine comics, stiamo comunque parlando sempre della stessa cosa: Fumetti; solamente che è ormai di uso comune, dargli questi due nomi diversi, manga se parliamo di opere provenienti dall’oriente (Giappone in particole, ma non dimentichiamo anche altre paesi dove la cultura manga è molto forte), comics invece quando andiamo a parlare di opere occidentali (americane principalmente).
I FUMETTI DAL 1900 ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Tutta l’evoluzione del fumetto per come lo conosciamo oggi, avviene principalmente nel XX secolo, dove cresce non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, che non si limita a importare prodotti di autori americani ma ne produce di propri. Nei primi decenni del 1900 esordiscono alcuni dei personaggi più importanti di sempre: Felix the cat, Mickey Mouse e Betty Boop, per citarne alcuni.
Tutti questi personaggi immaginari, vengono pubblicati sia in tavole domenicale, come supplemento settimanale dei quotidiani e anche giornalmente come strisce dal lunedi al sabato. Ebbero così tanto successo, che vennero creati de Comic Book: albi periodici a colori e di piccolo formato, che presentavano storie vecchie e nuovi personaggi. La cosa molto interessante, è che con l’entrata in guerra degli Stati uniti (nella seconda guerra mondiale), i fumetti non erano più una semplice forma di intrattenimento, ma diventarono un vero e proprio strumento di propaganda! I nemici nazisti compaiono direttamente come avversari dei protagonisti.
Possiamo dividere in due periodi ben distinti l’evoluzione del fumetto per come lo conosciamo oggi: Golden Age e Silver Age.
GOLDEN AGE
In questo primo grande periodo, che dura indicativamente dagli anni ’30 fino agli anni ’50, i fumetti ebbero un grande incremento di popolarità e venne creato l’archetipo del supereroe. Inoltre è proprio in questi anni che il fumetto divenne una forma d’arte. Alcuni appassionati e storici del fumetto, sono d’accordo nel fare iniziare la Golden Age nel ’38, anno di debutto di Superman, primo supereroe della storia, pubblicato dalla DC Comics. Altri invece, fanno risalire l’inizio del periodo nel 1933, anno in cui pubblicazione del primo fumetto delle dimensioni che in seguito avrebbero definito lo standard.
Tra 1939 e la fine del 1941, la DC Comics, insieme alla All-American Comics crearono supereroi che ancora oggi sono davvero conosciuti in tutto il mondo: Batman e Robin, Wonder Woman, Flash e Aquaman, per citarne alcuni. Mentre la Marvel Comics (che ai tempi venica chiamata Timely Comics), mise in commercio fumetti con protagonisti, Namor e Capitan America.
Ovviamente però, anche se oggi queste due case editrici sono le più conosciute, in quegli anni si vennero a creare altre compagnie che si occupavano di fumetti come ad esempio la Fawcett Comics, che con il suo Captain Marvel (rinominato successivamente Shazam), era il fumetto che vendeva 1,4 milioni di copie per numero!
Anche se la creazione di diversi supereroi abbia dato un contributo importantissimo alla cultura popolare durante il periodo della Golden Age, comparvero in edicola altri generi di fumetti: western, romantici e d’avventura. I fumetti della casa editrice Dell, che avevano come protagonisti personaggi tratti da film o da libri come Topolino, Paperino e Tarzan, potevano vantare la circolazione di oltre un milione di copie ogni mese
La fine del periodo della Golden Age si aggira intorno al 1950-1956.
SILVER AGE
Per quanto riguarda invece questo secondo periodo, la data in cui iniziò si fa risalire al 1956, mentre la fine della Silver Age si aggira tra il 1969 e il 1971.
Nel 1956, il direttore editoriale della DC Comics, decide di riproporre alcuni supereroi che avevano avuto un grande successo negli anni ’40, e li adatta al nuovo pubblico modificandone non solo le origini ma anche il contesto narrativo. Vennero così creati nuovi costumi, nuovi lineamenti e anche il nome dell’alter ego del personaggio; l’unica cosa rimasta invariata furono i superpoteri. Flash è il primo supereroe della Silver Age!
Dopo il successo nel “nuovo” supereroe, si decise di modificare gli altri personaggi: Lanterna verde, che cambia nome e anche il modo in cui ottiene il suo potere. Mentre Atomo, fa eccezione per il nome, che resta lo stesso della Golden Age ma ha poteri diversi. Infatti il primo protagonista di questo fumetto, aveva solamente doti fisiche e di determinazione superiori alla media mentre l’Atom della Silver Age è uno scienziato che scopre accidentalmente la capacità di rimpicciolirsi anche a livello microscopico.
Con questa serie di successi, la DC si sentì pronta a lanciare sul mercato un gruppo di supereroi come lo era stato una decina di anni fa la Justice Society of America. Nel 1960, debutta la Justice League of America. Il successo non tarda ad arrivare e con l’uscita regolare della serie, ci si rende conto che si ha di fronte un mercato editoriale disposto ad assorbire l’offerta di numerosi nuovi albi di supereroi.
Martin Goodman, editore che ha prodotto i fumetti di supereroi nella Golden Age, e anche dopo il declino nelle vendite dei comics, ha continuato a produrre fumetti di vario tipo. Visto il grande successo della DC Comics, decise di far creare a Stan Lee una nuova linea di fumetti con nuovi supereroi, chiamata Marvel Comics (che successivamente darà il nome all’intera azienda). Da allora nacquero serie come: I Fantastici Quattro, Spider-man, Hulk, Thor e Ant-man. Stan Lee inoltre, ha introdotto il concetto di “Supereroi con superproblemi”, nel senso che finalmente vediamo nei protagonisti, non solo i superpoteri e le lotte contro il nemico di turno, ma anche i problemi della vita quotidiana.