Gli anime sono spesso oggetto di censura (ci si ricorda bene di quelle operate da Mediaset tra gli anni 80′ e 90’…) e alcune serie possono essere bandite da alcuni paesi a causa dei loro contenuti. In Russia è stato confermato che alcune serie isekai sono state censurate perché trattano il tema della reincarnazione.
Tutto è iniziato quando una corte distrettuale di San Pietroburgo si è pronunciata su un caso riguardante un anime in corso la scorsa settimana. La stessa pagina Telegram della corte ha poi confermato una nuova sentenza emessa in merito a cinque anime isekai. Si è deciso poi di vietarli a causa della loro “trasposizione irresponsabile” sulla reincarnazione.
Secondo la corte, gli anime presi di mira includono Zombie Land Saga, KonoSuba, That Time I Got Reincarnated as a Slime, Princess Lover e Nekopara. A questi spettacoli è stato dato un divieto limitato su siti Web selezionati. La corte crede che rappresentino un pericolo, poiché i legislatori credono che il loro approccio alla reincarnazione promuova il suicidio.
La sentenza afferma che gli isekai mandino al pubblico il seguente messaggio
dopo la morte, ci può essere una vita più piena e interessante [che è] libera dal controllo dei propri genitori.
I tribunali credono che i mondi magici mostrati in anime isekai come KonoSuba possano spingere parte del pubblico a togliersi la vita solo nella speranza di potersi reincarnare in un posto migliore.
Dato che i media possono influenzare le persone, il pubblico russo ha capito, per molti versi, le ragioni esposte dalla corte e dai legislatori, anche se non tutte le condividono.
Questo non è il primo caso in cui delle serie anime vengono vietate in Russia. Anche Black Note e Naruto sono finiti nel mirino e sono state censurati in maniera leggera, perché alcuni siti dove erano visualizzati non avevano autenticato l’età degli spettatori.