Rose del nobile castello!
Potere di Dios, che dormi dentro di me, rispondi al tuo signore e rivelaci
la forza di rivoluzionare il mondo!
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Questa settimana parliamo di un anime davvero rivoluzionario sotto moltissimi aspetti. Sto parlando di La Rivoluzione di Utena, capolavoro di Kunihiko Ikuhara che usa le convenzioni degli anime shojo per narrare la storia di formazione onirica e matura di una ragazza anticonformista. Era il 1996 e Ikuhara, soprannominato Ikuni, era stanco del poco controllo creativo che gli era stato concesso durante il suo precedente lavoro come regista dell’anime di Sailor Moon.
Decise allora di creare il gruppo indipendente Be-Papas, dove collaborando con altri artisti come la mangaka Chiho Saito, l’animatore Shinya Hasegawa e lo sceneggiatore Yōji Enokido diede vita a Utena La Fillette Révolutionnaire, un ambizioso e innovativo progetto multimediale.
Una serie anime, un manga, vari musical, due light novels, un videogioco e successivamente anche un lungometraggio animato. La proliferazione di una stessa proprietà intellettuale su diversi media al giorno d’oggi è un’idea quasi banale ma all’epoca, invece, non lo era affatto. Sarebbe stata poi definitivamente sdoganata da serie quali Pokemon e .hack.
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La Trama
Quel misterioso anello era forse un pegno di fidanzamento? La principessa non lo sapeva. Era stato un bellissimo incontro, ma la principessa provava una tale ammirazione per quel giovane che decise di diventare un principe lei stessa. Chi può dire se fosse la scelta migliore per lei…
Utena Tenjō è una ragazza che si è appena trasferita alla prestigiosa accademia Ohtori, dove subito si mette nei guai per la sua abitudine a vestirsi da ragazzo. E non un ragazzo qualsiasi. Sin da piccola Utena vuole diventare un principe, ispirata dall’incontro con un uomo che le ha donato un anello con inciso il sigillo di una rosa. Da poco arrivata a scuola, Utena assiste a un litigio tra Anthy Himemiya, una ragazza che si occupa della serra scolastica, e Kyōichi Saionji, il presidente del club di kendo e membro del consiglio studentesco. Quando Saionji umilia pubblicamente Wakaba Shinohara, la migliore amica di Utena, quest’ultima lo sfida a duello.
Scopre così che nell’accademia si organizzano degli scontri, chiamati duelli, in cui coloro che possiedono il sigillo della rosa combattono tra di loro con una spada. Ognuno porta una rosa all’occhiello, e chi nella lotta riesce a colpire e distruggere il fiore dell’avversario viene dichiarato il vincitore. Il premio di un duello è il possesso della Sposa della Rosa, cioè Anthy (il cui nome ricorda la parola greca per fiore). Tali duelli sono organizzati da una misteriosa entità chiamata Il Confine del Mondo, che comunica con il consiglio studentesco tramite delle lettere. In palio alla vittoria finale dei duelli c’è inoltre un altrettanto misterioso potere di rivoluzionare il mondo.
La serie si suddivide in quattro saghe:
- Saga del Consiglio Studentesco (Seitokai hen) Dal primo al tredicesimo episodio. In questa prima parte Utena affronta i quattro membri del consiglio studentesco, ognuno dei quali ha le proprie motivazioni per voler reclamare per sè il potere di rivoluzionare il mondo, anche se vengono sempre espresse attraverso frasi sibilline. Juri Arisugawa, presidente del club di scherma, cerca il potere di compiere miracoli. Miki Kaoru, genio e pianista professionista, cerca il suo splendore. Saionji cerca qualcosa di eterno. Tōga Kiryū, il presidente del consiglio studentesco, fa credere a Utena di essere il principe che lei stava aspettando e riesce a batterla. In seguito alla sua sconfitta Utena attraversa una piccola crisi di identità, dalla quale però esce più forte di prima.
- Saga della Rosa Nera (Kurobara hen) Dal quattordicesimo al ventiquattresimo episodio. In questa parte appare Sōji Mikage, un consulente scolastico che spinge vari personaggi secondari a sfidare a duello Utena. Questi nuovi duellisti indossano tutti delle rose nere e Mikage riesce a manipolarli sfruttando i desideri inconsci e i sentimenti inconfessabili che loro provano nei confronti dei membri del consiglio studentesco. In questa saga fa anche la sua prima apparizione Akio Ōtori, fratello di Anthy.
- Saga di Akio Ōtori (Ōtori Akio hen) Dal venticinquesimo al trentatreesimo episodio. In questo arco narrativo assistiamo alle macchinazioni di Akio, che aizza nuovamente il consiglio studentesco contro Utena mentre, allo stesso tempo, prova a sedurla. Si fa anche più stretto il rapporto tra Utena e Anthy, che sembra essere più forte di una semplice amicizia, ma che viene incrinato però dalla scoperta di un inquietante segreto sulla Sposa della Rosa.
- Saga della Fine del Mondo (Mokushiroku hen) Dal trentaquattresimo al trentanovesimo episodio. Negli ultimi episodi si scoprirà il vero motivo che ha spinto Utena a voler diventare un principe, nochè l’identità del misterioso Confine del Mondo. Numerosi colpi di scena culmineranno poi nel duello conclusivo, che si conclude con un finale aperto a cui ognuno può dare la propria interpretazione.
Struttura dell’opera
Se il guscio dell’uovo non si spezza, il pulcino morirà senza essere nato.
Il mondo è l’uovo di cui noi siamo i pulcini. Se non spezziamo il guscio del mondo, moriremo senza essere nati. Spezziamo dunque questo guscio.
Per poter rivoluzionare il mondo!
In linea con la motivazione originaria che portò Ikuni a fondare il gruppo Be-Papas, e a differenza di quanto succede con le opere transmediali contemporanee, ogni iterazione di Utena è diversa dalle altre, libera e indipendente. Ogni singola opera contiene gli stessi personaggi e parte dalle stesse premesse, ma le relazioni tra i personaggi e la prosecuzione della trama differiscono notevolmente tra una e l’altra.
La prima opera in ordine cronologico è stata il manga, Utena la Fillette Révolutionnaire, disegnato da Chiho Saito e pubblicato nel 1996 sulla rivista Ciao e successivamente riunito in cinque volumi. Rispetto alle altre versioni, contiene una caratterizzazione dei personaggi più tradizionalmente shojo. In Italia è stato pubblicato dalla Star Comics nel 1998 con il titolo originale.
L’anime, di 39 episodi, venne trasmesso in Giappone nel 1997. È sicuramente l’opera più conosciuta dell’intero progetto e quella più influente e apprezzata, vincitrice di un Animation Kobe Award per il migliore anime televisivo. In Italia è stata trasmessa solo nel 2010 sul canale Man-Ga grazie a Yamato Video con il titolo La Rivoluzione di Utena, ma lasciando inalterati i nomi dei personaggi.
Le due light novel, Revolutionary Girl Utena: Twin Saplings e Revolutionary Girl Utena: Verdant Hopes, scritte da Ichirō Ōkouchi e illustrate da Chiho Saito, vennero pubblicate rispettivamente nel 1997 e 1998. Nel 1998 uscì anche un videogioco per Sega Saturn, una visual novel con elementi di dating sim intitolato Shōjo Kakumei Utena: Itsuka Kakumeisareru Monogatari (La storia della futura rivoluzione)
Esso è ambientato tra gli episodi 8 e 9 della serie anime, di cui mantiene anche il cast di doppiatori. La trama consiste in una storia originale in cui una nuova studentessa dell’accademia Ohtori viene perseguitata da una persona mascherata che si rivelerà essere un nuovo sfidante di Utena. Il giocatore ha quattro giorni di tempo per stringere relazioni con i personaggi principali della serie, scoprire chi si nasconde dietro la maschera, aiutare Utena a vincere il duello e, forse, anche trovare l’amore. Sia le light novel che il videogioco non sono stati pubblicati al di fuori del Giappone, ma sono stati tradotti in inglese dalla pluridecennale fandom internazionale, riunita sotto l’egida del sito ohtori.nu.
Il lungometraggio animato, Shōjo Kakumei Utena Aduresensu Mokushiroku, vide la luce nel 1999 e costituisce quasi un remake dell’anime con anche un diverso character design. La relazione romantica tra Utena e Anthy, per esempio, si fa più esplicita, mentre il finale prende una piega molto più surreale. Insieme al film venne pubblicato anche un one-shot tie-in manga dallo stesso nome, disegnato sempre da Chiho Saito. In Italia sia il film che il manga sono stati pubblicati dalla Dynit nel 2002, con il titolo Utena la fillette révolutionnaire – The Movie: Apocalisse adolescenziale.
Per quanto riguarda i musical, essi sono almeno cinque. Il primo, Comédie Musicale Utena La Fillette Révolutionnaire, risale al 1997 e consiste in un cast interamente femminile ispirato allo stile Takarazuka, in cui i ruoli maschili vengono interpretati en travesti.Nel 1999 è la volta di Revolutionary Girl Utena Hell Rebirth Apocalypse: Advent of the Nirvanic Beauty, seguito l’anno successivo da Revolutionary Girl Utena: Choros Imaginary Living Body.
In occasione del ventesimo anniversario dell’anime sono stati messi in produzione altri due musical che adattano le vicende delle saghe in cui la serie è divisa. Revolutionary Girl Utena: Bud of the White Rose, allestito nel 2018, e Revolutionary Girl Utena: Blooming Rose of Deepest Black nel 2019. Sono inoltre stati pubblicati tre capitoli aggiuntivi del manga, sempre ad opera di Chiho Saito, che seguono le vicende dei membri del consiglio studentesco vent’anni dopo la fine del manga originale. Questi sono successivamente stati riuniti in un volume dal titolo Revolutionary Girl Utena: After the Revolution.
Tematiche e significato
La Rivoluzione di Utena rientra tecnicamente nella categoria dello shojo e dello yuri, ma come tutte le vere opere d’arte trascende in realtà i generi. La caratterizzazione della protagonista si ispira a Lady Oscar di Riyoko Ikeda e La principessa Zaffiro di Osamu Tezuka, le sequenze di trasformazione richiamano Sailor Moon, mentre l’atmosfera di misticismo e la cripticità dei dialoghi e della regia si rifanno a Neon Genesis Evangelion di Hideaki Anno, al quale sia Shinya Hasegawa che Yōji Enokido avevano lavorato.
Una delle due caratteristiche più interessanti dell’anime è sicuramente la profondità con cui esamina le relazioni tra i molti personaggi. Queste sono ricche di sfaccettature e di contraddizioni, e con il proseguire della trama si rivelano sempre diverse da quello che sembravano all’apparenza.
La seconda è il simbolismo, che pervade ogni scena e rende ogni inquadratura densa di significati nascosti. Esso si esprime nell’ambiguità delle parole pronunciate dai personaggi, spesso apparentemente nonsense come in un sogno, o attraverso la ripetizione di elementi ricorrenti associati a determinati personaggi, come il cronometro di Miki o il medaglione di Juri. Ogni puntata contiene inoltre un teatro delle ombre in cui tre personaggi interpretano un piccolo siparietto comico che però sembra alludere alle vicende della trama principale. Kunihiko Ikuhara, interrogato più volte, non ha mai voluto rivelare il significato nascosto dei suoi simboli, lasciando tale compito nelle mani degli spettatori.
La Rivoluzione di Utena è quindi un’opera complessa, che tratta tematiche pesanti come l’omofobia, i traumi e l’incesto attraverso una messa in scena che prende molto spunto dalla teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung, dalla cabala e dalle favole. Ritornano infatti spesso gli archetipi di principe, principessa e strega, che descrivono sia ruoli imposti o preclusi dalla società in base al genere di appartenenza sia aspirazioni verso cui tendono i personaggi indipendentemente dal proprio genere. Riferimenti alla Bella Addormentata, La Bella e La Bestia o, nel videogioco, a Biancaneve servono, come scrive Susan J. Napier, sia a criticare il ruolo di principessa in cui è solitamente relegata la donna, sia a demarcare il superamento delle illusioni giovanili e l’inizio di un viaggio di scoperta di sè nel mondo reale.
Oltre a essere chiaramente femminista, Utena è diventata anche un’icona lesbica per via del suo rapporto con Anthy che, come abbiamo già scritto, nel lungometraggio si fa più esplicito. La sua influenza in questo senso arriva anche nell’animazione occidentale. Rebecca Sugar cita La Rivoluzione di Utena come l’anime che le ha aperto gli occhi e l’ha spinta a creare Steven Universe, che in alcune scene omaggia esplicitamente l’opera di Ikuni. Lo stesso avviene per la serie animata Netflix She-Ra and the Princesses of Power, remake della serie cult del 1985.
Tra gli anime, quello che riprende più puntualmente l’esempio di Utena è Revue Starlight. Ambientato in un’accademia teatrale femminile, vede le ragazze protagoniste sfidarsi in duelli molto ikuniani la cui vincitrice otterrà la parte principale nello spettacolo di fine anno.