Il mese scorso avevamo recensito il primo volume della serie culto creata da Alan Moore e Kevin O’Neill: La lega degli Straordinari Gentlemen. Lo scorso 5 settembre, è uscito in tutte le librerie e fumetterie, il secondo volume che vede protagonisti gli eroi del periodo vittoriano: Mina Murray, Allan Quatermain, il Capitano Nemo, Griffin l’uomo invisibile e Mister Hyde.
TRAMA
STRUTTURA DELL’OPERA
IMPRESSIONI PERSONALI
Il secondo volume l’ho letto tutto d’un fiato, sia perché è molto più leggero rispetto al primo, sia perché la storia prende alcune pieghe molto interessanti (la trama è ispirata ai due racconti di Herbert George Wells: La Guerra dei mondi e La macchina del tempo). Ho apprezzato la scelta nell’illustrazione della prima scena di sesso che viene alternata agli eventi che succedono al di fuori di quella stanza da letto, rendendo tutto l’evento meno pesante e molto più passionale rispetto a come poteva essere vedendola tutta insieme. Un’altra cosa che mi è davvero piaciuta in questo volume è la caratterizzazione di tutti i personaggi che compongono la lega, soprattutto il personaggio di Mister Hyde che apre il suo cuore a Mina Murray, e ci permette così di vedere anche in lui un lato umano, nonostante lui stesso rifiuti questo suo aspetto. Forse, l’unica pecca di questo volume è stata il non approfondire maggiormente tutto il discorso dei personaggi che troviamo su Marte e, anche se dà un tocco di classe in più, mi sarebbe piaciuto leggere i discorsi fatti tra i marziani, invece di farli parlare nella loro lingua.
In conclusione, la seconda parte della storia è molto più avvincente della prima, per quanto mi riguarda. La trama diventa anche molto più interessante e non vedo l’ora di leggere il terzo volume per scoprire come si evolverà tutta la storia e quali ostacoli dovranno superare i nostri eroi!