Tutte le strade portano alla Fortezza, non c’è modo di evitare la sua sfera di influenza. Neanche se si è toccati dal Destino.
Il quarto volume de La Fortezza è disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di Bao Publishing.
La trama di La Fortezza Volume 4
Un volume dedicato ai Mostri della Fortezza, materiale autoconclusivo, che è possibile leggere in modo indipendente e che si riferisce a periodi diversi della storia.
Facciamo conoscenza con Anatraville, sotto attacco da parte del Maestro, o del Male assoluto.. qualunque sia il nome che vi mette più paura. L’obiettivo sono gli oggetti del destino, per averli questo losco figuro è disposto a fare una strage di anatre, dopo aver fatto strage di cani.
Vediamo anche Jean Jean, un mostro diviso a metà dalla Spada del Destino, che miracolosamente rimane in vita e trova la sua via verso la Fortezza, insieme al suo improbabile gruppo di amici.
In qualche modo le storie sono tutte collegate con momenti specifici della Fortezza, come quella dedicata al punto di vista di una guardia, alle prese con l’arrivo di un essere particolarmente potente, che però si scopre essere cieco e molto vecchio. Questo viene messo in prigione, nonostante possegga una potenza fuori dal comune.
C’è spazio anche per episodi più leggeri, come quello del gigante che non riesce a smettere di piangere dall’occhio destro, così preso dalla tristezza del rifiuto da parte di una donna. Sonia ha infatti perso il suo interesse per il gigante, dopo che a questo è stato rubato l’altro occhio.
L’opera
Piccola paura per la mitologia della Fortezza, che approfitta di questo volume per ricucire alcuni fili lasciati pendenti. Nonostante le storie siano scollegate, spesso troviamo molti riferimenti a quanto già visto e, molto probabilmente, a quello che verrà.
Veniamo a sapere infatti che Anatraville è l’antico nome di Vaucanson, luogo di nascita del futuro guardiano della Fortezza.
Comprendiamo anche qualcosa di più sugli oggetti del destino, molto potenti ma altrettanto capricciosi, quasi più una maledizione che un reale aiuto a chi li possiede. Certo, sono capaci di grandi cose, ma è evidente come convenga tenersene alla larga, anche alla luce di quanto abbiamo visto in passato.
Rivediamo alcune facce conosciute, elementi molto importanti per la sopravvivenza e lo sviluppo della Fortezza, per quanto non sia ancora chiarissimo quale sia il suo metodo di gestione.
I temi affrontati attraverso queste storie sono comunque importanti per meglio approfondire il mondo in cui ci troviamo, fatto di superstizione ma anche magia, di tecnologia avanzata e violenza barbarica. Ne è la prova la battaglia in stile kaiju, tra due esseri che vediamo prima a grandezza normale e poi in versione extra large.
Il tono del racconto rimane sempre molto crudo, sardonico, condito da un umorismo brillante che fa da collante sia tra i dialoghi che per l’ambientazione, che vede nuovi luoghi come Divinascopus, città in cui convivono astronomi e astrologi.
Col procedere dei volumi sorge spontanea però una domanda: si andrà a parare da qualche parte? Il racconto rimane sempre molto spezzettato e sparso in infinite direzioni. La lettura risulta comunque sempre piacevole e questa dispersività contribuisce alla creazione di un mondo particolarmente complesso, ma a volte c’è la sensazione di perdersi un po’ nel racconto.
Dal prossimo volume si cambia registro, si riprende a guardare l’epoca di decadenza della Fortezza.
Scheda Tecnica
Formato: 21×28, colore
Pagine: 344
Storia e disegni: Joann Sfar, Lewis Trondheim, Stanislas, Mazan, J.C. Menu, Keramidas, Yoann, Killoffer e Bézian
Traduzione: Michele Foschini