Su alcune delle visual novel di maggior successo di alcuni anni fa (Kanon, Air) compare tra le firme Itaru Hinoue. Si tratta della disegnatrice che ha dato volto e corpo ai personaggi del gioco. Gli stessi che altri hanno conosciuti grazie alle omonime serie anime.
Kanon ha ricevuto ben due adattamenti, uno del 2002 e uno del 2006. A svilupparli fu la storica Toei Animation, realizzatrice di One Piece e Dragon Ball. Air ebbe a sua volta due serie dalla Kyoto Animation e un film.
Mercoledì 1 settembre l’artista ha annunciato che presto lavorerà per l’azienda Nexton. Aveva collaborato con lo studio Key, un ramo della compagnia Visual Arts. Dal 2016 però lavorava come freelancer, una volta chiuso il rapporto con lo studio.
La sua attività autonoma continuerà nonostante questo ingaggio. Il suo nome del resto ha già fatto storia.
Kanon, una canzone per rinascere
Il titolo della visual novel e dell’anime è un riferimento al brano canone di Pachelbel. Il giocatore impersona Yuuichi, successivamente protagonista della serie. Il ragazzo torna dopo sette anni di assenza nella città in cui da piccolo trascorreva le vacanze.
Yuuichi ricorda molto poco della sua infanzia nella cittadina. A parte la cugina Nayuki, che lo ospita, pare che avesse diverse amiche. Ma la memoria fa strani scherzi al ragazzo, e solo a poco a poco affiorano dei frammenti.
Le storie delle persone che incontra, o meglio con cui si riunisce, sono spesso drammatiche. Mai, studentessa riservata, lotta contro dei demoni misteriosi ogni notte. Makoto in passato è stata ferita da Yuuichi, senza che lui sappia chi sia. Ayu, infine, è la chiave del mistero, ma si scoprirà solo alla fine.
L’unica cosa che manca nella serie...sono le scene hentai della visual novel. Ma queste mancavano anche nelle versioni adattate del gioco.