Bentornato in questa nuova recensione! Quest’oggi parleremo di un’opera un po’ piccante edita da Magic Press: si tratta di Kuroneko!
Kuroneko è un’opera che si compone di due volumi distinti. Il primo si intitola Kuroneko, come giocare con un gatto nero e il secondo si intitola Kuroneko, come viziare un gatto nero. Entrambi i volumi sono scritti e disegnati da Aya Sakio. La storia originale è relativamente vecchia (in Giappone questi due volumi sono stati pubblicati rispettivamente nel 2012 e nel 2013), ma lo stile del disegno rendono difficile l’identificazione del periodo di pubblicazione dell’opera.
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E adesso iniziamo la nostra recensione!
La trama di Kuroneko, come giocare con un gatto nero
In un mondo dove lo 0,001% della popolazione ha la capacità di trasformarsi in un felino, Shingo è uno di questi, e in particolare un gatto nero.
Dopo essere stato preso e abbandonato numerose volte dalle varie famiglie che lo trovavano in uno scatolone, il ragazzo decide di non impegnarsi più di tanto nella sua vita. Ottiene un lavoro part-time nell’azienda dell’unica persona che ha deciso di non abbandonarlo, un suo caro amico appena sposato, e nella vita privata non è altro che un ragazzo che si dedica ad avventure di una notte.
Un giorno, su un set, incontra Kakami, il più popolare attore giapponese che, dopo avergli fatto bere un liquore con l’erba gatta, riesce a portarselo a letto, contro la volontà dello stesso Shingo.
I due iniziano poi una frequentazione, inizialmente puramente fisica, ma con il potenziale di trasformarsi in qualcosa di più…
La trama di Kuroneko, come viziare un gatto nero
La storia tra Shingo e Kakami continua, ma ben presto arrivano le prime incomprensioni.
La paura di Shingo di essere abbandonato, la gelosia di Kakami e le cose non dette diventano ben presto un ostacolo alla loro relazione, che sembra tornare a ciò che era in origine, ovvero una storia solo di sesso.
Continuerà davvero così?
Impressioni su Kuroneko
La storia non è decisamente adatta per un pubblico di minori, e la cosa è evidente sin dalle prime pagine, con scene esplicite di sesso (e anche una leggera violenza). Sono anche presenti scene di forte gelosia, cosa che non potrebbe essere piacevole per tutti i lettori.
Shingo è un personaggio ben fatto, dal quale è evidente tutta la disillusione per una vita di abbandoni, cosa che lo rende ciò che è. Kakami invece non è esplorato nello stesso modo di Shingo, ma viene presentato solo come un personaggio estremamente possessivo e geloso.
I disegni sono ben fatti e molto dettagliati, specialmente nelle scene esplicite, che non hanno assolutamente nulla di censurato. Il volume è pienissimo di scene esplicite di sesso, occupando praticamente la metà delle pagine due volumi. La restante metà non ha un grandissimo sviluppo di trama, se non il minimo indispensabile per avere qualcosa che possa essere definita storia.