Torniamo questa domenica per la rubrica Otakult con Kurogane, la serie scritta e illustrata da Kei Toume.
L’opera è stata pubblicata dal 1996 al 2001 inizialmente dalla rivista Morning Open Special Edition e successivamente da Weekly Morning della Kodansha, con un totale di 5 volumi e 14 capitoli ed è edita in Italia grazie a Star Comics.
Nel 2016, 15 anni dopo la serie originale, è iniziata la serializzazione del sequel, Kurogane-kai, al momento ancora in corso.
Dai un’occhiata ai nostri precedenti Otakult!
- Desert Punk – Il demone del deserto: Otakult #81
- Nadja – Ashita no Nadja: Otakult#80
- RahXephon: Otakult #79
Kurogane – La Trama
Kurogane (Black Steel) racconta le avventure di Hitokiri Jintetsu, un adolescente costretto a fuggire dopo aver vendicato il padre, uccidendo l’assassino nonché nobile che egli serviva.
Fuggitivo dai mercenari che cercano di ucciderlo, Jintetsu diventa conosciuto e temuto per le sue incredibile abilità di spadaccino, che gli fanno guadagnare una taglia sulla propria testa.
Nonostante le sue capacità, il protagonista incontra presto il suo triste destino: dopo essere stato attaccato da un branco di cani randagi viene ferito mortalmente.
Viene, però, trovato da un ronin di nome Genkichi che nonostante abbia la possibilità di ucciderlo definitivamente, lo lascia morire per dissanguamento.
Tre mesi dopo Jintetsu si risveglia, scoprendo che l’ex-samurai l’ha resuscitato, aggiungendo alle parti del corpo che erano state distrutte delle parti meccaniche in legno e acciaio e collegando nervi.
Purtroppo, Genkichi non riuscì a sistemare due elementi, l’occhio destro e le corde vocali, rendendo così lo spadaccino completamente muto.
Anche se l’assassino non prende bene la notizia, decide comunque di imparare a vivere con il suo nuovo corpo e gli viene dotata una nuova spada, anch’essa con elementi meccanici.
Genkichi, nel vendicare la morte di una ragazza, muore, scusandosi con l’assassino per averlo usato per i propri scopi.
Inizia così l’avventura di mercenario di Jintetsu assieme alla propria spada Haganemaru, in grado leggere i pensieri dello spadaccino e quindi di parlare per suo conto.
Durante i suoi viaggi allo scopo di sfuggire dal passato, trova Makoto, una giovane ragazza determinata che desidera vendicare la distruzione della propria famiglia, che inizierà ad accompagnarlo.
I Personaggi
Jintetsu
Personaggio principale del manga, muore nelle prime pagine per rinascere come cyborg.
Nonostante all’inizio sia rappresentato come un freddo assassino, andando avanti con la storia rivela un lato molto più altruista e gentile.
Jintetsu segue anche un codice d’onore e una morale nella scelta dei suoi lavori da mercenario e spesso protegge o salva le persone che in realtà avrebbe dovuto uccidere.
Inoltre spesso si fa incriminare al posto di altri per proteggerli.
La sua storia di fuggitivo inizia quando il padre viene ucciso e lo spadaccino decide di vendicarsi. Si confronta quindi con il suo migliore amico, pupillo dell’assassino, con conseguenza la sua morte.
Questo è uno dei ricordi che più attanagliano il protagonista in Kurogane, oltre ad essere un tema ricorrente.
Haganemaru
Una volta essere umano, Haganemaru è la fidata spada di Jintetsu che non solo fa da arma, ma anche da voce al protagonista.
Haganemaru era il figlio primogenito di Kanemasa Fujinami e un abile spadaccino, che dopo aver cercato vendetta per l’uccisione del padre, muore a causa delle ferite e lasciando la propria fidanzata Oto.
Trovato fa Genkichi, solo un occhio e il cervello rimasero intatti e così Haganemaru chiese al ronin di trasformarlo in una spada.
In realtà la spada non può parlare senza avere l’assassino vicino, poichè le due menti sono collegate e spesso Haganemaru è fonte di consigli e aiuto per Jintetsu.
Kei Toume
L’autrice di Kurogane, Kei Toume, è nata il 13 aprile 1970 nella provincia di Zama, in Giappone.
Dopo aver studiato alla Tama Art University di Tokyo, pubblica il suo primo manga Rokujo Gekijo nel 1992 sulla rivista Comic Burger, che le fa vincere il Premio Shiki della Kodansha nel 1993.
Anche il manga successivo Mannequin vince un premio nel 1994.
Nel 1996 inizia la serie Lament of the Lamb, un manga horror adattato anche in un anime e in un live in action, che viene inizialmente pubblicata su Comic Burger e continuata su Comic Birz.
Infine nel 1997 inizia Sing “Yesterday” for Me, serializzato fino al 2015 con un totale di 11 volumi e dal quale nel 2020 è stato tratto un anime 12 episodi prodotti dallo studio Doga Kobo.