Cari lettori, nel nostro appuntamento settimanale con la recensione manga la volta scorsa vi avevamo parlato di Black Bird; questa volta vogliamo parlavi di un manga che ha visto anche un adattamento animato nel 2016 che ha riscosso un enorme successo: Koe no katachi, conosciuto anche con il titolo inglese di A silent Voice.
L’opera è stata scritta e disegnata da Yoshitoki Ōima e venne pubblicata su Weekly Shōnen Magazine a partire dal 7 agosto 2013. Successivamente i capitoli sono stati raccolti in 7 volumi tankobon e in Italia i diritti sono stati acquistati dalla Star Comics. Il lungometraggio inoltre, è disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix!
Fatta questa breve introduzione, andiamo a scoprire cosa racconta questo manga!
Trama
Seguiamo le vicende di Shōya Ishida, bambino di 11 anni che ha una normalissima vita come tutti gli altri bambini della sua età: va a scuola, ha molti amici e una famiglia. Durante un normalissimo giorno scolastico, arriva una nuova compagna: Shōko Nishimiya, una bambina sorda che comunica solamente scrivendo su un quaderno. All’inizio, Shōko sembra venire accettata dai sui compagni, ma giorno dopo giorno comincia a essere vittima di bullissmo, soprattutto da parte di Shōya, che le rompe svariati e costosi apparecchi acustici. Tutto questo accompagnato dall’indifferenza della classe.
La madre di Shōko alla fine scopre gli atti di bullissimo e le fa cambiare scuola, mentre Shōya viene indicato dai compagni come l’unico responsabile di quegli eventi. Da quel momento la vita del ragazzo inizia a cambiare: viene isolato e maltrattato a sua volta da quelli che erano i suoi amici e inizia anche a chiudersi in se stesso. Questa sua fama lo accompagnerà fino alle superiori, spingendolo quasi al suicidio. Profondamente pentito di quel che fece a Shōko, decide finalmente di andare a trovarla nella sua scuola superiore per chiederle perdono, con la volontà di iniziare il suo percorso di redenzione per gli errori del passato.
Struttura dell’opera
Partiamo dicendo che anche se rientra nella categoria Shonen, questa opera presenta delle tematiche così serie e profondo che va considerato come un genere Seinen. Attraverso questa storia, Oima ci racconta quanto può essere difficile vivere in un ambiente scolastico dove i tuoi stessi compagni di classe non fanno altro che prendersela con te e dove essere “diverso” funge da pretesto e da giustificazione per essere vittima di bullismo.
Tutte le vicende ruotano intorno ai due protagonisti Shōya Ishida e Shōko Nishimiya, che anni dopo si incontrano nuovamente ma questa volta Shōya, maturato anche dal fatto che è stato lui stesso vittima di bullismo, è intenzionato a non avere pregiudizi e di conoscere meglio l’ex compagna di classe che una volta maltrattava. Anche i personaggi secondari svolgono un ruolo importante, e non sono messi lì a casaccio solo per occupare spazio; vengono caratterizzati tutti molto bene e calzano a pennello nel contesto creato dalla mangaka.
Differenza con il film d’animazione
Quando si creò il lungometraggio animato, si decise di non raccontare per filo e per segno tutti gli avvenimenti che troviamo nella versione cartacea. Alcuni particolare vengono tagliati, altri vengono riadattati e per concludere, il finale viene quasi completamente cambiato, e dà un altro senso a tutta l’opera.
A guardare il film praticamente, si noteranno alcuni particolare che non vengono mai spiegati e le azioni dei personaggi sembrano insensate o di poca importanza. Il consiglio è quello di leggere prima il manga e successivamente andare a guardare il film d’animazione. Precisiamo però che il film è una buonissima opera ma se dobbiamo confrontare le due versioni, perde alcuni punti.
Impressioni personali
Una delle opere che più ho apprezzato, non è banale e una volta iniziata la lettura è un piacere continuarla. I temi trattati poi, sono (purtroppo) sempre attuali e il modo in cui vengono raccontati dà un punto a favore a questa opera. Come detto prima, l’unica pecca è la versione animata che comunque farei guardare seriamente in tutte le scuole per sensibilizzare sul bullismo e sugli altri argomenti trattati nell’opera.
Per il resto non ho nient’altro da aggiungere, lascio a voi i commenti e le impressioni che vi ha lasciato la lettura di questo manga!