Al momento l’arrivo di King’s Raid in Giappone è atteso per il 2 ottobre su TV Tokyo, ma presto sarà disponibile anche in streaming grazie all’acquisizione da parte di Funimation.
L’anime, ispirato al gioco RPG per cellulare che porta lo stesso nome è stato realizzato dalla collaborazione dei due studi di animazione OLM e Sunrise Beyond, diretto da Makoto Hoshino. A realizzare lo script è stata Megumi Shimizu, che ha lavorato anche all’anime My Next Life As a Villainess.
King’s Raid è in buone mani nella sua conversione in formato anime, ma bisogna vedere se sarà all’altezza del gioco, che vanta 13 milioni di giocatori a livello mondiale.
King’s Raid, il destino di Casel
La prefazione dell’anime introduce al mondo fantasy pervaso dalla magia con cui i giocatori hanno già una certa familiarità: nel reame dei protagonisti regna la pace da ormai 100 anni, dopo una grande battaglia fra il re Kyle e il signore dei demoni Angmund.
Pare che la serenità però non sia fatta per durare a lungo: voci di nuove apparizioni demoniache stanno iniziando a girare tra la gente, e in particolare stuzzicano la curiosità di Kasel, uno scudiero.
Preso dallo spirito dell’avventura, Kasel decide di formare una compagnia per sconfiggere la nuova minaccia. Questo è praticamente l’inizio del gameplay di King’s Raid, dato che i giocatori possono formare un party con i personaggi che preferiscono. Kasel è anche l’alter ego di chi gioca almeno inizialmente, ma ci sono diversi eroi che si possono usare per le missioni.
Il giovane scudiero e i nuovi compagni sanno di dover iniziare da un obiettivo fondamentale: ritrovare Aea, la spada di re Kyle. Terminato il terribile scontro infatti i due avversari si erano dissolti, e solo l’arma benedetta dalla Dea della Luce era rimasta sul campo di battaglia. Non c’è dubbio che sia essenziale per ripetere le gesta del re…