Benvenuti cari lettori di iCrewPlay al nostro consueto appuntamento settimanale con la recensione anime. Scorsa settimana di avevamo parlato dei cavalieri dello zodiaco – Lost Canvas e oggi è arrivato il momento di recensire un anime uscito qualche anno fa, ma che deve essere recensito a priori: Kimi no na Wa.
Il film, conosciuto anche con il nome di Your Name, è stato il lungometraggio che ha consacrato il regista Makoto Shinkai e che ha riscosso un successo superiore solo alla città incantata, il film vincitore del premio Oscar realizzato da Miyazaki nel 2001.
Trama
Perché succede questo inspiegabile scambio?! E cosa succederà a Taki e Mitsuha?!
Struttura dell’opera
Come sempre arrivati a questo punto, iniziamo ad analizzare la trama, che comunque in molti potrebbero trovare scontata ma che minuto dopo minuto è stata sviluppata abbastanza bene, diciamo la verità. Dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, si è sempre discusso di una cosa in particolare: i buchi di trama. Effettivamente, guardando con attenzione il film, si potrebbe trovare un paio di cose che non quadrano e che non vengono spiegate poi successivamente; ma di questo, parleremo nello specifico nel prossimo paragrafo.
Per quanto riguarda il comparto audio, le musiche che ci fanno compagnia per tutti i 110 minuti della pellicola sono davvero eccezionali e devo dire che i RADWIMPS sono riusciti a creare una colonna sonora che riesce in un modo o nell’altro a catturare la tua attenzione. Dal punto di vista tecnico, il livello delle animazioni e degli scenari è davvero eccellente ed è comunque una peculiarità dei film del regista Makoto Shinkai. Ogni fotogramma che troviamo è realizzato davvero bene, il mix di colori che troviamo, è una gioia per gli occhi!
Gli elementi dello Shintoismo
Quando parliamo di Your Name non possiamo evitare di parlare anche degli aspetti legati allo Shintoismo. Infatti, si può notare fin da subito che moltissimi elementi presenti nel film sono legati alla religione: il tempio presente nel paese di Mizuha, il concetto di filo rosso del destino, e soprattutto la contrapposizione che si rifà al concetto di Yin e Yang, il continuo dualismo di tutti gli elementi per intenderci: uomo-donna, natura-città, trazione-progresso; tutti elementi che riusciamo anche a trovare nel Giappone odierno.
Una delle cose più interessanti di questo aspetto mistico è sicuramente il katawaredoki, cioè l’esatto momento della giornata, dove per qualche istante non è giorno e neanche notte, dove due aspetti completamente opposti dell’universo riescono a convivere insieme.
Impressioni personali
Your Name è sicuramente uno di quegli anime che va visto almeno una volta, anche se non si è proprio il tipo da storia romantica. Musiche fantastiche, scenari e animazioni spettacolari la fanno da padrona in questo lungometraggio ed è anche questo che ha fatto diventare Kimi no na Wa uno dei film d’animazione più visti di sempre.
Come vi avevo anticipato nel paragrafo precedente, andiamo a parlare nello specifico dei buchi di trama! Effettivamente, guardando anche senza troppa attenzione il film, si notano alcune cose che sono poco chiare e che poi non vengono neanche successivamente spiegate; il punto è questo: anche con alcune cose che non tornano, il film non viene rovinato e nella sua totalità si possono anche accettare. Lo stesso Shinkai in un’intervista rilasciato tempo fa, ha detto che la sceneggiatura sarebbe potuta essere migliore di quello che si è visto nel risultato finale, e forse è anche vero; tutte le situazioni che non quadrano però si potrebbero vedere come un alone di mistero che non guasta, visto comunque la base di partenza del film.
Per concludere, Kimi no na Wa è senza dubbio uno dei film d’animazione che tutti dovrebbero vedere almeno una volta, che sa emozionare e appassionare, con una colonna sonora davvero eccezionale e tutti gli scenari, le ambientazioni e lo sviluppo di trama sapranno accompagnare lo spettatore in questa fantastica storia.