Una vecchia questione si frappone tra il gruppo e il suo obiettivo, sarà necessario affrontare gli spettri del passato per andare avanti.
Il decimo volume di Kalya, Prigione di roccia, è disponibile in formato cartaceo, per poi approdare sullo store digitale di Bugs Comics.
Soggetto e sceneggiatura sono a cura di Leonardo Cantone e Luca Lamberti, con i disegni di Alessio Zanon.
La trama di Kalya 10
Prosegue l’importante viaggio verso Hobur, nonostante l’enorme quantità di ostacoli. Anche questa volta il percorso non sarà privo di insidie. Siamo diretti verso Agadark, città sotterranea, regno dei tumul. Un popolo temprato dagli eventi e dalla propria storia. La guida Bael fa parte proprio di quella storia, convinto a rientrare dal proprio esilio per aiutare Kalya e il resto della compagnia nel loro obiettivo, più grande di alcune antiche dispute di potere.
Nonostante le buone intenzioni, il piano di introdursi in città senza allertare i suoi abitanti fallisce miseramente e il gruppo viene imprigionato. In particolare se la passano male Kalya e Calon, decisamente i due membri più singolari. A rubare la scena sarà questa volta Thag, capace di innescare la liberazione dei suoi amici.
L’opera
Kalya arriva in doppia cifra e continua a stupirci con un universo narrativo in continua espansione. Questa volta scendiamo in profondità per scoprire un pezzo di storia dei tumul, un altro dei grandi popoli che si muovono su Theia. Una lezione di storia mai noiosa e intervallata da sequenze d’azione, visto il setting da tentativo d’evasione. Davanti ai nostri protagonisti si alternano guardie, alchimisti e rappresentanti del potere politico locale, tutti intenzionati a fermarne il cammino.
Scopriamo che in questa prigione di roccia l’atmosfera non è più quella di un tempo, in cui i tumul vivevano più sereni e riuscivano a contenere il morbo grigio. E’ proprio quest’ultimo a spingere Bael ad affrontare il suo passato, per il bene superiore.
Il clima all’interno del gruppo è sempre più confidenziale e rilassato, siamo ben lontani dai sospetti e le paure che aleggiavano palpabili nei primi capitoli, che raccontavano l’inizio del viaggio. Allo stesso modo, ogni storia individuale contribuisce al quadro generale.
In questo capitolo che strizza notevolmente l’occhio al Signore degli Anelli, vediamo anche uno scampolo di conversazione tra Dakan e un altro gjaldest, che probabilmente ritroveremo in futuro. A loro spetta il compito di ricordarci degli elfi all’inseguimento di Kalya, una minaccia sempre viva e quantomai pericolosa. Ci aspettano rischi sempre maggiori in avvicinamento a Hobur.
Scheda Tecnica
Formato: 16×21, bianco e nero
Pagine: 96
Soggetto e sceneggiatura: Luca Lamberti e Leonardo Cantone
Disegni: Alessio Zanon