In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Kaiju No. 8, in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Messo alle strette, Kafka deve trovare le forze per continuare l’esame, pena l’esclusione. Il salvataggio da parte di Kikoru gli ha fatto guadagnare tempo, ma questa rimane la sua ultima possibilità, per giunta sotto l’occhio attento di Mina.
Per fortuna, anzi per merito di Kikoru, la battaglia arriva presto alla sua conclusione, senza che il nostro protagonista sia costretto a prendere decisioni difficili. La ragazza si dimostra una combattente eccezionale, una vera speranza per l’umanità. L’esame sembra andare bene soprattutto grazie alla sua velocità e forza d’animo.
Quando tutto sembra essere finito, notiamo una strana presenza, fuori posto quanto il piccolo kaiju che abbiamo visto in ospedale nel primo episodio. Siamo infatti di fronte a un altro mostro di dimensioni più ridotte e dotato di abilità sicuramente meno bestiali ma molto più efficaci. Kikoru subisce un duro colpo, mentre per qualche motivo i kaiju distrutti riprendono vita.
Una situazione di questo tipo esula dagli standard di una prova d’esame, c’è bisogno dell’intervento delle vere forze speciali, che a dire la verità non sono così presenti rispetto a quello che ci si aspetterebbe all’interno di una delle basi più grandi del Giappone.
Mentre arrivano i rinforzi, tocca a Kafka risolvere le cose. La questione però non è chiusa, lo strano mostro umanoide si dilegua nell’ombra e continua a elaborare piani per seminare distruzione.
Cosa succede nel mondo di Kaiju No. 8
Se negli scorsi episodi non abbiamo potuto fare a meno di notare che il personaggio di Kikoru ricorda Asuka di Evangelion, in questa puntata ne abbiamo l’assoluta certezza. Il suo bisogno di eccellere a tutti i costi, il rapporto problematico questa volta col padre, la solitudine che solo le persone particolarmente brillanti possono conoscere, ne fanno un’eroina complessa quanto fragile.
Certo, non si tratta dell’unica ispirazione derivante da altre serie. I test andati male sono una consuetudine di My Hero Academia, mentre il modo in cui viene sconfitto l’ultimo nemico, ma anche la dinamica tra il duo di protagonisti, sembra una divertente citazione a One-Punch Man. L’anime si diverte ad usare richiami a scene sicuramente amate dal pubblico di appassionati.
L’approfondimento di questo episodio riguarda per prima cosa l’esistenza di altri soggetti apparentemente simili a Kafka, per quanto da come si comporta non possiamo averne l’assoluta certezza. E poi la classificazione dei livelli di potenza dei kaiju. Il nemico principale dell’area di test si assestava su un punteggio di poco superiore al 6, quindi una minaccia elevata, ma non inarrestabile. Per contrasto, le rilevazioni pongono Kafka su un valore di 9.8, a quanto pare il più alto mai registrato.
Tutti i membri delle forze speciali rimangono increduli, e attribuiscono questa rilevazione ad un errore causato dal trambusto. Ma noi spettatori possiamo a questo punto intuire il motivo per il quale l’aspirante soldato stia riuscendo a combattere con così tanta disinvoltura. Il rovescio della medaglia è che abbiamo tutti gli indizi per credere che lo stesso livello di potere possa essere nelle mani e nel corpo del kaiju che si è fatto strada all’interno della base per seminare distruzione.
Si apre quindi un nuovo capitolo della storia, nella speranza che tutti i protagonisti possano intraprendere il loro percorso nelle forze speciali.