Già ieri ti avevamo mostrato il trailer ufficiale italiano dell’attesissimo film anime Josée, la Tigre e i Pesci di Kotaro Tamura; oggi Anime Factory, etichetta di Koch Media specializzata nel mondo dell’animazione giapponese, ha annunciato una collaborazione con J-Pop, che pubblicherà il romanzo e il manga omonimi in concomitanza con l’uscita del film nelle sale cinematografiche in un evento speciale di soli tre giorni, il 27-28-29 settembre 2021.
Dallo schermo alla carta, e viceversa: J-Pop Manga porta in Italia il romanzo originale di Seiko Tanabe da cui è tratto il film animato Josée, la Tigre e i Pesci, e il manga completo in due volumi raccolto in un box da collezione.
Una storia accesa e toccante, in cui le barriere architettoniche sono il simbolo degli ostacoli che si creano nel cuore di due persone, Tsuneo e Josée, così diverse tra loro; limiti che potranno essere superati solo dalla reciproca comprensione.
Nel manga, il tratto sognante e dettagliato di Nao Enomoto traspone la storia originale in modo magistrale, creando un piccolo gioiello che saprà scaldare il cuore di tutti gli appassionati.
Sia il romanzo e il cofanetto manga saranno disponibili in libreria, fumetteria e negli store online a partire dal 29 settembre.
Realizzato dallo STUDIO BONES, celebre per molti titoli di successo come My Hero Academia, Fullmetal Alchemist, Josée, la Tigre e i Pesci è una storia di formazione che racconta la relazione tra Josée, un’artista disabile di talento e Tsuneo, un laureando in biologia marina, che si incontrano per caso e si scoprono attratti l’uno dall’altro.
La storia di Josée, la Tigre e i Pesci è stata precedentemente trasposta in un film live action nel 2003, ma solo attraverso l’animazione si è potuta esaltare la brillantezza della vita quotidiana, il batticuore dell’amore e lo scintillio della vita. La narrazione è stata adattata e ambientata in tempi recenti, in modo che Josée e Tsuneo potessero rispecchiare al meglio le attuali generazioni, per rappresentare in maniera delicata e rispettosa tutte le persone che a causa della loro disabilità si muovono solo su una sedia a rotelle.
Josée, la Tigre e i Pesci è stato nominato come Miglior film d’animazione al Japan Academy Film Prize, è
stato il film di apertura al Festival Internazionale del film d’animazione di Annecy e di chiusura del Festival internazionale del cinema di Busan.
Kotaro Tamura (regista della serie Noragami e assistente alla regia di Wolf Children) fa il suo debutto alla regia cinematografica con una sceneggiatura scritta da Sayaka Kuwamura (Strobe Edge, Drive). Il disegnatore di manga Nao Emoto (Savage Season) si è occupato dell’ideazione dei personaggi, mentre Haruko Iizuka (Horimiya) ha curato character design e direzione generale delle animazioni. Le musiche del film sono di Evan Call (Violet Evergarden) e le canzoni di Eve, che
vanta un totale di circa 500 milioni di visualizzazioni di video musicali e ha un talento in grado di ritagliare con parole semplici e melodie sofisticate i dolori e le gioie di tutti i giorni.
Il romanzo Josée, la Tigre e i Pesci è molto popolare in Giappone e la storia dei due protagonisti ha avuto una grande influenza su diverse generazioni. Parlando del momento in cui ha deciso di realizzare un film animato legato all’opera di Seiko Tanabe, il regista Kotaro Tamura ha affermato:
“Il mio primo approccio con «Josée, la Tigre e i Pesci» è avvenuto grazie al romanzo originale. A dire il vero, Shuzo Kazahara
aveva preparato un bel po’ di romanzi dentro un sacchetto e dopo averli letti tutti scrupolosamente è stato «Josée» a venire da me. In quel momento mi sono ricordato di averne già sentito il titolo grazie al film live action.”
La sceneggiatrice Sayaka Kuwamura ha aggiunto:
“Ho conosciuto per la prima volta «Josée» attraverso il film live action, ma poco prima entrando per caso in una libreria ne ho
notato il romanzo. Riflettendo sul fatto che non avevo mai letto nulla di quell’autrice l’ho preso in mano e gli ho dato una rapida lettura. L’ho riletto poi con attenzione e ho trovato il personaggio di Josée pieno di fascino, così come «Josée», «la tigre», «i pesci». Il gusto di scegliere quei tre nomi per il loro valore simbolico era meraviglioso.”