Ingress è un videogioco di realtà aumentata creato da Niantic, sviluppato per piattaforma Android e in seguito per iOS. Il gioco ha un complesso background fantascientifico che viene via via sviluppato narrativamente.Lo scopo del gioco è porre sotto il controllo della propria fazione intere aree geografiche del mondo reale, misurate in Mind Units (MU, unità mentali): queste aree sono note come Control fields (campi di controllo virtuali) e sono di forma triangolare, racchiuse da tre Link(collegamenti) creati tra tre portali a loro volta sotto il controllo della propria fazione.
Tranquilli non avete sbagliato rubrica, siete sempre sulla sezione anime, solo che oggi parleremo della trasposizione animata di Ingress, noto videogioco, e quindi ho voluto darvi qualche informazione per non essere completamente impreparati.
L’uscita dell’anime
Ingress The Animation è una produzione Craftar, l’opera racconta una storia originale che si intreccia con quella della app, ed è stata trasmessa in Giappone il 18 ottobre 2018, in concomitanza con l’uscita del sequel del gioco: Ingress Prime. In italia è arrivata il 30 aprile su Netflix. La serie è stata diretta da Yuhei Sakuragi (The Relative Worlds) e Yoshinari Irikawa (.hack//The Movie) presso lo studio Craftar, su sceneggiature scritte da Soki Tsukishima (Final Fantasy Type-0: Change the World) e Tora Tsukishima. Il character design è stato curato daTakeshi Honda, già noto per il suo lavoro in Neon Genesis Evangelion.
La trama
L’umanità è in grave pericolo (mai una volta che ci vada bene). Nel 2013, al CERN, in Svizzera, è stata scoperta una particella, chiamata Exotic Matter (abbreviato in XM), in grado di avere effetti sulla psiche umana e potenziarne le capacità formando cosi quelli che vengono chiamati sensitivi (veramente originale). Due fazioni si contendono il controllo di questo potere: gli illuminati, convinti che questa forza possa aiutare gli uomini a progredire e svilupparsi, e la resistenza, che vede in questa scoperta solo una minaccia per il genere umano. Sparsi per il mondo troviamo i portali da cui fuoriesce, a quanto pare da millenni, questa particolare particella in flussi di diverso colore: blu per la resistenza, verde per gli illuminati e bianca neutra. Quando più portali sotto l’influsso della stessa fazione si uniscono tra loro si creano dei campi di controllo, zone in cui gli agenti di quella fazione aumentano i loro poteri e posso ampliare le loro capacità.
La scena si apre con il dottor Christopher Brandt che ha appena scoperto che una grave minaccia incombe sul mondo, e scortato dalla sua guardia del corpo Jack Norman si dirigono a salvare Sarah Coppola, ricercatrice della Hulong (azienda che si occupa delle ricerche sul XM) e chiave di volta per la risoluzione del conflitto in atto.
Prima che i due possano raggiungerla Cristopher viene catturato dai soldati della Hulong mentre Jack riesce a scappare. Il professore viene condotto da Sarah, che nel frattempo è stata fatta prigioniera perchè ha scoperto dei segreti sull’azienda per cui lavora (anche questa non mi suona proprio nuova). Dopo che il professore rivela a Sarah che lei è l’unica speranza per il mondo si lascia esplodere facendo fuori i soldati della Hulong e lasciando in vita solo la ragazza.
A questo punto entra in scena Makoto Midorikawa, investigatore della polizia che ha il potere di leggere i ricordi degli oggetti, e grazie a questo scopre cosa è successo (ho molto dubbi che ci sarebbe riuscito altrimenti). Scopre cosi che la Hulong tiene prigioniera Sarah, e attraverso l’app di Ingress riceve la posizione della ragazza da un mittente misterioso. Nel mondo dell’anime Ingress è un videogioco che viene usato dalle due fazioni per indurre gli ignari giocatori a combattere la loro guerra, e spingerli a trovare i portali nemici e distruggerli.
Una volta arrivato sul luogo indicato dall’app, Makoto incontra Jack, anche lui alla ricerca di Sarah, e dopo un primo momento di fraintendimenti dove i due quasi si ammazzano, decideranno di unire le forze per raggiungere l’obiettivo comune. Insieme sfideranno la Hulong e scopriranno cosa si nasconde dietro gli oscuri esperimenti che l’azienda conduce sugli essere umani.
Le mie impressioni su Ingress the animation
Come avrete capito leggendo la trama, trovo il lavoro degli sceneggiatori poco originale. Lo storyline è abbastanza scontato e quasi privo di colpi di scena. Alcune scelte degli autori sono dei cliché: come la decisione di far alleare i due personaggi di fazioni diverse per combattere il nemico in comune. Durante il racconto vengono presentati degli elementi, come personaggi o situazioni, nella qualità di chiave essenziale della storia, acquisendo subito dopo un ruolo secondario. In realtà sono solo dei sotterfugi per permettere alla trama di non arenarsi. Nonostante questo, alcuni espedienti, come l’uso di flashback, e racconti di vari personaggi durante la storia per farci conoscere meglio il mondo di Ingress e i retroscena della trama, riescono a tenere abbastanza alta l’attenzione dello spettatore e portarlo all’episodio successivo. Anche i personaggi risultano “bidimensionali”, senza spessore. A partire dalla guardia del corpo Jack: una specie di Termination che ha come unico obiettivo quello di compiacere il professor Brant. Poi abbiamo Makoto, l’investigatore (che direi che non è proprio il lavoro che fa per lui visto che l’ispettore gadget è più perspicace), che ha il poter di leggere la memorie degli oggetti e per questa sua abilità da sempre allontano da tutti. Infine Sarah, dolce fanciulla indifesa che dalla sua vita dipende il destino del mondo. I personaggi come potete vedere sono abbastanza standardizzati, nessun lato oscuro da svelare o terribile segreto da nascondere, insomma tutto è perfettamente come appare, o quasi. Altra pecca è quella legata alla realizzazione grafica dei personaggi, questi infatti risultano dai tratti un po troppo squadrati (cosa che può andare bene per l’androide Jack) a causa della scelta di usare come tecnica per la realizzazione una CGI non proprio di alta qualità. Anche i movimenti spesso risultano poco fluidi e macchinosi.
Ingress the animation si rivela per quello che realmente è : un lungo spot per pubblicizzare l’uscità del nuovo videogioco della Niantic, ricreando attorno all’app un mondo e una storia tutta sua. Poco originale e scontato, con buchi e forzature nella trama e protagonisti non proprio carismatici. Ingress è un anime che non lascerà un segno indelebile in un appassionato del genere, ma potrà destare interesse per chi, già conoscitore e fruitore del videogioco, troverà in questo prodotto un ampliamento al mondo videoludico che già conosce, o rappresentare un valido “portale di ingresso” a chi è intenzionato a entrar a far parte dell’universo di Ingress.