L’anime in arrivo a ottobre parte dal primo gioco in realtà aumentata
Prima di Pokémon Go, chi è appassionato di questa tipologia di titoli lo sa, Niantic aveva sviluppato Ingress. Questo è un titolo che vede contro due squadre, chiamate Illuminati e Resistenza, ognuno con il suo rispettivo colore.
Lo scopo del gioco era quello di mantenere il controllo dei portali conquistati in precedenza, evitando così che questi fossero presi d’assalto e conquistati dalla squadra nemica, blu o verde che fosse. Ingress ha fatto poi da base alo sviluppo di Pokémon Go, gioco molto giocato tutt’oggi che ha fatto il boom grazie alla collaborazione di Nintendo con lo sviluppatore Niantic.
A distanza di ben sei anni dalla primissima uscita del titolo su Android e iOS, Ingress ispira un adattamento anime che andrà in onda nelle tv giapponesi a partire dal 18 ottobre. In Italia invece lo potremo vedere grazie al grande sito di streaming, Netflix.
La trama, essendo tratta da un gioco, potrebbe essere leggermente differente da questo, ma, come si dice di solito, non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina. Il protagonista è un agente speciale, con una particolare capacità. Makoto, questo è il suo nome, è in grado di leggere le memorie degli oggetti. Durante un indagine nel suo lavoro viene a contatto con l’anello di una sopravvissuta in un’esplosione. Questo oggetto gli racconta una storia che lo farà trovare in una situazione tanto particolare quanto rischiosa. All’interno del laboratorio esploso infatti si produceva una sostanza chiamata XM. Questa sostanza è l’oggetto di una cospirazione segreta che porterà il protagonista verso luoghi poco raccomandabili. L’XM è infatti ha degli effetti sulla mente umana molto particolari.
Se avete mai giocato al titolo mobile, sareste curiosi di vedere cosa ne hanno tratto i produttori dell’anime? Come sarà stato progettato e soprattutto, riuscirà a cogliere l’essenza del gioco riversandola nella serie e facendo conoscere maggiormente l’opera?