Dopo la recensione di Fire Power, ecco quella di un volume che ha come protagonista Indiana Pipps, cugino di Pippo!
Introduzione
Indiana Pipps alla ricerca della civiltà perduta è un volumetto speciale dei fumetti Disney, edito da Panini Comics e uscito lo scorso 10 ottobre.
Indiana Pipps è un personaggio immaginario, creato da autori italiani nel 1988, che nello stile di vita e nell’abbigliamento riprende palesemente Indiana Jones. La prima storia in cui appare è intitolata Topolino & Pippo in: I predatori del tempio perduto.
Ha una gip, da lui soprannominata “gippippa”, che presenta spesso acciacchi e viene, nel corso delle sue avventure, distrutta più volte. Ha sempre voglia di liquirizia e spesso ne scambia sacchetti interi solo per farsi restituire oggetti importanti per le sue spedizioni. Al contrario del suo acerrimo nemico, il dott. Kranz, cerca tesori inestimabili e luoghi perduti per il solo gusto della scoperta.
Giampiero Uberzi e Massimo de Vita l’hanno disegnato spesso.
Trama
Il volume inizia mostrando Indiana Pipps in una “giungla impenetrabile e remota”. In questo luogo, trova una mappa misteriosa di cui vuole scoprire le origini e i segreti. Nelle sei storie che si sviluppano nel volume, si addentrerà in diversi paesi per cercare di risolvere il mistero.
I
Il nostro eroe si trova in India e, insieme a Topolino e al professore Oscar Boom, va alla ricerca della biblioteca che contiene il sapere della popolazione dei Vallindi, scomparsi 3500 anni fa.
Indiana Pipps e il sigillo di Bagalor (testo di Stefano Ambrosio e disegni di Roberto Vian)
L’esploratore riesce a sottrarre al dott. Kranz metà del sigillo di Bagalor, in grado di aprire una stanza piena d’oro, avvistata in una piramide dal conquistador Don Diego Entabarro ben cinquecento anni prima. Raggiungerà il luogo, assieme al suo assistente Rasmuss, per cercare di fermare Kranz.
Indiana Pipps e il mistero degli Antartidei (testo di Gabriele Panini e disegni di Maurizio Amendola)
Indiana Pipps accompagna il professore Guastafson e il suo assistente Topson in una spedizione in Antartide per scoprire i resti della civiltà degli Antartidei, tecnologicamente avanzati.
Indiana Pipps e i giardini di Asgard (testo di Gabriele Panini e disegni di Sergio Asteriti)
Indiana Pipps, assieme al cugino Pippo, si dirige ai giardini di Asgard per impedire alla Beautycorp, azienda che produce prodotti di bellezza, di appropriarsi delle “mele dell’eterna giovinezza”.
Indiana Pipps e l’enigmatica scitala lacedemonica (testo di Augusto Macchetto e disegni di Marco Palazzi)
Seguendo le orme dell’antenato Oklahoma Pipps, Indiana Pipps e Martina Ubersetzen, esperta di lingue antiche, partono per la Grecia alla ricerca della statua di Agesilao, sovrano di Sparta, noto per la sua dolcezza.
Indiana Pipps e il mistero di Thera
Indiana Pipps e Martina vanno alla ricerca di prove che possano spiegare la fine della città di Thera, ubicata nel luogo in cui ora si trova l’isola di Santorini.
Struttura dell’opera
Il fumetto unisce sei storie, scritte in anni diversi (precisamente dal 1995 al 2014), trasformandole in una “grande avventura a fumetti”. Le diverse storie sono legate tra loro da un prologo e da frame story ad opera di Valentina Camerini (testo) e Lara Molinari (disegni).
Impressioni personali
Il fascino di queste storie sta nel minuzioso lavoro di ricerca su miti, leggende e storie di popoli antichi. Grazie a questo elemento, è possibile immergersi in avventure straordinarie, caratterizzate da una buona dose di eroismo, merito del protagonista.
Un tocco apprezzabile è la presenza di iconici personaggi Disney, come Topolino e Pippo, che, nonostante tutto, non distolgono mai l’attenzione dal personaggio principale.
La grafica, nel pieno stile dei classici “Topolino”, è curata e di buona qualità.