Tutti noi, prima o poi, abbiamo indicato tra i piaceri della vita il cibo: che si tratti di cucinare deliziosi manicaretti o piatti semplici, oppure dedicarsi alla degustazione di una pietanza, i momenti dedicati ad un pasto sono spesso gli unici momenti di relax, talvolta di serenità, che riusciamo a ritagliarci nel corso delle nostre giornate frenetiche.
Basta pensare alla voracità con cui il Commissario Montalbano “sbafa” i piatti preparati da Adelina, a come Zio Paperone si presenti sempre a casa di Paperino all’ora dei pasti (di qualunque pasto) o alla passione delle Tartarughe Ninja per la Pizza, per capire come nemmeno i personaggi di fantasia siano immuni da questo piacere.
Questo non vale soltanto per gli italiani; è un rituale che si ripete in giro per il mondo, specialmente in Giappone dove trova un grande appassionato ed estimatore nel maestro Hayao Miyazaki.
Probabilmente ci avrai fatto caso, in tutti i film dello Studio Ghibli è presente almeno una scena in cui i personaggi sono ai fornelli o mangiano manicaretti di ogni tipo e provenienza.
Si tratta in prevalenza di piatti casalinghi e semplici, appartenenti alla tradizione giapponese (con qualche excursus internazionale) e rappresentati in maniera precisa e succulenta, creando una sinestesia che ci porta a sentirne gli odori e percepirne i sapori.
Questo perchè ogni volta che in un film Ghibli vediamo un manicaretto, lo stesso è stato in precedenza preparato da Miyazaki che i suoi collaboratori asseriscono essere un cuoco provetto. Del resto si vede come i piatti presenti nei lungometraggi siano riprodotti con la cura maniacale che il maestro mette in tutto ciò che lo appassiona profondamente, che sia un gustoso Bento oppure un idrovolante Savoia S.21.
Tuttavia, il cibo non è presente solo per mera passione ma diventa parte integrante della trama e dell’ambientazione: se pensiamo alla scena in cui Marco Pagot si siede a tavola per un piatto di spaghetti con la famiglia Piccolo in Porco Rosso, il pasto diventa un momento in cui riflettere sulla condizione della donna nell’Italia del primo ‘900 e sul suo ruolo all’interno della società.
A ribadirne l’importanza, nel 2017 proprio in casa Ghibli, all’interno del museo, è stata allestita la mostra Delicious! Animating Memorable Meals, che ripercorre la storia dei lungometraggi focalizzandosi proprio sull’aspetto gastronomico che diventa volta per volta momento di gioia, di condivisione o più raramente tristezza.
In cucina con i film dello Studio Ghibli
Con queste premesse, certa di suscitare l’interesse degli appassionati, Kappalab ha tradotto e pubblicato anche in Italia il volume In cucina con i film dello Studio Ghibli, a qualche mese di distanza dalla prima edizione francese.
Il volume si presenta come un manuale di ricette comprendente 23 preparazioni: abbiamo una ricetta per ogni film uscito, tranne Si sente il mare, suddivise in ricette dolci e ricette salate. Come avviene con i “veri” ricettari, ogni preparazione è accompagnata da immagini che illustrano i vari passaggi ed è preceduta dall’elenco degli ingredienti e da indicazioni sul numero di porzioni ricavabili dalle quantità indicate e dal livello di difficoltà di ogni singolo piatto.
Trattandosi di un ricettario strettamente collegato alle opere dello Studio Ghibli, in sede di presentazione ci viene illustrato da quale film proviene il piatto e ci viene mostrata la scena in cui viene consumato. A completare il tutto un’analisi sia sul piatto, per quanto riguarda le origini o il contesto in cui viene consumato, sia sul film in cui è presente.
Avendo a disposizione un certo numero di ricette troveremo sia piatti semplici come gli spaghetti con le polpette di Porco Rosso, anche se qui i cugini transalpini hanno commesso un grave errore (forse influenzati da Lilli e il Vagabondo?) perchè la pasta del film somiglia più ad una Amatriciana, o gli hamburger di Mc Donald’s mangiati dai tanuki protagonisti di Pom Poko sia ricette notevolmente più complesse come la Torta Siberiana vista in Si Alza il Vento.
Più in generale, anche se sei più bravo a mangiare che a cucinare, In cucina con i film dello Studio Ghibli è piacevole anche solo da sfogliare, immaginando prima i rumori della preparazione e poi i profumi e i sapori delle pietanze appena sfornate.