Immortal Fenyx Rising è stato uno dei titoli rivelazioni dello scorso anno per quanto riguarda il settore videoludico; una piccola perla, di cui trovi qui la recensione, che ha trasportato i giocatori in un mondo mitologico in cui nei panni del guerriero Fenyx ci si trovava a dovere liberare gli dei dell’Olimpo dalla morsa del feroce Titano Tifone.
Il videogioco prodotto da Ubisoft che, dietro una veste grafica supercolorata e leggera, proponeva al giocatore un interessante viaggio nei miti dell’antica Grecia raccontati con ironia ma sorprendente accuratezza non poteva limitarsi a rimanere confinato al settore videoludico.
Non è passato troppo tempo per vedere le avventure di Fenyx trasposte a fumetti: prima con From Great Beginnigs, edito negli Stati Uniti da Dark Horse e da noi ancora inedito e poi con L’Odissea di Fenyx di cui parleremo oggi che Star Comics porta in Italia per la sua linea Astra dopo il debutto sul mercato francese per Glénat.
Le due opere tuttavia presentano alcune interessanti differenze: curiosamente, considerato che nel gioco possiamo scegliere il sesso di Fenyx, la storia americana ci presenta una Fenyx maschio mentre nel novel francese Fenyx è una simpatica fanciulla.
Inoltre, mentre From Great Beginnigs ci propone una rilettura degli eventi che scopriamo nel corso del gioco, L’Odissea di Fenyx si propone come vero e proprio sequel di quest’ultimo.
La storia creata da Nykko, Siamh e Looky si divide in due parti e ci racconta una storia avvincente tanto quanto quella principale.
Dopo aver sconfitto Tifone, la giovane Fenyx si gode la sua nuova vita dopo avere scoperto di essere figlia di Zeus in persona, ma le cose sono destinate a cambiare in breve.
Smaniosa di azione, dopo un breve battibecco con un centauro viene mandata in missione da Zeus: dovrà scoprire se Tantalo, il re di Lidia di discendenze divine, nasconde realmente un cane d’oro sottratto al padre di tutti gli dei.
Il figlio di Zeus organizza un banchetto con lo scopo di riappacificarsi con le divinità olimpiche; tuttavia, nel corso del banchetto si scopre colpevole di tutte le accuse rivoltegli e si macchierà di una colpa ancora più grave avendo servito il figlio Pelope come portata principale del pasto.
Causando il disgusto degli dei si avvia ad essere punito con quel supplizio che è ormai divenuto proverbiale ed è da qui che inizia l’avventura vera e propria per Fenyx.
Mosso a pietà nei confronti di Pelope, condannato ad una fine crudele seppur innocente, Zeus incarica Fenyx di riportare indietro il giovane dal regno dei morti, facendo capire alla giovane guerriera che gli dei non si sono dimenticati di lei.
La missione andrà compiuta senza alcun aiuto divino, e per iniziarla e necessario recuperare la Lira di Orfeo, che l’eroe utilizzò per tentare di liberare dall’Ade l’amata Euridice.
L’unico indizio che Ermes concede a Fenyx riguarda la posizione della Lira, che è nelle mani di Autolico il re dei ladri, nella città di Argo; il viaggio dell’eroina è tutt’altro che semplice, una vera e propria odissea che la vede prima naufragare e poi affrontare un cinghiale e un basilisco, segno che gli dei non sono dalla sua parte. Almeno non tutti.
Ingannata da Autolico, che la spingerà ad affrontare la sirena Thelxiope in uno scontro che la lascerà moribonda, Fenyx si renderà conto che in realtà gli dei continuano a proteggerla a cominciare da Artemide che, ingannata dal centauro, le era inizialmente avversa.
Fenyx recupererà così tanto la Lira di Orfeo quanto l’arco d’oro di Artemide e continuerà la sua personale odissea che la condurrà negli inferi nel corso del secondo volume, in uscita entro fine mese.
Segnali di Stile
Il trio francese Nykko, Siamh e Looky, vecchie conoscenze per chi segue abitualmente le pubblicazioni Glénat, ha congegnato una storia che funziona sotto tutti i punti di vista.
La trama di Nykko, il più esperto dei tre essendo classe 1968, ha assorbito in pieno lo spirito del videogioco e non si fatica a credere che si tratti di un prosieguo delle avventure di Fenyx anche se, per ovvi motivi, manca la verve ironica che caratterizza il videogioco e che viene originata dai dialoghi tra Zeus e Prometeo.
La veste grafica scelta di Looky si confronta inevitabilmente con quella del titolo originale, da cui riprende la palette ultracolorata e le ambientazioni oltre che, parzialmente il design dei personaggi. Il risultato è piacevole e convincente, con le pagine finali del volume che ci confermano come il risultato finale sia frutto di un attento percorso di studio e revisione.
Il volume Star Comics
Per L’Odissea di Fenyx, inserita all’interno della collana Astra, Star Comics ha optato per due volumi cartonati che ricalcano alla perfezione gli originali francesi anche se, vista la foliazione non eccessiva e il ritmo della storia sarebbe stato preferibile un cartonato unico che consentisse al lettore di godersi la storia tutto d’un fiato.
Si tratta comunque di un’edizione ben fatta, con una robusta rilegatura e una carta patinata in grado di far risaltare la qualità dei disegni.