Stando al sito ufficiale del Ghibli Museum, dal 25 agosto sarà di nuovo possibile acquistare i biglietti di ingresso. Pare infatti che il piano di riapertura preveda di riaccogliere i visitatori dal mese di settembre, o meglio di allentare alcune restrizioni riguardo la provenienza dei turisti.
Una prima riapertura graduale era infatti iniziata a luglio, ma solo per i residenti di Mitaka e sempre con entrate scaglionate. Questo metodo continuerà per tutto agosto, ma con l’arrivo dell’autunno le cose dovrebbero diventare più semplici. Del resto lo studio Ghibli ha dato prova nonostante la situazione di crisi di non riposarsi mai.
La riapertura del museo manterrà comunque le limitazioni previste per evitare la diffusione del Covid-19: l’orario sarà ridotto e ci sarà un tetto massimo di persone presenti nei diversi orari. Concedere la visita anche ai non residenti però è un bel passo avanti considerato che il museo era stato chiuso repentinamente ancora il 25 febbraio.
Il piano al momento è di richiudere a novembre e dicembre per riprendere a pieno regime con le attività nel 2021.
Ghibli Museum, quasi vent’anni di storia
L’apertura del museo risale al 2001, dopo circa 3 anni di lavori sul progetto. Fu costruito nel parco Inokashira della città di Mitaka, inclusa all’interno dell’area metropolitana di Tokyo. Sul design del museo pare abbia lavorato anche Hayao Miyazaki ispirandosi alle scenografie dei suoi film, vista la forma caratteristica della struttura.
In pieno spirito con l’atmosfera magica e sospesa dei suoi film, sempre il celebre regista ha voluto vietare riprese e fotografie all’interno: la visita del museo è un’esperienza che non si può riportare in modo così banale, a quanto vuole sostenere.
Sia nella parte esterna che in quella interna della struttura è possibile incontrare i personaggi (riprodotti) che hanno segnato la storia dello studio Ghibli. Il primo fra tutti non può essere che Totoro, facendo capolino dalla biglietteria.