Nel 1991 Marvel pubblica Il guanto dell’infinito, una miniserie in sei albi scritta da Jim Starlin, destinata a rimanere una pietra miliare del fumetto di supereroi e a ispirare 20 anni dopo la grande saga cinematografica dell’MCU.
La trama de Il guanto dell’infinito
Thanos è stato riportato in vita e potenziato da Lady Morte (Silver Surfer Vol. 3 n. 34, prologo della saga), che gli affida il compito di riequilibrare l’universo: dovrà eliminare metà degli esseri senzienti. Innamorato di lei, Thanos usa il Pozzo dell’Infinito per localizzare sei manufatti fondamentali, le sei Gemme dell’Infinito, che sono state affidate ai potentissimi Antichi dell’Universo e danno il controllo su Tempo, Spazio, Mente, Anima, Realtà e Potere.
Come raccontato nella miniserie Thanos Quest, il Titano sconfigge i sei Antichi (l’Intermediario, il Campione, il Giardiniere, il Corridore, il Collezionista, il Granmaestro), e si impossessa delle sei pietre, completando così il Guanto dell’Infinito e raggiungendo immensi potere e conoscenza. Silver Surfer, che ha provato invano a fermarlo, raggiunge la Terra per annunciare al dottor Strange il disastro imminente.
Thanos crea un santuario dedicato a se stesso e alla Morte, dove trasporta il fratello Eros e la nipote Nebula, che lascia in uno stato tra la vita e la morte. Nel tentativo di impressionare l’amata, il Titano usa il Guanto dell’Infinito per eliminare con uno schiocco di dita metà degli esseri viventi (tra i supereroi spariscono gli X-Men, i Fantastici Quattro e Devil). La sua amata non apprezza, e la rabbia del Titano provoca un’onda di energia che porta distruzione tra le galassie e allontana la Terra dal sole.
Le divinità si riuniscono per affrontare la situazione, mentre le razze Skrull e i Kree si accusano a vicenda del disastro, che porta alla riunione di eroi terrestri e cosmici: ai personaggi già citati si aggiungono i Vendicatori, Spider-Man, Wolverine, Ciclope, She Hulk, Nova, Drax, Firelord, Adan Warlock, Pip il Troll, Namor, Quasar, Epoch, persino il Dottor Destino (che inizialmente voleva trarre vantaggio dalla situazione).
Gli eroi superstiti, destinati a sacrificarsi come diversivo per il Titano, accettano con qualche riluttanza la guida di Adam Warlock il quale, forte della sua esperienza all’interno della Gemma dell’Anima, convince a intervenire le entità cosmiche, tranne il Tribunale Vivente, che giudica naturale l’intervento del Titano.
Il malefico Mefisto suggerisce a Thanos di dare una piccola chance agli eroi, rinunciando temporaneamente al potere di alcune pietre del Guanto dell’Infinito: nessuno riesce a fermare il Titano, nemmeno Thor (che si rivela come Eric Masterson, futuro Thundestrike). Adam Warlock approfitta comunque della distrazione del nemico per far intervenire Silver Surfer, che non riesce a sfilargli il guanto. Thanos recupera i pieni poteri e si accorge dell’arrivo delle entità cosmiche.
Lo scontro con gli enti superiori è devastante: disintegra sistemi solari, mette a rischio le leggi della natura e la stabilità dell’universo, ma Thanos prevale e cattura i potentissimi avversari, compresa Eternità, incarnazione dell’universo, di cui il Titano decide di prendere il ruolo, abbandonando il proprio corpo. Il Guanto dell’Infinito resta così senza padrone: se ne impossessa Nebula, che riacquista un aspetto normale e annulla gli effetti dello schiocco di Thanos.
Adam Warlock teme che la donna non regga quel potere e tramite il proprio legame con la Gemma dell’Anima prende possesso del Guanto dell’Infinito. In seguito, per verificare che non sia più una minaccia, Warlock rintraccia Thanos e scopre che è non più divorato dall’ambizione e si è dedicato all’agricoltura.
Lo sviluppo
La scrittura di Jim Starlin, talento visionario che ha esaltato l’ambito cosmico dell’universo Marvel, si segnala non solo per l’epicità della storia, ma anche per l’approfondimento della personalità di Thanos – tra morbosa infatuazione per la Morte e delirio di onnipotenza – e la gestione dell’ampia coalizione dei supereroi sopravvissuti, in un equilibrato alternarsi di azione e psicologia, eventi cosmici e reazioni emotive.
Nel 1991 George Pérez aveva firmato per disegnare una serie di sei numeri ma non fu in grado di completarli, a causa dello stress causatogli dall’impegno presso DC Comics, come sceneggiatore e disegnatore su Wonder Woman e come disegnatore su Guerra degli Dei. Lasciò dunque la saga mentre stava lavorando al quarto numero e venne sostituito da Ron Lim, di cui inchiostrò le copertine.
Entrambi i disegnatori si rivelano all’altezza di una sceneggiatura complessa, regalano splash page spettacolari e inserite nei momenti opportuni, adottano uno stile apprezzabile ancora oggi, non legato alle tendenze grafiche tipiche degli anni 90 – in particolare degli autori che lasciarono la Marvel per la Image – caratterizzate in particolare da anatomie “fantasiose”.
Il Guanto dell’Infinito è un pezzo di storia del fumetto moderno, a prescindere dall’impatto che ha avuto sul MCU. Nei due anni successivi, altrettanti seguiti cartacei: La guerra dell’infinito (Infinity War) e La crociata dell’infinito (Infinity Crusade), entrambi scritti da Starlin e disegnati da Lim.