La settimana scorsa, nelle recensioni abbiamo parlato di The Rising of Shield Hero, di cui attendo e pretendo la seconda stagione. Ma care fujoshi e cari fudanshi, questa settimana abbiamo una recensione soprattutto per voi. Vi parlerò di Ai no Kusabi, in Italia Il Cuneo dell’Amore, un anime yaoi degli anni ’90, quando ancora la censura non era così rigida come negli anime attuali – Non abbiamo cambi d’inquadratura repentini, colori rosa che sfumano il corpo come se fosse fatto di zucchero filato o imbarazzanti elefanti rosa che nascondono ciò che non deve essere visto, come in Love Stage – uscito quando ancora esistevano le videocassette; ma non preoccupatevi adesso si può trovare in DVD.
È tratto da una novel degli anni ’80 di Rieko Yoshinara inizialmente pubblicata in un unico volume, di cui è stata fatta una riedizione incompleta, la versione Chara in 6 volumi illustrata da Saichi Nagato; troviamo poi la versione americana che è una sorta di mix delle due riedizioni precedenti.
La versione che andrò a recensire è quella uscita nel 1992-1994, completa, composta da due OAV della durata rispettivamente di 51 e 55 minuti, diretti da Akira Nishimori e Katsuito Akiyama, character designer Katsumi Michihara e Naoyuki Onda, mecha designer Shinji Aramaki, musiche di Terumitsu Honma, Toshiro Yabuki e Tsutomu Ohira. Viene portato in Italia dalla Yamato Video nel 1996, in un periodo in cui i doppiatori avevano una certa importanza, per cui ricordiamo anche lo studio di doppiaggio, ossia la Promovision, e il direttore del doppiaggio, Gabriella Rasero. La sigla originale giapponese iniziale era Midnight Illusion, eseguita da Seki Toshiko, mentre quella finale era Eternal, eseguita da Ishihara Shinichi (ebbene sì non esistevano ancora i termini opening e ending).
- Personaggi Doppiatori originali Doppiatori Italiani
- Jason Mink Kaneto Shiozakawa Andrea Ward
- Riky Toshihiko Seki Fabio Boccanera
- Guy Kouji Tsujitani Roberto del Giudice
- Katze Hideyuki Tanaka Vittorio Guerrieri
- Norris Luca Violini
- Syd Hideyuki Hori Giuliano Giacomelli
- Kyrie Shigeru Nakahara Pierluigi Astore
- Raul Sho Hayami Luciano Marchitello
- Rourke Giuliano Santi
Una curiosità riguardante il doppiaggio italiano è il fatto che abbia talmente incuriosito e colpito le giapponesi da convincere la Magazine Magazine a produrre, in edizione limitata, un miniCD portachiavi con i dialoghi più rilevanti italiani.
Riki, lo sai che cos’è il cuneo dell’amore? È qualcosa che lega saldamente ciò che altrimenti sarebbe irrimediabilmente incompatibile, proprio come te e Iason, forse è quello che la gente ha sempre chiamato amore. Ma tu, Riki, te ne sei accorto quando avevi l’anello dell’obbedienza e non potevi più scappare. Adesso è troppo tardi.
Trama
Riki, l’oscuro, un impuro abitante del ghetto Keres, stanco della sua vita senza futuro. lascia la banda dei Byson e il suo amico Guy per cercare fortuna a Tanagura. Nella scena iniziale Riki viene attaccato da alcuni cittadini di Midas e viene salvato da Iason Mink, un blondie, a cui offre il suo corpo per ripagarlo. Dopo tre anni torna a Keres, dalla sua banda, ma Iason fa di tutto per riaverlo. Si instaura tra i due un rapporto poco sano, fatto di amore e odio, che inizialmente è quello tra padrone e animaletto, ma poi si evolve, Iason diventa un po’ più sensibile alle esigenze di Riki, che sembra odiarlo sempre meno, è quasi amore anche se malato. Ma tra la gelosia di Guy, amico ed ex di Riki, le difficoltà dovute al divieto di rapporti tra blondies e impuri non si arriverà ad un lieto fine, anzi il finale è decisamente tragico.
Struttura dell’opera
L’anime inizia con un flash-back, in cui si racconta come Riki è diventato il pet di Iason. Si ha poi il suo ritorno al ghetto e vengono analizzati i rapporti con l’amico ed ex amante mentre il protagonista riflette sul rapporto che lo lega al blondie. Con l’evolversi della storia si ha un evolversi dei personaggi, dei loro sentimenti e si passa dagli iniziali cliché a una loro caratterizzazione più complessa. Il rapporto tra i personaggi principali passa da quello tra padrone e animaletto ad una graduale presa di coscienza da parte di entrambi che si tratta in realtà di amore. Non si avrà però un lieto fine. Non è solo una storia d’amore tragica, ma anche una storia futuristica, ambientata però in un mondo privo di sentimenti, dove tutto è regolamentato – Bisogna ricordare infatti che è dominato da un computer. Si hanno ripetuti cambi di scena in quanto i personaggi, compresi i secondari, vivono in ambienti totalmente differenti (si passa infatti dal ghetto di Keres, alla città di Midas, al paradiso dei blondies Eos). Non si ha un’evoluzione nei colori dominanti dell’ambientazione, colori scuri e cupi (tranne brevi sprazzi di colori più luminosi in Eos) che rispecchiano la trama dark e i personaggi e anche il tragico finale.
Contenuto del DVD
Il DVD Il cuneo dell’amore della Yamato contiene, nella sua copertina, una serie di informazioni ritenute necessarie per comprendere la trama e le motivazioni dei protagonisti, su tempo e luogo di narrazione, sull’etica ed estetica del superuomo, sulla suddivisione della capitale e sugli animali domestici (i pets), che vi riassumo.
Viene indicato, a dire il vero in modo impreciso, il tempo in cui si svolge la storia, un futuro non meglio specificato, un’epoca non precisata. Viene descritto il luogo in cui è ambientata la storia, ossia il pianeta Amoi, dodicesimo dal suo sole, trasformato da una squadra di tecnici e scienziati, coordinati dal computer centrale Jupiter. Questo si è evoluto sino a prendere il potere della colonia che governa assieme ad una elite di uomini geneticamente modificati, intelligentissimi e dalla forza sovrumana. Questi sono sterili per cui quando necessario Jupiter ne crea dei nuovi.
Il rango della popolazione della colonia è strettamente connesso all’aspetto estetico, infatti viene rivelato dal colore dei capelli, dal più basso al più alto: neri, rossi, azzurri, argento e biondi. I blondies, l’èlite della gerarchia, sono gli unici a poter contattare direttamente Jupiter. Iason Mink è il prediletto, il favorito del computer. I blondies sono soggetti a ferree regole codificate e il loro comportamento viene tenuto sotto controllo, in caso di reiterata disobbedienza la loro mente viene alterata, sconvolta. Una di queste rigide regole è che i blondies non possono partecipare a nessun rapporto sessuale.
La capitale di Amoi è Tanagura, i blondies vivono nella zona di Eos, spesso visitano la città vera e propria Midas, qualche volta i bassifondi, Keres, dove abitano gli impuri. Questi, senza lavoro e diritti sopravvivono con la microcriminalità, si riuniscono in bande e sono dipendenti di una bevanda detta Stout. La popolazione di Tanagura non è solamente maschile, anche se chi sta al potere sì. Solo nei bassifondi si riproducono liberamente perché Jupiter vuole tenere bassa la percentuale di popolazione femminile. Vi sono harem misti allo scopo di rinnovare il pool genico, che determina le caratteristiche della popolazione, delle élites .
Oltre gli harem, chi se lo può permettere, mantiene i cosiddetti pets, ragazze e ragazzi venduti allo scopo d’intrattenere le élites, a cui sono vietati i rapporti sessuali, con tale spettacolo. L’Accademia delle scienze alleva e mette all’asta i pets, il cui possesso è rigidamente regolamentato. Essi vengono registrati e tale numero di registrazione viene codificato in un anello (Riki, in quanto abitante di Keres non è registrato nel sistema centrale, ufficialmente non esiste), quando questo viene tolto ha fine il contratto, ciò avviene generalmente quando l’animaletto crescendo diventa meno seducente. Non avendo capacità lavorativa finiscono allora nelle case di appuntamento di Midas o, nei casi peggiori, di Keres. Nonostante ciò quella di pets è una carriera ambita e desiderata. Normalmente il contratto dura un anno, infatti uno dei motivi di scandalo della relazione tra Iason e Riki è proprio la durata – più di tre anni – oltre l’illegalità iniziale. Il mobilio è un gruppo ristretto e abbastanza potente che gestisce gli animaletti, composto da uomini di bell’aspetto, per lo più dei bassifondi, veri e propri eunuchi dell’harem.
Impressioni personali
Mi sono piaciuti molto questi due OAV, la grafica molto realistica e particolareggiata dei primi piani, lo stile tipico degli anni ’90, i toni cupi dei colori in tinta con la trama e i personaggi. Lo preferisco al remake del 2012 sia per trama – nonostante il secondo sia più ricco di particolari, ma non essendo stato concluso non ha un finale – sia per stile grafico – nonostante il secondo sia decisamente più moderno e più curato nei dettagli di genere fantascientifico – lo stile dei personaggi rispecchia meglio i miei gusti. Sono presenti alcuni cliché all’inizio, poi si ha un’evoluzione dei personaggi, dei loro sentimenti e dei loro rapporti. Nonostante il finale tragico resta una piccola luce di speranza.