Maggio: il mese dei festival.
La primavera si sa, è una delle stagioni più belle dell’anno con il risveglio della natura, i caldi raggi del sole e i fiori pronti a sbocciare, ma la fioritura non è l’unico oggetto di festeggiamenti. Il mese di maggio è atteso con trepidazione dai giapponesi, pronti a celebrare uno dei più eventi primaverili: il Sanja Matsuri.
L’evento è celebrato il terzo weekend del mese (quest’anno dal 18 al 20 maggio 2018). Il festival apre le danze a Tokyo, presso il santuario Asakusa, con la sfilata degli Dei Shinto, attrazione che attira quasi due milioni di visitatori.
Che cos’è questo Festival?
Il Sanja Matsuri (三 社 祭, letteralmente Three Shrine Festival) è uno dei tre grandi festeggiamenti shintoisti della città di Tokyo. Considerato uno dei più grandi e antichi, questo matsuri è dedicato a Hinokuma Hamanari, Hinokuma Takenari e Hajino Nakatomo, i tre fondatori del Sensō-ji.
Le origini del Matsuri
Come la maggior parte delle ricorrenze, il Sanja Matsuri è una celebrazione religiosa. Si narra che il 18 maggio 628, i fratelli pescatori Hinokuma Hamanari e Hinokuma Takenari trovarono una piccola statua nelle acque del fiume Sumida, un monile raffigurante la divinità buddista Guanyin (conosciuta in Giappone col nome Bodhisattva Kannon). Il capo villaggio Hajino Nakatomo, riconosciuta l’immagine sacra, interpretò quel ritrovamento come un messaggio divino e abbandonò del tutto la vita mondana per dedicarsi alla preghiera.
Divenuto un monaco, trasformò la propria dimora in un grande tempio (Sensō-ji Shrine) e riuscì a convertire gran parte dei suoi compaesani. Il tempio Sensō-ji è il più antico luogo sacro di Tokyo e attualmente custodisce la statuetta rinvenuta dai due fratelli. La cerimonia del Sanja Matsuri celebra il giorno in cui la divinità si manifestò alla popolazione.
Come ogni ricorrenza, il matsuri subì diverse modifiche fino a quella attuale, stabilita ufficialmente nel periodo Edo (1603 – 1868) e la costruzione del santuario shintoista Asakusa, avvenuto nel 1649 su commissione di Tokugawa Iemitsu, dedicato ai tre uomini.
Quali eventi celebrano il Sanja Matsuri?
Musica, danze, cibo e diverse sfilate: manifestazioni non ben diverse da quelle nostrane. Tutti noi siamo stati spettatori di una processione dedicata a un santo cristiano. Che sia della Madonna, di Sant’Antonio o i Re Magi, i festeggiamenti prevedono il trasporto di una grande statua raffigurante il santo. Uomini forzuti issano in spalla il pesante portantino accompagnati dalla banda sinfonica.
In Giappone, i partecipanti trasportano i mikoshi, grandi palanchini su cui all’interno si trova la divinità celebrata. Il grande supporto di legno può avere diverse forme, dal quadrato all’ottagonale, e rappresenta un vero e proprio tempio shintoista mobile. Nonostante sia pesante e dannoso per la salute (basta pensare che gli uomini issano in spalla una vera e propria trave di legno con un bel tempio poggiato), sono centinaia i giapponesi che vorrebbero esseri scelti come manifestanti e avere l’onore di trasportare i santuari.
Lo svolgimento del Matsuri
I festeggiamenti iniziano di venerdì con la parata Dai Gyoretsu, dove i partecipanti vestono con costumi risalenti al periodo Edo, si recano danzando verso il tempio Sensō-ji e il santuario Asakusa.
Giunti a destinazione, i partecipanti si cimentano in una danza sacra che invoca fertilità e buon auspicio per il raccolto mentre la musica di flauti e tamburi tradizionali accompagnano la prima processione dedicata al primo mikoshi. Il sabato, secondo giorno del matsuri, 100 piccoli mikoshi benedetti al tempio Sensoji e al santuario di Asakusa vengono condotti per le strade dell’omonimo quartiere. La domenica è il giorno più atteso dai giapponesi: i tre mikoshi principali custoditi all’interno del santuario Asakusa, vengono portati in processione per l’intero quartiere.
E il turista straniero?
Oltre alla bellezza di una cultura ancora da scoprire, il forestiero ha un’ampia gamma di divertimenti a portata di mano come bancarelle di cibo allestite lungo le strade o appuntamenti teatrali dove le migliori dieci Geishe si esibiscono in danze tradizionali.
Piccola curiosità sui Mikoshi
I tre santuari più grandi, di proprietà del Santuario Asakusa, sono dei veri e propri tempi in legno laccato nero. Elaborati finemente con decorazioni e sculture d’oro, vengono trasportati, a turno, da squadre di quaranta persone per un complessivo di cinquecento uomini al giorno. Il peso di un mikoshi? Una tonnellata, ma questo è nulla se calcoliamo il valore di uno di questi santuari, ovvero quasi 400.000 euro!