Bentornato in questa nuova recensione! Quest’oggi parleremo della terza serie di un anime che tecnicamente parlando è ancora in corso: IDOLiSH7 Third Beat.
Il franchise vanta già tre serie animate principali, una spin-off, il gioco (dal quale trae vita la storia), e diversi manga disegnati da Arina Tenemura.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Idolish7: Third Beat
La prima parte della terza serie si incentra principalmente su Yamato, uno dei membri degli IDOLiSH7.
Alla fine della prima parte della serie, proprio quando sembra che tutto si sia calmato, ecco che entra in scena un nuovo gruppo, gli Zool, composto da quattro membri, ognuno dei quali sembra nutrire un certo risentimento verso uno dei membri dei tre gruppi già presentati in precedenza.
In particolar modo, uno dei due centri del gruppo, Haruka, nutre un profondo risentimento nei confronti di Kujo Muramasa, il padre adottivo di Kujo Tenn, colpevole di averlo prima preso e poi abbandonato in quanto non avrebbe mai rappresentato il tipo di idol da lui cercato.
Nella seconda parte si assiste al tracollo dei Trigger, causato spesso da scoop macchinati, e di come gli altri gruppi facciano di tutto per cercare di proteggere i tre membri, lasciati in balia dei fan che non riescono a distinguere la verità.
Impressioni su Idolish7 Third Beat
La serie segue più o meno la falsa riga delle altre due, con una trama che sviluppa attorno a uno dei sette personaggi principali, sviluppando la sua storia personale e mostrando cose del suo passato.
A differenza delle altre serie, per, questa volta abbiamo un vero e proprio nemico, l’agenzia degli Zool, il cui capo, una persona a tutti gli effetti poco raccomandabile, non si fa problemi a sfruttare anche mezzi poco leciti per ottenere quello di cui ha bisogno.
In questa serie ci sono rapimenti e colpi di scena, tuttavia non mancano i numerosi momenti comici e le scene chibi che rendono estremamente piacevole la narrazione.