Paolo Martinello ha presentato a Lucca Comics la sua nuova opera come autore completo: pubblicato da Star Comics nella collana Astra, Iconoclasta! è disponibile dal 9 novembre. Il volume, brossurato di 304 pagine in bianco e nero in formato 16.7×24 cm, è in vendita a € 20 in libreria, fumetteria e sul sito di Star Comics, a 19 su amazon.
Trama
Il fumetto si apre con una digressione sui santini e gli aspetti individuali e talvolta superstiziosi della devozione popolare, per arrivare al presente del racconto, dove la modernizzazione e la particolarità dei desideri hanno portato alla venerazione di figure molto specifiche e spesso controverse.
Una dinamica che portata all’eccesso ha fatto emergere un’idolatria diffusa, mettendo in crisi la fede di molti, e portando a coprire, a seconda delle correnti di pensiero delle singole chiese, solo le immagini dei “santi” recenti, solo quelle più antiche, o tutte, come nella parrocchia di Santa Jennifer.
Quest’ultimo è un contesto tranquillo dove lo scettico e pigro Laslo dovrebbe fare il sagrestano. Ma la chiesa subisce quello sembra un attentato iconoclasta: una notte irrompe una misteriosa figura incappucciata che distrugge una statua della Vergine con Bambino e fugge all’arrivo del parroco don Ardito.
Impegnato in un incontro amoroso con Sara, Laslo risponde alle richieste di aiuto del parroco solo dopo decine di chiamate perse e messaggi.
Don Ardito sospetta che l’atto vandalico sia opera di una setta di cosplayer. Inoltre è molto deluso dal comportamento di Laslo – cui ha affidato il semplice compito di sagrestano ma se ne sta già pentendo – e minaccia l’intervento della severa perpetua Nadia, la quale però ricorderà al parroco che il giovane non può essere cacciato perché “dev’essere esattamente dove si trova”.
Nel frattempo, un gruppo di lupetti scout – particolarmente disprezzati dal protagonista – indaga in chiesa e trova nella statua distrutta una cassetta VHS, deducendo che fosse ciò che cercava il vandalo: ma Laslo butta il plico nella spazzatura.
Nell’epoca di iconoclastia narrata, uno dei più ascoltati sostenitori dell’essenzialità è Valdo Brigliadoro, teorico del vuoto armonico applicato alla religione.
Laslo sogna, a rotazione, tre figure bizzarre: un uomo con tuta per il contenimento delle radiazioni, una ragazza con un coniglio – che impone a lui e alla folla una hit estiva – e un palestrato con la testa da rapace. Gli annunciano che è stato scelto per aiutare gli uomini. Come gli spiega il suo amico avvocato Giorgio, si tratta di Victor, Addolorata e Cameron, gli ultimi 3 santi canonizzati prima della “purga” di Brigliadoro.
La statua è stata rotta da Claudio, che frequenta con la moglie Giulia la setta dei Lupi Cremisi, “vampiri devoti” comandati da Lord Vauryo: si tratta dei “cosplayer” di cui sospetta don Ardito, dediti a orge e paganesimo sotto forma di gioco di ruolo (Live Action Role Play).
Vauryo ritiene i Lupi Cremisi migliori di altre sette e ipotizza di sostituire la Chiesa Cattolica, ma Claudio gli ricorda che il Vaticano li ha assecondati solo perché portavano qualcuno in chiesa in tempo in cui erano vuote. Il marito di Giulia vuole andare dalla Polizia e porre fine alla baracconata.
Durante la discussione, compare la madre di Claudio, che aveva commissionato la statua per Santa Jennifer poco prima di abbandonarlo e ora ha dimenticato tutto, figlio compreso.
I tre santi si manifestano a Laslo, mentre è sveglio in casa, e gli annunciano un nuovo sogno, su una persona che ha bisogno del suo aiuto e gli consentirà di salvare questo mondo. Gli spiegano che ha il dono di comunicare con l’aldilà e che deve aiutarli a proteggere il confine tra i due mondi. Laslo non è entusiasta della missione ma prende a cuore le sorti della donna, che nel sogno vede nella sua immagine più autentica, e da cui è molto affascinato.
Claudio torna in chiesa per prendere nella statua rotta quello che cercava davvero, ma arriva Laslo che riconosce in Giulia la donna annunciata del sogno, scatenando la gelosia del marito.
In un evento che coinvolge Santa Jennifer e la vicina San Peckinpah, il vescovo inaugura il nuovo ordine iconoclasta della “parete bianca”. Due scout continuano a indagare, e spiegano a Laslo che Valdo Brigliadoro sta tramando per dirigere, al posto della Chiesa, i desideri delle persone.
Anche Irina Isanovic, la donna ritratta nei manifesti che hanno attirato la madre di Claudio, teorizza la necessità di eliminare le icone che allontanano dalla comprensione della verità.
Spinto dai tre santi protettori, Laslo cerca di aiutare Giulia ad affrontare la manipolazione che subisce dai vampiri e riesce ad avere da lei le informazioni sulla festa annuale dei Lupi Cremisi: il 16 agosto si svolgerà il loro consueto raduno in onore di Bela Lugosi.
Il protagonista prova a coinvolgere Claudio, escluso dall’evento il 16 agosto, per far arrestare la setta, ma non trova collaborazione. Inoltre nello stesso giorno del raduno deve portare gli scout in gita al mare, altrimenti perderà il posto da sagrestano. Gli darà una mano l’amico Giorgio.
Mentre Laslo cerca di raggiungere il raduno, i due scout investigatori gli spiegano che Valdo Brigliadoro prima ha organizzato la canonizzazione di santi discutibili per poi gettare discredito su tutti i santi e le loro immagini.
Al raduno, dove si contesta l’ordine della parete bianca e si annuncia un appoggio della Chiesa a posizioni ancora più controverse da parte della setta, si presenta anche Claudio, in borghese, rinfacciando ai suoi compagni bugie e nefandezze. Dopo aver perso i sensi, l’uomo si riprende e porta via Giulia grazie a una serie di imprevisti – legati all’intervento di Giorgio e Laslo – che mettono in fuga la setta.
Il raduno dei Lupi Cremisi è il momento della verità per Claudio, che rivela a Giulia e Laslo il terribile passato che ha sconvolto la propria vita e lo ha costretto a rimanere nella setta con la donna. Ed era per recuperare un oggetto necessario a porre fine a questi drammi che aveva deturpato la statua. L’uomo va via in macchina ma prende la strada in contromano e muore in un incidente.
Due eventi straordinari portano Santa Jennifer e Laslo sotto all’attenzione del mondo: la statua distrutta è tornata intera (con tanto di riprese delle telecamere di sicurezza), inoltre il pulmino di Laslo e degli scout, dopo essersi scontrato con l’automobile di Claudio, è stato ritrovato in un’altra località.
Dopo una visione dell’aldilà – che descriverebbe come un Ikea new age – e dopo aver fatto capire a Sara che non hanno un futuro assieme, Laslo può tornare in chiesa per incontrare Giulia e dirle finalmente quello che conta.
Sviluppo
La monotonia che sembra caratterizzare la chiesa di Santa Jennifer è solo un’apparenza. Diventa il centro di una guerra sull’immagine che coinvolge Chiesa, iconoclasti e sette.
La spiegazione sul concetto e la storia dell’iconoclastia poteva risultare lungo e invasivo, invece risulta piacevole grazie all’espediente degli scout, con cui Martinello introduce e vivacizza la spiegazione.
Apprezzabile la gestione dei frequenti cambiamenti di registro nei dialoghi (si passa frequentemente dai massimi sistemi a questioni molto più quotidiane e corporali), così come i cambiamenti stilistici, con il disegno che alterna realismo a distorsioni funzionali alla scena. Anche i toni cambiano frequentemente, in particolare l’umorismo nel finale lascia spazio al dramma e all’introspezione.
Anche la composizione della pagina varia molto, modificando costantemente la griglia e sovrapponendo le vignette a seconda delle esigenze.
L’opera è focalizzata sulle immagini, le loro funzioni religiosa, il rapporto che abbiamo con esse, la loro capacità di veicolare sentimenti di grande intensità: temi che vanno a braccetto con la potenza del disegno di Paolo Martinello (un esempio lampante sono le tavole del n. 414 di Dylan Dog), che spesso raggiunge un livello di dettaglio sorprendente senza sconfinare nel barocco o nel virtuosismo fine a sé stesso.
La trama è piuttosto intricata, con l’intervento di esseri sovrannaturali, ritorno di persone defunte, personaggi misteriosi che agiscono nell’ombra. La storia diverte e fa riflettere, analizzando temi come il valore dell’arte, il senso di colpa, la speranza, il racconto di sé.
Laslo non è esattamente un cavaliere senza macchia e senza paura: ci viene presentato come pigro, timoroso, ignorante, preoccupato di arrivare alla fine del mese, disposto ad accettare il ruolo di sagrestano senza condividere minimamente la fede e gli obiettivi del parroco. Tra le sue poche iniziative per la comunità, l’invenzione del calcio camminato per far svagare gli anziani.
La sua evoluzione lo vede prima subire passivamente gli eventi, scansando pigramente ogni impegno, poi cercare di assecondare le richieste dei tre santi protettori e di salvare almeno Giulia, fino ad arrivare a un ruolo più attivo e a una maggiore consapevolezza di sé e della vita. Alla fine è lui a tirare le somme:
Da quando siamo al mondo ci dicono che dobbiamo essere qualcos’altro. […] Quello che siamo è l’unica cosa che abbiamo. E ora siamo qui, davanti a questa stanza vuota. Come se qualcuno o qualcosa ci stesse dicendo che anche noi, nonostante tutto questo schifo, possiamo ancora immaginare di essere immacolati.
Il suggestivo finale spazia tra momenti e luoghi diversi, dando ulteriore spessore alla storia. Dall’immagine nell’arte religiosa, il discorso si è spostato sull’identità che viene influenzata dalle aspettative e richieste altrui, ma viene ribadito il valore della singola persona, aldilà degli errori, dei limiti e delle difficoltà.
Iconoclasta! è un’opera complessa, di alta qualità, che accompagna con il sorriso a riflettere sui grandi temi delle vita, senza risparmiare momenti di notevole drammaticità.
L’autore di Iconoclasta!
Molto attivo sul mercato francese, Paolo Martinello ha collaborato con Le Monde e pubblicato come autore completo La vendetta degli stanchi (Vigliostro), ha realizzato disegni e colori di 3 Souhaits e di Catherine de Médicis (dell’editore francese Glénat). Sue anche le matite dei recenti La maison aux trois bandits, numero 10 della serie di Conan, e di Clovis (ancora con Glénat/Fayard).
Copertinista della serie Valter Buio, edito da Star Comics, Paolo Martinello ha disegnato per Sergio Bonelli diverse avventure di Dylan Dog: Addio Groucho, prima storia della saga de Il Pianeta dei Morti, e per la serie regolare i numeri 335, 355, 392 e 414, Giochi innocenti.
Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia (fumetto francese), all’Accademia di Belle Arti di Bologna (workshop annuale di colorazione digitale), presso l’associazione Giardini Margherita di Bologna (corso di Colorazione digitale professionale).