Benvenut* alla recensione del manga di I Stole the First Ranker’s Soul. Prima di cominciare, ricorda che sul nostro sito potrai trovare altre recensioni che potrebbero interessarti, come:
• Doubt
I Stole the First Ranker’s Soul è una serie manhwa pubblicata nel 2022 su Kakao e la sua controparte internazionale, Webtoon, a partire dal 2022. I disegni sono opera di Lee Jung, mentre la storia è adattata da Eudam, sulla base del lavoro originale di Liquor Ashtree. Al momento della recensione sono disponibili una settantina di capitoli, ma trattandosi di un webcomic la serie potrebbe proseguire ancora a lungo. Non esiste una traduzione italiana ufficiale, ma sul portale Webtoon è possibile consultare anche gratuitamente il manhwa in lingua inglese.
La trama di I Stole the First Ranker’s Soul
Il punto di vista è quello di Moa Son, impiegata come tante all’interno di una gilda che gestisce le necessità dei cacciatori, gli unici in grado di fronteggiare i mostri che si trovano all’interno dei dungeon. Un giorno, per caso, si trova all’interno di un portale apparso improvvisamente e si trova proprio di fronte al combattimento tra il cacciatore numero uno in Corea e un mostro potentissimo. Proprio in quel momento, Moa risveglia le proprie doti da cacciatrice, con un potere molto singolare, che ha conseguenze particolarmente positive sulla sua vita.
Struttura dell’opera
Il manhwa segue la ormai lunga tradizione di opere incentrate sulla figura di un protagonista che acquisiste poteri in un mondo difficile, ma che grazie ad essi vede la sua vita cambiare in meglio. La vita ordinaria di Moa diventa ben presto un ricordo grazie al suo risveglio da cacciatrice. La sua capacità speciale non è molto adatta al combattimento, ma sembra corrispondere perfettamente al modo in cui la ragazza ha deciso di condurre la sua vita. Si tratta infatti della possibilità di massimizzare la qualità delle ricompense ottenute all’interno dei dungeon, qualcosa di apparentemente inutile, ma che in realtà si rivela enormemente efficace.
Dopo i primi tempi infatti, Moa riesce ad assicurarsi una certa indipendenza economica con relativo sforzo, al contrario della maggior parte dei “colleghi” di basso rango. Lontana dalle logiche politiche e dai giochi di potere, potrà dedicarsi alla sua crescita personale.
A movimentare la sua vita ci penserà Jihan Seo, ex numero uno in Corea, morto durante lo scontro iniziale con un boss di un dungeon, la sui anima è stata però salvata grazie allo strano potere di Moa. Jihan sarà quindi costretto ad accompagnare la cacciatrice nelle sue avventure, fornendole consigli e proteggendola dai pericoli.
Analisi
La serie offre uno sguardo femminile per un tipo di storie solitamente popolato da personaggi dai poteri travolgenti e inarrestabili, in stile Song Jinwoo di Solo Leveling. Qui il classico protagonista maschile viene eliminato all’inizio della trama e diventa una guida per la vera protagonista. L’obiettivo di Moa non è quello di dominare il mondo, ma al contrario preferisce una vita tranquilla, al riparo da pericoli e responsabilità.
Questo punto di vista diverso dal solito sovverte un po’ alcune dinamiche trite e ritrite, dando un po’ di spazio ai rapporti tra i personaggi, con al centro una potenziale relazione sentimentale, qualcosa che normalmente viene messa da parte in nome del bene superiore. Allo stesso tempo non si eccede neanche nell’eccessivo immobilismo, azione e rapporti interpersonali sono ben dosati per garantire una storia godibile e dal buon ritmo.
I disegni di Lee Jung sanno adattarsi alla situazione, passando da sguardi seriosi a momenti più spensierati con grande abilità.
I Stole the First Ranker’s Soul è una buona scelta per entrare nel mondo dei manhwa con protagonisti eroi che diventano sempre più forti grazie ai loro poteri, ma allo stesso tempo non rimane intrappolato nelle etichette di questo genere, dando la possibilità ad un pubblico più vasto di apprezzare una storia interessante.