My Hero Academia ha lanciato quattro film originali al cinema, ognuno con una storia unica ambientata nell’universo supereroistico shonen. Pur avendo molto da elogiare, ci sono anche delle crepe nella struttura che meritano di essere esplorate. A questo punto, se un franchise anime raggiunge abbastanza popolarità, inevitabilmente l’adattamento animato approderà anche al cinema. Franchise come Dragon Ball, Jujutsu Kaisen, Demon Slayer e One Piece hanno trovato il successo sul grande schermo, rilasciando film originali o compilation accolti molto positivamente.

Un viaggio nei film di My Hero Academia
I film sono iniziati nel 2018 con My Hero Academia: Two Heroes, seguiti da My Hero Academia: Heroes Rising, My Hero Academia: World Heroes’ Mission e, più recentemente, My Hero Academia: You’re Next.
Ogni film si colloca nella linea temporale di Deku e della Classe 1-A, il che significa che i personaggi introdotti e gli eventi che si verificano sono considerati canonici. Sebbene i villain dei film non compaiano nella serie principale, hanno comunque messo Midoriya e compagni di fronte ad alcune delle loro battaglie più grandi.
My Hero Academia: il meglio dei film
Forse il punto più forte dei film è la straordinaria animazione che lo Studio BONES utilizza per dare vita a queste storie secondarie. Che Deku stesse combattendo Wolfram, Nine, Flect o Dark Might, la produzione ha dato il massimo nel rendere epiche queste battaglie.
La coreografia e il flusso dell’animazione rendono questi scontri alcuni dei migliori dell’intero franchise, con danni collaterali che sembrano quasi uno spettacolo pirotecnico. In particolare, i combattimenti finali di ogni film mostrano BONES al massimo delle sue capacità, con risultati davvero spettacolari.
In termini di fan service, i film riescono a introdurre concetti interessanti. Vedere Midoriya “condividere” il potere di One For All con Bakugo per sconfiggere Nine, o assistere alla nascita di un “All Might malvagio”, sono momenti che probabilmente non avrebbero trovato spazio nella trama principale, giustificando così l’esistenza di questi film.
Inoltre, i film hanno introdotto diversi personaggi secondari intriganti come Giulio Gandini, Anna Scervino, Rody Soul e Melissa Shield.
Fortunatamente, i film riescono anche a dare spazio ai personaggi principali, permettendo non solo a Deku, Bakugo e Shoto Todoroki di brillare, ma anche agli studenti della UA e agli eroi professionisti di avere i loro momenti di gloria.
My Hero Academia: il peggio dei film
Uno dei problemi principali dei film è la durata e, più nello specifico, l’incapacità di approfondire davvero le idee ambiziose che introducono.
Due esempi perfetti sono Humarise e Dark Might.
L’organizzazione villain di My Hero Academia: World Heroes’ Mission ha come obiettivo quello di eliminare i Quirk, considerandoli peccaminosi. Tuttavia, il film non dedica abbastanza tempo a esplorare questo concetto, e l’aspetto della storia che vede Deku incastrato per omicidio viene trattato in modo superficiale.
Per quanto riguarda Dark Might, l’idea di un boss mafioso italiano corrotto dal messaggio di All Might è molto forte. Ma, proprio come per Humarise, i fan non hanno il tempo di immergersi davvero nella psicologia del personaggio e nelle sue ambizioni.
Il concetto di combattere una versione malvagia di All Might meritava un’esplorazione più approfondita, soprattutto per il legame emotivo che Deku ha con il suo mentore. Purtroppo, per dare priorità alle scene d’azione e concludere la storia in modo rapido, My Hero Academia: You’re Next riesce solo ad accennare superficialmente a questo tema.
Al momento, My Hero Academia non ha ancora confermato un quinto film. Con l’ottava stagione che fungerà da conclusione definitiva dell’anime, sarà interessante vedere se l’Accademia UA continuerà a vivere anche sul grande schermo dopo la fine della serie TV.