Per la collana Franco Caprioli, l’editore NPE ripropone l’adattamento de I figli del capitano Grant di Jules Verne. In libreria dal 23 febbraio, il volume cartonato ripropone l’opera dell’artista di di Mompeo in 72 pagine in bianco e nero in formato 21×29,7 cm. In vendita a 17,90 euro, scontato a 17,01 sull’e-shop di NPE e a 17 su Amazon. Sul sito dell’editore è disponibile un’ampia anteprima.
Grande amante del padre della moderna fantascienza, il maestro Franco Caprioli realizzò numerosi adattamenti delle sue opere, da Michele Strogoff a I violatori del blocco a Un capitano di quindici anni. Non riuscì a completare il lavoro iniziato su I figli del capitano Grant, che venne portato a termine da un’altra grande firma del fumetto italiano, Gino D’Antonio.
L’edizione NPE comprende anche i disegni rimasti incompiuti ed è introdotto da un’ampia prefazione di Gianni Brunoro.
In 60 tavole, lo stile pulito e insieme minuzioso di Caprioli ha fatto rivivere il romanzo di Verne. Per le tante opere ambientate tra le onde, l’artista reatino era anche detto il poeta del mare.
I volumi precedenti della collana Franco Caprioli sono Moby Dick la balena bianca, di cui è disponibile la nostra recensione, Michele Strogoff il corriere dello zar, Un capitano di quindici anni.
I figli del capitano Grant, il romanzo
Pubblicato originariamente nel 1867, il romanzo d’avventura I figli del capitano Grant costituì il primo capitolo di una trilogia proseguita poi con Ventimila leghe sotto i mari e conclusasi con L’isola misteriosa. Apparso originariamente a puntate su una rivista letteraria francese e in seguito riproposto in un volume triplo dall’editore Hetzel.
Glasgow, 1861. Il capitano Grant, a bordo della sua Britannia, parte per i mari del sud alla ricerca di una terra grande e fertile dove fondare una colonia scozzese. I suoi figli Mary e Robert, orfani di madre, vengono affidati alle cure della zia Judy.
Dopo mesi di navigazione lungo le rotte atlantiche e del Pacifico, tra tempeste paurose e calme ostinate, un violento tifone investe la nave causando un inevitabile naufragio. Ma il comandante, miracolosamente sopravvissuto, affida al mare una richiesta di soccorso. Sarà Lord Glenarvan a ritrovarla e a lanciarsi, insieme ai figli di Grant, nell’impresa di raggiungerlo, affrontando un avventuroso viaggio intorno al mondo.
L’autore
Preistoria, Romanità, Medio Evo, Mari del Sud, West, Russia: nei suoi racconti Roberto Caprioli ha spaziato su numerosi periodi storici e ambientazioni, rendendoli sempre suggestivi, con il disegno ma spesso anche come sceneggiatore, ricostruendoli per usarli come scenografia per le vicende da raccontare.
Disegnatore dallo stile innovativo, dal tratto lineare e dettagliato, si fece notare in particolare per le ombreggiature, ottenute con fitti puntini: uno delle rare applicazioni ai fumetti della tecnica francese del pointillisme.
Caprioli era chiamato “il poeta del mare” per la presenza quasi costante di quell’ambiente nelle sue storie, con viaggi, panoramiche, il rapporto dell’ambiente acquatico con l’uomo, la caccia alla balena. Un autore con grande attenzione agli aspetti culturali, ai dettagli antropologici, etnici, architettonici, paesaggistici, fino alle questioni legate alle imbarcazioni, di cui era grande conoscitore.
Formatosi come pittore (nel 1934 realizzò un affresco nell’abbazia benedettina di Farfa, quindi si trasferì a Roma dove espose tenne mostra personale nella galleria S.A.C.A.), dal 1937 si dedicò all’illustrazione e al disegno, pubblicando su periodici come Argentovivo, per poi esordire nel fumetto con la serie Gino e Piero su Il Vittorioso. Da fine anni ’30 collabora anche con l’editore Audace, per il quale dove pubblicò la serie La perla nera firmata da Gian Luigi Bonelli.
Per Topolino realizzò una storia ambientata nei suoi prediletti Mari del Sud, Fra i canachi di Matarewa (poi rinominata L’Isola Giovedì). Nel dopoguerra pubblicò L’isola tabù su Giramondo, per poi riprendere la collaborazione con Topolino e Il Vittorioso: quest’ultima durò fino al 1967 e comprese in particolare le storie Mino Dario e C, L’elefante Sacro, Una Strana Avventura, Dakota Jim, Aquila maris.
Divenne quindi collaboratore de Il Giornalino, realizzando molte illustrazioni e copertine, adattamenti di opere di Giulio Verne (L’isola misteriosa, Un capitano di 15 anni e I figli del Capitano Grant). Illustrò enciclopedie, riviste e romanzi, nonché Viaggio attraverso la preistoria pubblicato da Armando Curcio.
La collaborazione con lo Studio Giolitti gli consentì di pubblicare anche in Inghilterra, Francia e Germania: molti di questi lavori – compresa la riduzione di Moby Dick, vennero pubblicati in Italia solo molti anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1974.