Benvenuti in questo nuovo appuntamento con la nostra rubrica Otakult. Questa settimana andremo a parlare di un titolo che ha riscosso tantissimo successo in giro per il mondo e che è diventato uno dei principali anime/manga di genere spokon: Holly e Benji! Prima di parlare della trama, ecco altri articoli sempre della nostra rubrica Otakult:
Trama
Tsubasa Oozora è un bambino con un amore nel calcio pari soltanto alla sua abilità; appena arriva nella città di Nankatsu si imbatte in una sfida tra vari club della scuola Nankatsu e il portiere della scuola Shutetsu per decidere chi userà il campo d’allenamento. Genzo Wakabayashi, il portiere, è tanto abile da parare persino i tiri dei giocatori di rugby e baseball, facendo desiderare a Tsubasa di affrontarlo e sconfiggerlo, impresa in cui riesce grazie all’aiuto di un misterioso ubriacone che altri non è che Roberto Hongo, centravanti della nazionale brasiliana.
Desideroso di sfidare nuovamente Wakabayashi, Tsubasa si iscrive alla Nankatsu e si unisce al disastrato club di calcio. Innamoratosi del gioco del giovane Tsubasa, Roberto gli promette che, se fosse riuscito a vincere il campionato nazionale giapponese, sarebbe potuto andare insieme a lui in Brasile per diventare un calciatore professionista.
Il genere Spokon
Abbiamo già accennato al genere Spokon e così prima di parlare delle differenze tra anime e manga che troviamo in questa opera, facciamo un piccolo accenno al genere. Lo Spokon, che si può tradurre con “tenacia sportiva”, è un termine giapponese che rappresenta un determinato genere di manga e anime con storie incentrate e ambientate nel mondo dello sport e che hanno per protagonisti atleti. Tra le tante opere di questo genere, rientrano Rocky Joe, Mila e Shiro e Slam Dunk, per fare alcuni esempi.
Il genere sportivo risulta essere uno dei più vecchi e amati nella storia del fumetto giapponese. le prime più lunghe serie manga e anime sono state prodotte a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
Filler e riempitivi
Esistono delle differenze, dovute alla necessità di inserire degli episodi filler, per non far raggiungere il manga ancora in corso di pubblicazione. Il torneo di Parigi ad esempio, è una di quelle saghe filler. Altre scene riempitive, utilizzate sempre per rallentare il ritmo della narrazione riguardano la realizzazione di numerose scene flashback in origine non presenti nel manga, oltre all’inserimento di azioni di gioco “riempitive” o all’alterazione di quelle presenti anche nel manga al fine di allungarne la durata.
Inoltre, diverse azioni di gioco furono realizzate al rallentatore, anche per riuscire ad aumentare la suspense negli episodi animati. Nonostante questi accorgimenti, il manga fu quasi raggiunto, per cui non fu possibile adattare in animazione la saga del mondiale giovanile di Parigi (volumi 25-37 del manga), e l’anime si concluse con l’episodio 128 al termine della finale tra Nankatsu (New Team) e Toho.
Le incongruenze tra manga e anime
Con l’inserimento dei filler, ci sono state anche delle incogruenze di trama. Un esempio è nell’episodio 22, dove viene mostrato Benji assistere in diretta, guardando la TV, al pareggio della Hot Dog e all’infortunio di Gilbert. Tuttavia, in una scena tratta dal manga dell’episodio successivo Benji viene mostrato in giardino ad allenarsi e appare sorpreso quando il suo allenatore personale lo informa del pareggio della Hot Dog, in contraddizione con l’episodio precedente. Altra incogruenza è nell’arco filler del torneo di Parigi (episodi 98-104) è in contraddizione con il manga e con la serie OAV Shin Captain Tsubasa, dove Schneider non riconosce i giocatori della nazionale giapponese al loro arrivo ad Amburgo (mentre, secondo gli episodi 98-104 e i film, li aveva già affrontati diverse volte).