Torniamo anche questa domenica con un Otakult, stavolta dedicato all’horror: Hellsing di Kouta Hirano.
Scritto e illustrato dall’artista, l’opera fu serializzata sulla rivista Young King OURs dal maggio 1997 al settembre 2008. L’opera conta 10 volumi e ha ispirato due serie anime.
La prima, con il titolo omonimo, è stata mandata in onda dal ottobre 2001 al gennaio 2002 e ha 13 episodi. Questa serie, però, non segue la storia originale del manga ed è stata prodotta dallo studio Gonzo.
Hellsing Ultimate è la seconda serie stavolta in versione OVA, che invece segue la stessa narrativa dell’opera cartacea. Ogni episodio dura dai 40 ai 65 minuti ed è stata prodotta da 3 diversi studi di animazione: Satelight (dall’episodio 1 al 4), Madhouse (dall’episodio 5 al 7) e Graphinica (dall’episodio 8 al 10). La produzione ha richiesto sei anni per essere completata, dal 2006 al 2012.
Nel marzo 2021 è stato annunciato un live-action ispirato all’opera da Amazon Studios, di cui però non si sa ancora l’uscita.
Hirano ha inoltre pubblicato il manga Drifters nel 2009, da cui è stato tratto un anime nel 2016 di 12 episodi e 3 OVA.
Hellsing: un vampiro caccia-vampiri
La Hellsing Organisation è un’organizzazione incentrata sui Cavalieri Reali dell’Ordine Protestante (Royal Knights of Protestant Order), comandata da Abraham Van Helsing. La missione di questa organizzazione è combattere e sconfiggere le forze soprannaturali, come i ghoul e i vampiri, che minacciano l’Inghilterra. Quando Abraham muore, l’unica erede è Integra, la figlia adolescente, che si trova presto in pericolo di vita. Lo zio, infatti, vuole ucciderla per prendere il posto di comando della Hellsing.
Seguendo le indicazioni del padre, Integra arriva ad una stanza dove trova un cadavere. In realtà, si tratta di Alucard, un potente vampiro che dopo aver bevuto il sangue della ragazza si risveglia e uccide i nemici, giurandole fedeltà.
Gli anni passano e Integra è ora il capo dell’organizzazione, che un giorno viene chiamata per occuparsi di un prete vampiro. Lì Alucard incontra Seras, una ragazza che prima uccide e poi trasforma in vampiro. Seras diventa, quindi, l’apprendista del potente ed egocentrico non morto e inizia a seguirlo in missione.
Una potente minaccia, però, sta arrivando. Una battaglia apocalittica sta per essere combattuta dalle più grandi organizzazioni del mondo: la Chiesa Cattolica, la Hellsing e i nazisti.
C’è anche un prequel di Hellsing, intitolato Dawn, che però non è mai terminato. Il prequel segue i personaggi di Walter, il maggiordomo di Integra, e Alucard.
Un mix tra orrore e comicità
Hellsing non si risparmia in quanto violenza, di tutti i tipi. Questo lo rende un’opera non adatta a tutti, ma se non si è suscettibili a scene particolarmente forti, è davvero un manga da leggere. Ci sono molti personaggi interessanti, partendo da Alucard il protagonista.
Non è un mistero che il nostro eccentrico vampiro sia in realtà Dracula. Basta leggere il nome al contrario per capirlo. Alucard è sarcastico, abile e a volte saggio, ma decisamente poco compassionevole. I disegni di Hirano sono particolari, a tratti non particolarmente di qualità, ma il vampiro ha sicuramente delle caratteristiche che ce lo fanno ricordare, come le due pistole e gli occhiali tondi. L’ispirazione di questo personaggio possiamo vederlo con semplicità: Vash the Stampede di Trigun.
Non solo, Alucard ha anche l’incredibile abilità di cambiare forma e usa spesso e volentieri questo strumento per alcuni siparietti comici.
Anche gli altri personaggi hanno tutti delle caratteristiche interessanti e particolari, e molti, come Seras, hanno davvero un incredibile sviluppo durante la storia.
Inoltre, Hellsing ha davvero tanti momenti comici, nonostante le tragedie e la violenza presenti in tutti i volumi dell’opera. A tratti può arrivare ad essere confusionario, ma divertente e difficilmente non apprezzeremo anche le scene più strane e random.
In generale le illustrazioni non sono il massimo, anche per un’opera degli anni ’90. Proporzioni sono quasi casuali nei primi volumi e le dinamiche sono un po’ confuse. Per un manga di questo genere, però, non è così male. Aggiunge un po’ di horror all’opera e sembra quasi uno stile voluto. Giusto una curiosità: Hirano disegnava principalmente hentai prima di Hellsing e questa è stata una sfida per lui, dati i temi anche pesanti dell’opera.
Insomma davvero un manga particolare che negli anni ha avuto molto successo, anche grazie alla sua stranezza.
Dai un’occhiata ai precedenti Otakult: