La rubrica Otakult ci porta oggi alla scoperta del fumetto americano Haunt, pubblicato nell’ottobre del 2009 dalla casa editrice Image Comics.
L’opera è stata concepita dalle geniali menti di Todd McFarlane e Robert Kirkman, con ai disegni artisti del calibro di Ryan Ottley (Invicible) e Greg Capullo (Batman).
Quando il creatore di Spawn fa un brainstorming con il “cervello” dietro a The Walking Dead, il risultato non può che essere dei migliori.
Le male lingue, senza approfondire, hanno visto nel personaggio di Haunt un sacco di similitudine con altri supereroi o supercattivi (Spider-Man, Venom) ma quello che i lettori hanno potuto gustare è un prodotto “fresco” e coinvolgente grazie all’atmosfera disturbante che de costruisce il concetto di salvatore ultraterreno.
La trama di Haunt
Kurt Kilgore, agente in incognito di una particolare organizzazione, durante una missione di salvataggio nei confronti dello scienziato Shillinger viene a conoscenza di un torbido segreto.
Lo studioso non era stato rapito da un gruppo terroristico, di un paese del terzo mondo, anzi era stato finanziato da quest’ultimo al fine di portare a compimento le sue macabre ricerche.
Quello che si staglia di fronte agli occhi di Kurt è uno spettacolo raccapricciante, una serie infinita di cadaveri deformati e un gruppo di cavie sopravvissute che riportavano sui propri corpi i segni delle sperimentazioni.
Il nostro agente non esita e uccide a sangue freddo il pazzo scienziato, mentre una figura oscura scompare portandosi dietro i documenti delle ricerche.
I finanziatori, con a capo il vicedirettore del dipartimento investigativo di Kurt stesso, per ritrovare la documentazione decidono di rapire l’eroe e quando scoprono che non ne conosce la posizione lo torturano e lo uccidono brutalmente.
Il fantasma del defunto Kilgore si presenta alla porta del fratello Daniel, prete cattolico con il vizio per il fumo e la prostituzione, per pregarlo di proteggere la moglie Amanda.
Spaventato dalla situazione il prete corre nell’abitazione dell’amata consorte ritrovandosi in uno scontro a fuoco che ha origine dagli assalitori di Kurt.
Nel tentativo di sventare il rapimento i due fratelli si toccano generando una sostanza ectoplasmatica che ricopre parzialmente il corpo di Daniel, generando l’essere denominato Haunt. La trasformazione concede al prete le conoscenze combattive del fratello agente, determina anche forza, agilità e resistenza sovrumane e la possibilità di creare prolungamenti innaturali dalle forme più pericolose (viticci, armi bianche e tentacoli).
A salvataggio avvenuto la vita di Daniel non sarà più la stessa perché si ritroverà catapultato nell’agenzia investigativa di Kurt, con il ruolo di “risorsa speciale”.
Un mondo popolato da intrighi, “talpe” e presenze soprannaturali aspetta questo eterogeneo duo.
Tirando le somme
Quando il lettore è stanco del supereromismo trito e ritrito è consigliabile provare qualcosa di “apparentemente” nuovo. Il coraggio in questi casi viene solitamente a mancare e si ricade su nomi altisonanti e conosciuti come i già citati Todd McFarlane e Robert Kirkman.
Il primo dopo aver arricchito il personaggio di Spider-Man con sfumature “mature” ed essere diventato padre della famosa creatura “indipendente” Spawn, richiama al lettore la sicurezza di avere tra le mani un albo che contorce lo stomaco e presenta un antieroe con la “A” maiuscola pieno zeppo di difetti e peccati irrisolti.
Il secondo vive da sempre nel soprannaturale e a stretto contatto con i morti e qui da libero sfogo alla sua fantasia creativa proponendoci una storia che non disdegna il “gore”, si ritaglia colpi di scena al cardiopalma e non si preclude mai un approfondimento caratteriale dei personaggi.
A metà della storia però lo scettro è stato concesso ad un nuovo gruppo di autori formato da Joe Casey e Nathan Fox che hanno letteralmente distrutto l’atmosfera “dark” sapientemente consolidata per varcare le soglie del “weird”, strambo e psichedelico.
Il personaggio si è trovato quindi con una storia che “stonava” con la sua essenza, e le vendite dell’opera sono calate di conseguenza.