In questa nuova recensione parleremo di un anime originale, il cui sequel è stato recentemente annunciato (se hai perso l’articolo in questione, lo puoi trovare al seguente link).
Hanasaku Iroha (traducibile in italiano come I colori della fioritura o, in maniera più creativa, L’ABC della fioritura) è un anime della P.A. Works, composto da 26 episodi e diretto da Masahiro Andou. La sceneggiatura è stata invece diretta da Mari Okada, famosa per la sua partecipazione in molte altre opere, come Sayonara no asa ni yakusoku no hana wo kazarou (conosciuto in italiano come Maquia), Black Butler, Ano Hana, Vampire Knight e Nagi no asu kara. L’anime è andato in onda nel 2011, mentre il suo adattamento manga è stato pubblicato tra il 2010 e il 2012. La serie ha anche avuto un film di animazione nel 2013.
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E adesso iniziamo con la recensione dell’opera!
La trama di Hanasaku Iroha
La storia vede come protagonista una ragazza delle superiori di nome Ohana Matsumae, che ha quella che si potrebbe tranquilla definire “la madre non modello” per eccellenza. La donna, infatti, sempre impegnata con il lavoro, ha spesso lasciato che la figlia si prendesse cura delle faccende domestiche. La storia inizia un giorno qualsiasi, quando questa madre irresponsabile annuncia alla figlia di voler partire in una specie di fuga d’amore con l’uomo con il quale si stava frequentando. La ragazza è entusiasta di poter fare un viaggio, ma la madre le spiega che lei non è inclusa in questo progetto e, nonostante la vita di Ohana sia a Tokyo, decide di mandarla in un piccolo villaggio giapponese dalla nonna materna, signora anziana che non solo Ohana non ha mai conosciuto, ma che non ha nemmeno un grandissimo rapporto con la figlia (per via di vicende che verranno spiegate in seguito nell’anime e nel film).
La ragazza, nonostante la sua cotta per un ragazzo locale, decide di arrendersi all’evidenza e di partire, per ritrovarsi costretta a lavorare nelle terme in stile giapponese gestite dalla nonna, la Kissuisō. Nonostante un iniziale momento di sconforto, Ohana decide di fare del suo meglio e cerca di sviluppare una buona relazione sia con gli altri membri dello staff che con i suoi parenti.
Impressioni su Hanasaku Iroha
Nonostante l’anime non sia caratterizzato da una trama molto lunga e complessa, risulta alquanto piacevole. La storia di fondo non è scontata come potrebbe apparire all’inizio e, alla fine, si finisce probabilmente per fare il tifo per la protagonista, una ragazza incredibilmente vivace e testarda, ma in grado di relazionarsi perfettamente con tutti, nonostante le difficoltà iniziali.
Una nota interessante è il fatto che la storia d’amore non sia una chiave centrale della storia, ma una cornice che ogni tanto si intreccia con lo sviluppo della storia. Da un punto di vista della trama, è piacevole vedere che la parte romantica e i vari interessi in tal senso non vengono messi lì solo per poter dare una nota diversa all’anime, ma sono degli aspetti che in qualche modo illustrano lo sviluppo emotivo dei personaggi.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e una nota decisamente piacevole è il fatto che niente venga lasciato al caso, ma tutto viene spiegato nei minimi dettagli.
Il finale dell’anime potrebbe essere un po’ dolceamaro, ma il recente annuncio di un sequel fornisce un ottimo spunto per continuare a seguire l’opera e, forse, porre fine alle domanda che sarebbero potute nascere con il finale.