Hanako-kun è uno spirito un po’ particolare e non solo per il suo carattere. Infatti, anche se il suo comportamento è abbastanza strano, la sua particolarità è quella di essere “legato” a uno specifico gabinetto dell’Accademia Kamome. Quest’ultima è già nota ai suoi studenti per le varie voci riguardanti sette misteri nascosti all’interno della stessa struttura, uno dei quali è proprio Hanako, il numero 7.
La leggenda del mistero numero 7 racconta che lo si possa evocare recandosi nel terzo gabinetto dal fondo, nei bagni delle ragazze al secondo piano dell’accademia, una volta che ci si è chiusi dentro e si ha bussato tre volte. Una giovane ragazza, Nene Yashiro, di delicata e graziosa apparenza, attratta da questo mistero e soprattutto dalla seconda parte della leggenda, quella che Hanako-kun una volta evocato, possa esaudire un qualsiasi desiderio, decide di tentare l’evocazione.
Tutto va a buon fine e, con totale sorpresa della giovane Nene, Hanako spunta fuori dal nulla e si presenta. Gli scambi di battute tra i due diventano subito equivoci e inizialmente accompagnati da un forte disagio da parte della giovane, la quale sia aspettava di trovare uno spirito ragazza.
Neanche il tempo di lasciarsi trasportare dal tono ironico del manga, con Nene che tenta di spingere via un incorporeo Hanako, accusato di essere un pervertito, che la giovane passerà al dunque chiedendo il suo desiderio (piccolo spoiler più avanti, davvero minuscolo ma va segnalato, quindi in caso prosegui col prossimo paragrafo): vuole la morte del suo ex fidanzato, reo di non averle dato importanza e di averla prima presa in giro e poi tradita.
Una richiesta improvvisa che, vista l’estetica di Nene e i suoi modi timidi e molto garbati, coglie il lettore alla sprovvista, e anche come Hanako-kun decide di portare avanti la richiesta ci ha lasciato un po’ spiazzati, cogliendo proprio l’effetto desiderato dall’autore AidaIro (Aida e Iro).
Hanako-kun: legato al bagno ma non troppo
Dopo la conclusione della richiesta di Nene, quest’ultima rimane in qualche modo colpita da Hanako e continua a evocarlo per trascorrere del tempo insieme allo spirito, finendo col conoscersi meglio l’un l’altra e iniziare a stringere un legame. Legame che viene bruscamente interrotto dalla comparsa di un nuovo protagonista, Ko, il quale si palesa come nemico giurato di Hanako (che neanche sa chi sia).
Dopo un rocambolesco primo incontro sul tetto fra i tre protagonisti, Ko istantaneamente si invaghisce di Nene, la quale non sa cosa pensare di tutto questo, tra nuovi spasimanti che piovono dai tetti e l’incontro con uno spirito, e Hanako che sembra non curarsi di niente che lo circonda.
I siparietti si susseguono così per tutto il volume, riuscendo a tenere l’attenzione alta sia per il livello umoristico qualitativo è mai troppo forzato, sia per tutto un susseguirsi di episodi che, pur avendo un unico filo conduttore, si presentano quasi come eventi a parte, utili però anche a conoscere meglio i ben caratterizzati protagonisti di Hanako-kun – I 7 Misteri dell’Accademia Kamome.
L’arrivo di Ko, il quale dice di far parte di un’organizzazione a caccia dei sette misteri, è a dir la verità molto telefonata come aggiunta, però quest’ultimo se la cava molto bene nel ruolo di antagonista (almeno per il momento). Fanno inoltre la loro comparsa, sempre come organizzazione, i restanti misteri dell’accademia, i quali notano con un certo stupore e un po’ di riluttanza il legame che si sta formando tra Nene e Hanako.
Però anche Hanako ha un passato, uno di quelli che ti tormenta da sempre e per sempre, e quando Nene manifesta tutto l’affetto verso di lui, lo spirito decide di distaccarsi dalla giovane, e dando il via al capitolo finale del volume (la parte più bella) intitolato “Gli amanti morti viventi“, una piega inaspettata, d’altronde come molte cose in questo volume zero.