In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Haikyuu!! in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme, come Paramount e Netflix.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Il sedicesimo episodio di Haikyuu inizia con un flashback, che farà da filo conduttore a tutto l’episodio. Vediamo l’incontro tra Tanaka e Kanoka, sua ex compagna delle elementari, che si incoraggiano a vicenda fuori dall’albergo.
La scena è molto tenera, ricca dei classici fraintendimenti tipici degli school drama giapponesi. Risulta evidente come i due si piacciano, ma l’attaccante del Karasuno sembra avere ormai in mente solo Shimizu.
Dopo la nuova sigla, un po’ diversa dalle precedenti (bisognerà farci un po’ l’abitudine), troviamo un Tanaka ancora più giovane, quando da matricola aveva i capelli biondi, da vero teppista.
Per quanto fosse duro, non riesce a non arrossire alla vista di Shimizu, che ovviamente entra in palestra con un salto, circondata da una luce angelica.
Il nostro eroe la vede e, incantato, le chiede immediatamente di sposarlo.
Inizia così il loro tira e molla: una testa calda che continua a provarci, una regina di ghiaccio, che non si fa scalfire da queste avances. Il ragazzo è molto diretto e un po’ ostinato, ma non eccede mai, non arriva mai ad infastidire la manager, che probabilmente rimane divertita da un simile comportamento.
Torniamo sul campo, al turno di battuta di Yamaguchi. Come abbiamo visto al termine dello scorso episodio, la sua battuta flottante mette in difficoltà gli avversari, tagliando fuori dall’attacco i giocatori più pericolosi, per distruggerne i tempi di costruzione. Una volta prese le misure però, L’Inarizaki contrattacca con tutta la sua potenza.
Le giocate iniziano ad esere di livello superiore a quanto visto prima. Vediamo Tanaka che prova a recuperare con tutte le sue forze un pallone ormai perso con un grande tuffo. Kageyama riesce a fare un recupero miracoloso, viaggiando per diversi metri fuori dal campo per mantenere giocabile un pallone. Sul seguito dell’azione, Asahi si prende moltissimi rischi, attaccando da seconda linea nonostante avesse davanti un muro piazzato.
Siamo al set point per Karasuno, una situazione delicata perché, in caso di cambio palla, in battuta arriverà Atsumu Miya.
Purtroppo la giocata viene prevista e Tanaka si trova in faccia un muro. Qualcosa inizia a rompersi nella determinazione del ragazzo, soprattutto dopo che Asahi aveva fatto punto nello stesso modo. Questa striscia negativa prosegue dallo scorso episodio, in cui avevamo visto diversi errori da parte del focoso attaccante in fase offensiva.
Gli avversari ovviamente si sono accorti della situazione e decidono di bersagliarlo ancora di più. Tanaka è consapevole di essere in questo momento l’anello debole del team, ma non si scoraggia. La squadra reagisce: Nishinoya copre i compagni in ricezione, consapevole del fatto che la battuta avrebbe bersagliato il numero 5. L’azione va a buon fine, anche se Tanaka non può che notare di sentirsi inutile al momento, sia in attacco che in difesa.
L’attaccante è ormai al suo limite, un errore forzato sembra dare il colpo finale.
Torniamo a un anno fa. La squadra si presenta e veniamo a sapere che il nostro teppistello in realtà ha riflettuto bene sulla scuola in cui andare, consapevole della gloria passata e delle potenzialità dei membri attuali. Dopo la prima amichevole ne ha la conferma. Il trio del (al tempo) secondo anno, formato da Asahi, Sawamura e Sugawara dimostra di avere carisma da vendere. Tanaka riceve il messaggio ed è determinato a vincere.
Dopo il flashback siamo di nuovo ai campionati nazionali, con la pressione sul numero 5 del Karasuno che sta iniziando a funzionare. Ormai Ryo ha paura di attaccare a piena potenza. Tutti lo incoraggiano, aspettandosi una reazione. La reazione arriva su una situazione di emergenza. La palla larga in posto 4 sembra essere l’unica via di uscita e lui si fa trovare pronto.
Ciò che conta, dopotutto, non è vincere, ma affrontare con coraggio l’incontro. La perfetta regia ci fa capire un’alzata alta e comoda sarà l’unica possibilità per provare a concludere con successo l’azione…. eppure l’alzata non arriva.
Ennesimo colpo al morale di Tanaka, che ormai sente sfiducia anche da parte dei propri compagni. In termini oggettivi il resto della squadra ha provato soluzioni più sicure e ha cercato di aiutare un compagno in difficoltà, ma l’impatto psicologico è comunque pesante, perché in questo modo vengono sottolineati tutti gli errori e tutte le carenze del momento.
Per fortuna ci pensa Hinata a incoraggiarlo. Il numero 10 ne apprezza la compostezza a muro. Questa scintilla di speranza rimette in carreggiata Tanaka, che ritrova la voglia di chiamare la palla e saltare una volta compresa la sua normalità. Il suo gioco non è eccezionale, ma lui ce la mette tutta per agire sempre al meglio delle sue possibilità.
L’alzata successiva è una delle tante, come se ne sono viste fin dall’inizio. Eppure per l’attaccante è la palla della rivalsa. Alzata perfetta come sempre, buon tempismo. Il muro è piazzato, ma Tanaka tira fuori dal cilindro un colpo da maestro, un attacco in diagonale stretta molto difficile e molto efficace. La difesa dell’Inarizaki non può fare niente e il primo set è finalmente conquistato dal Karasuno.
Tutto torna alla normalità quindi, per una persona genuina, ammirata da tutti fin dall’infanzia. Tra i suoi ammiratori c’è Kanoka, che però capisce di dover rinunciare al suo vecchio amore.
Da questo punto inizia la parte difficile. Inarizaki sicuramente vorrà vendicarsi e ce la metterà tutta per tornare in parità e poi vincere. Ora però il Karasuno ha ritrovato una delle sue armi, ne vedremo delle belle.
Episodio incentrato su Tanaka, una delle pedine fondamentali della squadra, da sempre nell’ombra a causa dei tanti mostri che si ritrova in squadra. Ma, per citare le parole di Coach Ukai nel primo match contro Seijoh, nel corso della prima stagione: “Non è che Tanaka non faccia errori, oltre al fatto che si fa fregare spesso da minacce e provocazioni. Ma è molto forte, il più forte dopo Azumane, in più la sua abilità rimane costante, anche quando viene messo all’angolo in situazioni difficili. Questa forza mentale lo rende il nostro secondo Asso”.
Bravo Tanaka quindi, vedremo presto quali altre crisi dovranno affrontare i nostri eroi!