Bentornato su ICrewPlay!
Oggi parleremo del celebre manga Haikyuu L’asso del volley e dell’imminente finale che sembra avvicinarsi sempre di più.
Man mano infatti che l’arco finale spara le ultime cartucce con l’avvicinarsi della rivincita tra Shoyo Hinata e Tobio Kageyama, il climax tra i fan sembrerebbe essere ormai arrivato alle stelle.
Ciò porterebbe un altro manga a terminare il suo intero ciclo narrativo, così com’ è successo ad altri grandi manga che in questo 2020 hanno trovato la loro fine sulla rivista Weekly Shonen Jump.
Parliamo di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba di Koyoharu Gotouge, The Promised Neverland di Kaiu Shirai e Posuka Demizu e anche Ghost Inn – La locanda di Yuna di Tadahiro Miura, che in questi ultimi mesi hanno segnato la loro fine proprio sulla rivista settimanale, scatenando però reazioni contrastanti tra i fans.
Questi tre in particolar modo, hanno lasciato l’amaro in bocca principalmente per un unico motivo in comune, ossia la mancanza dello spazio e del tempo necessario concesso al lettore per assimilare e congedarsi in modo definitivo da una serie che, per diversi anni, lo ha accompagnato nel quotidiano.
Ma Haikyuu sembrerebbe aver evitato questo problema!
Negli ultimi capitoli in particolar modo, questo fattore è saltato agli occhi dei fans che, sul web, hanno ipotizzato che il finale di Haikyuu potrebbe essere il miglior finale Shonen del 2020.
Cosa che non è avvenuta in manga del calibro di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba e The Promised Neverland. In particolar modo nel secondo, il finale ideato da Kaiu Shirai e Posuka Demizu, sembrerebbe essere troppo precipitoso e poco esplicativo (come abbiamo detto anche in questo post), lasciando così il fan in attesa di un finale vero e proprio che però, per assenza di catarsi e di tempo necessario, non arriverà mai.
Diverso è il caso di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba invece, il finale creato da Koyoharu Gotouge è molto elaborato, ma si concentra maggiormente sul salto temporale che fa vedere generazioni lontane dai personaggi che conosciamo e che abbiamo apprezzato per tutta la serie. Che fine hanno fatto e come staranno vivendo, ora che finalmente il mondo non è più infestato dai demoni? È una domanda che inevitabilmente ci si pone e alla quale, purtroppo, non ci sarà risposta.
Il timekip studiato per il finale di Haikyuu invece, ha dedicato correttamente il tempo necessario allo sviluppo del futuro dei personaggi, così come dovrebbe essere per tutti i manga.
Grazie alle eccellenti capacità di Furudate di suddividere il trascorrere del tempo in brevi raffiche senza però farci perdere mai di vista i protagonisti e nel contempo far avanzare ancora la storia, il finale della serie si è effettivamente svolto negli ultimi capitoli.
Vista dai nostri occhi, la serie è ferma da diversi mesi, mentre dal punto di vista dei personaggi è passato a malapena un giorno. Ed è stata proprio questa la principale attenzione che hanno apprezzato maggiormente i fans di Haikyu, ossia il godere di ogni singolo momento trascorso, senza che il tempo voli improvvisamente.
Quest’ultimo cronometro ha sorpreso, saltando inizialmente diversi anni nel futuro, ma Furudate ha fatto in modo di rallentare mentre la serie si avvicinava davvero alla fine. Ed è proprio questo che è mancato nelle altre serie e che ha smosso il malumore ed i rimproveri dei fans.
Abbiamo avuto un sacco di tempo a disposizione da trascorrere con i nostri personaggi preferiti nei loro anni precedenti, i potenziali thread della trama sono stati chiusi con successo e, quando arriverà davvero la fine, avremo una risposta definitiva sulla questione che ha dato il via a tutto: Hinata riuscirà a sconfiggere Kageyama?
Indipendentemente dal risultato, per come la vediamo noi, sarà comunque un successo!
Al prossimo articolo.