Haikara-San: dopo 40 anni dalla prima puntata dell’anime, Benio Hanamura è stata rilanciata in una serie cinematografica divisa in due parti.
Chi come me ha avuto la fortuna (o sfortuna in base ai punti di vista) di nascere nell’arco temporale che va dagli anni 80″ agli anni 90″ ha avuto la possibilità di assistere alla nascita di molti anime famosi come Dragon ball, Mila e Shiro, Kiss me Licia, Holly e Benji e l’elenco potrebbe continuare con molti altri titoli di successo.
Io vorrei parlarvi però di Haikara-San, Mademoiselle Anne per l’Italia, un anime forse meno conosciuto e che negli ultimi due anni è stato portato alla ribalta con un remake diviso in due parti per il grande schermo. La prima parte è già stata presentata in Giappone il 17 novembre 2017 con il titolo “Una Ragazza alla Moda Edizione Cinematografica – Prima Parte – Benio la raggiante 17enne” mentre la seconda parte uscirà nelle sale a breve con il titolo “Una Ragazza alla Moda Edizione Cinematografica – Seconda Parte – Grande Storia d’Amore a Tokyo”.
Benio Hanamura è una ragazza ribelle che lotta nella sua quotidianità per affermarsi come donna, e vuole emanciparsi in un’epoca che definire misogina sarebbe riduttivo. Sempre pronta a scontrarsi pur di far valere la sua posizione, è stata il mio idolo da bambina e ancora oggi potrei consumare intere scatole di fazzoletti nel guardare nuovamente le sue avventure.
Storia di una donna ribelle:
Gli eventi si svolgono nell’anno 1914: Benio vive sola insieme al padre, un maggiore dell’esercito imperiale, poiché sua madre morì quando lei era ancora piccola. L’uomo cerca di educare la figlia imponendole valori prettamente “femminili”. Benio però rifiuta continuamente ogni insegnamento che si avvicini all’economia domestica, prediligendo il Kendo e bevendo sakè, apparendo così molto egocentrica rispetto a chi riconosce le tradizioni come unico stile di vita.
Impossibile non ammirare il suo amico d’infanzia Ranmaru, attore di kabuki molto famoso, oltre che il primo personaggio che mi ha dato la possibilità di conoscere un argomento a suo tempo tabù: l’omosessualità. Per quanto fossi piccola all’epoca della messa in onda dell’anime, sono riuscita a capire che lui era differente rispetto ad altri personaggi maschili, ma allo stesso tempo era perfetto nella sua personalità variopinta.
Negli anni a venire ho capito che, molte volte, la parola “diverso” viene spesso usata in maniera dispregiativa, ed era proprio in quel modo che veniva definito il giovane. Ranmaru è sempre presente nella vita di Benio, e ancor di più quando il padre le organizza un un matrimonio combinato, che la piccola ribelle proverà a far saltare in tutti i modi facendo uscire la parte peggiore di lei, ovvero la più maschile possibile.
Purtroppo per lei il piano non funziona, ma è ugualmente comico assistere a tutti i suoi fallimenti e i continui raggiri ai danni del povero Shinobu Yuin, tenente dell’esercito nonché futuro marito. Quando Shinobu è chiamato alle armi, Benio inizia a rivedere i propri sentimenti per lui e probabilmente, troppo tardi, si rende conto di quello che realmente prova per il giovane tenente.
Alcune considerazioni personali
Sicuramente questo anime è stato molto importante per la mia crescita personale, dal mio punto di vista posso dire che ho compreso molte cose osservando le avventure di Benio. Ho capito che se valutassimo una situazione per quello che è realmente, e non per quello che ci sembra, probabilmente ci libereremmo di anni di ansie. Benio infatti ,dal momento in cui viene a conoscenza del matrimonio combinato, fa tutto quello che è in suo potere per farlo annullare, non accetta l’idea di doversi sposare perché è una donna ed è quello che ci si aspetta da lei. Crede nel vero amore ed è sua decisione sposare solo un uomo che veramente ama. Se lei si fosse fermata un attimo a pensare a tutta la situazione, avrebbe compreso meglio i suoi sentimenti verso Schinobu.
La cosa più importante che traspare però è che se una donna in special modo, vuole ottenere qualcosa dovrà lottare per averla, con tutta se stessa. Benio ha fatto di tutto per non “arrendersi” al mondo che la circondava ed ha dimostrato più e più volte che donna non è sinonimo di debolezza, specialmente quando viene a sapere della scomparsa di Shinobu. Benio lo cerca e fa di tutto per trovarlo, persino accettando di lavorare per una testata giornalistica il cui direttore è un maschilista incallito.
Ho pianto e riso insieme a Benio, e sono sicura che riderò e piangerò ancora nel rivedere entrambi i film. Nell’attesa, pop corn, puntate originali e via, preparate i fazzoletti!