Negli ultimi anni le case d’animazione sfornano puntualmente prodotti di buon livello grazie alla collaborazione di team ben consolidati, una solida scrittura e una computer grafica gradevole. Prima dell’avvento dell’animazione digitale, il lavoro impiegato per realizzare un film d’animazione era più impegnativo e difficile. Una delle più grandi imprese durata quasi trent’anni, è The Thief and the Cobbler.
La pellicola, ideata, diretta e animata da Richard Williams, capo animatore di Chi ha incastrato Roger Rabbit?, è iniziata nel 1964. La storia doveva raccontare le avventure di Mulla Nasruddin, un uomo saggio ma folle, protagonista di divertenti racconti e aneddoti del folclore arabo. Successivamente l’opera prese un’altra piega, prendendo il suo attuale titolo e conservando alcuni personaggi come il ladro e l’antagonista Anwar, poi rinominato Zigzag.
L’animazione, prevede ben 24 fotogrammi al secondo, caratterizzata come una delle animazioni più fluide mai viste. Particolare è l’uso di pavimentazione e soffitti diversi per ogni scena e di sfumature cromatiche molto varie, dai toni più accessi a quelli più neutri.
La storia del film è piuttosto semplice e ha l’andamento tipico della fiaba, con un lieto fine e una caratterizzazione scarsa o quasi nulla dei personaggi. All’inizio del film una voce narrante ci racconta che la storia ha luogo in una città d’Oro la cui prosperità è dovuta a tre sfere dorate poste sulla torre più alta della città. Una profezia afferma che, qualora le tre sfere siano tolte dalla loro collocazione, la città patirà morte e distruzione.
Subito dopo ci vengono presentati i diversi protagonisti:
- Tak è un calzolaio dal cuore d’oro in continuo conflitto con il ladro. Avrà il compito di salvare la città d’Oro dalla minaccia dei One Eyes, un popolo guerriero deciso a conquistare la città. Si innamora ricambiato della principessa Yum Yum. Una strega profetizza che salverà tutti solo grazie all’aiuto di un chiodo, un tak.
- Il ladro, motore comico della pellicola, è attratto da tutto ciò che è prezioso. Riuscirà ad impadronirsi temporaneamente delle tre sfere e, per tutto il resto del film, sarà tentato di rubare altri oggetti lussuosi.
- La principessa Yum Yum è la figlia del sultano e si innamora di Tak, ricambiata. E’ una ragazza gentile e sicura di sé, comportamento dimostrato dal fatto che riesce a rendere dei briganti sue personali guardie reali.
- ZigZag, grand vizier di corte, è innamorato di Yum Yum e farebbe di tutto pur di farne sua sposa. Grazie ai suoi aiutanti, riesce a prendere le tre sfere d’oro. Dapprima cerca di convincere il sultano ad avere la mano di Yum Yum facendo riapparire la sfere con la magia ma, al suo netto rifiuto, decide di schierarsi dalla parte dei One Eyes. Ha un avvoltoio di nome Phido che lascia sempre affamato. E’ un uomo con sei dita e dalla carnagione blu. E’ l’ultimo ruolo dell’attore Vincent Price.
- Il sultano, uomo pensieroso e lussurioso, chiede spesso consiglio a Zigzag e profetizza l’arrivo dei One Eyes.
L’ambizione per la perfezione di Richard Williams, scarsi finanziamenti e ritardi sulle consegne hanno fatto sì che il film uscisse nelle sale tra 1993 (Calbert version) e 1994 (Miramax version) incompleto e diverso da come il regista l’aveva immaginato. L’aggiunta improvvisata di canzoni definite fin troppo prevedibili e banali e le voci dei personaggi pensati come muti, quali Tak e il ladro, hanno reso la pellicola un insuccesso commerciale, sebbene sia stata premiata l’animazione curata fin nei minimi dettagli.
Grazie al lavoro dei fan e del materiale incompleto sotto forma di storyboard tratto dal documentario Persistence of Vision (2012) di Kevin Shreck, si è riusciti a creare un’edizione del film molto più fedele all’idea originale dell’autore che prende il nome di Recobbler Cut. E’ disponibile dal 2013 sul canale Youtube The Thief Archive.
La versione italiana del film è attualmente in lavorazione.
Questo è il mio film preferito
Questo film lo adoro perché mi fa essere felice