Non sono bastate le misure restrittive messe in atto durante l’ultima settimana di aprile e la prima settimana di maggio. Il governo giapponese aggiunge tre nuove prefetture a quelle già incluse tra le zone soggette allo stato di emergenza selettivo operato nel Paese del Sol Levante.
Con l’aggiunta di Hokkaido, Okayama e Hiroshima, ora il 40% della popolazione nazionale si trova in queste condizioni, anche se nuove aree, come la prefettura di Gifu, ha richiesto di poter estendere le restrizioni, mentre Il governo aggiungerà Gunma, Ishikawa e Kumamoto tra quelle in una situazione di “quasi stato d’emergenza”.
Le iniziative nate per tutelare la popolazione durante la Golden Week comprendevano Tokyo, Osaka, Kyoto e Hyogo, già in stato di emergenza alle quali si erano aggiunte Aichi e Fukuoka.
Le regole speciali avrebbero dovuto cessare nei primi giorni di maggio, ma è risultato chiaro che fosse necessario proseguire, con distinzioni precise in base alla zona. Ad esempio le prefetture di Saitama, Chiba, Kanagawa, Ehime e Okinawa continueranno a trovarsi sotto queste misure, ma solo in alcune aree, e si aggiungeranno a questa lista le zone di Saitama, Chiba, Kanagawa, Ehime e Okinawa.
La capillarità degli interventi ha permesso alla società di proseguire in condizioni quasi normali, l’impatto sul mondo del fumetto e dell’animazione non dovrebbe essere paragonabile a quanto accaduto nel 2020, ma dovremo sicuramente aspettarci alcuni ritardi e cancellazioni.