Il governo giapponese punta l’occhio sui cosplayers e la loro attività. Stando a quanto riportato sabato 23 gennaio sul giornale Nikkan Sports arriveranno presto nuove regole legate al copyright. In particolare le leggi saranno rivolte a chi ricava degli introiti dall’attività di cosplay, esibendosi o in altri modi. Per gli amatoriali non dovrebbero esserci limitazioni di sorta, dato che non ricavano denaro dal loro passatempo.
Per ora non c’è ancora una proposta di legge definitiva, ma il governo del Giappone sta riflettendo attorno a possibili provvedimenti. Si tratta di un’analisi approfondita, a cui sono state chiamate a rispondere diverse agenzie di copyright. Hanno dato consulenza anche alcuni cosplayers professionisti, tra cui Enako.
Enako è un’artista con più sfaccettature: cantante, attrice e appassionata di cosplay. Tra le sue foto ci sono diversi scatti in divisa maid e vari personaggi. Tra questi un costume che ricrea Cardcaptor Sakura, Rem ( Re: Zero ) e altri scatti…un po’ piccanti. A 27 anni l’artista è una delle cosplayers più seguite sul web.
Cosplayers e normative attuali
Le leggi che regolamentano l’attività per ora lasciano una discreta libertà per quanto riguarda il guadagno economico. Ai professionisti è consentito avere introiti attraverso la partecipazione su compenso a fiere o cerimonie del settore. Legalmente è possibile anche vendere i costumi, qualora derivino da produzione propria. Anche i guadagni dovuti alla sottoscrizione alle pagine web sono consentiti.
La questione sulla violazione del copyright da parte di questa forma d’arte esiste da anni. Gli stessi professionisti del cosplay hanno dibattuto di frequente in materia, ma non si è mai arrivati ad un verdetto definitivo.
Taro Yamada, membro della Casa dei Consiglieri giapponese, spera di raggiungere un compromesso tra le parti coinvolte (artisti e copyright) al più presto. Stando alle sue parole, desidera un “ecosistema” sereno. Yamada è anche il leader del “Partito per proteggere la libertà di espressione”.