Nel finale dell’opera X-Men: The Trial of Magneto, scritto da Leah Williams e Lucas Werneck, uscito il 22 Dicembre sul suolo americano è apparso un personaggio ben noto agli storici lettori delle avventure del super gruppo mutante.
Thunderbird, la cui identità civile è John Proudstar, è stato il primo X-Man a perdere la propria vita in servizio durante la storyline di X-Men #95 che risale a ben 50 anni fa.
La Marvel Comics è famosa per il continuo utilizzo di morti apparenti che hanno il compito di catturare l’attenzione del lettore testandone la fedeltà ai propri super eroi, i quali dopo pochi anni risorgono acquisendo una popolarità maggiore se si guarda in termini di vendite.
Tutto ciò, stranamente, non è avvenuto per questo eroe mutante nativo americano che dopo ben 5 decadi fa il suo ritorno anche attraverso una propria testata regolare denominata Giant Size X-Men: Thunderbird.
Il duo di scrittori Nyla Rose e Steve Orlando, coadiuvato dai disegni dell’artista David Cutler, riprendendo le trame di X-Men: The Trial of Magneto trasporta Thunderbird in un mondo completamente diverso rispetto a quello che aveva lasciato prima della sua morte, mettendolo difronte ad una terribile minaccia che sta distruggendo la riserva Apache a lui cara.
Giant Size X-Men: Thunderbird #1 uscirà il 27 aprile nelle fumetterie americane, e presenterà un look completamente rinnovato per quanto riguarda il protagonista John Proudstar a partire da un costume adeguato ai tempi moderni.
Chi è Thunderbird?
Discendente della gloriosa tribù degli Apaches, John Proudstar essendo un mutante dotato di qualità sovrumane per quanto riguarda forza,resistenza e respirazione venne contattato da Charles Xavier. Quest’ultimo stava cercando di formare un nuovo gruppo di X-Men che potesse liberare la squadra originale, intrappolata nell’isola vivente di Krakoa. Vedendola come un’occasione per dimostrare il suo valore di guerriero, l’eroe nativo americano decise di accettare la proposta acquisendo l’identità segreta di Thunderbird. Il complesso di inferiorità che aveva nei confronti di Wolverine lo portò però ad eseguire un gesto estremo nei confronti del malvagio Conte Nefari. Si lanciò sull’aereo del nemico mentre era in volo, provocandone l’esplosione che portò alla sua stessa morte.