Benvenuto alla nostra recensione di Gal Gohan! Prima di cominciare, ricorda che sono disponibili sul nostro sito altre recensioni che potrebbero interessarti:
Gal Gohan è un manga giapponese ideato e realizzato da Marii Taiyou. Si inserisce nella macrocategoria seinen, andando a toccare toni tipici della commedia romantica e dello slice of life, con un pizzico di fanservice.
Il manga conta 10 volumi serializzati in Giappone, per un totale di 69 capitoli, a cui si aggiungono piccoli extra conclusivi. Gal Gohan ha visto la sua conclusione nel corso dell’estate 2020, dopo cinque anni di pubblicazioni.
La serie è ancora inedita in Italia.
La trama di Gal Gohan
Miku Okazaki è una gal, sottocultura giovanile meglio conosciuta come gyaru. Si esprime attraverso capelli tinti di biondo, vestiti scollati e una grande quantità di accessori.
Sfortunatamente, nonostante la sua simpatia, non riesce ad avere risultati scolastici soddisfacenti. Nel tentativo di ingraziarsi qualche professore per ottenere voti migliori, Miku si rivolge al professore di economia domestica, Shinji Yabe, l’unico in grado di aiutarla a preparare dei biscotti. La ragazza si accorge che, nonostante le sue scarse capacità culinarie, il mondo della cucina le piace molto.
Il professor Yabe si accorge di questa inclinazione naturale e decide di fondare un club scolastico di sperimentazione culinaria. Miku non esita a iscriversi, commossa dallo stile di insegnamento del professore, l’unico a non averla trattata male a causa dei suoi insuccessi e che invece l’ha sempre incoraggiata ad impegnarsi.
Struttura dell’opera
Gal Gohan è la classica commedia ambientata in ambito scolastico, in cui Marii Taiyou ha inserito momenti di comicità vecchio stile, alternati con un sacco di deliziose pietanze e una buona dose di mutandine in primo piano.
Miku e il professor Yabe sono protagonisti della storia in egual misura. Lui è preoccupato perché non riesce ad entrare in contatto con i propri studenti. Lei è una ragazza che sembra avere poco di femminile, al di là di un aspetto fisico prorompente. Non sa cucinare, ma vuole impegnarsi e imparare, anche perché in breve tempo sviluppa una cotta per il proprio insegnante. I due passano molto tempo insieme con le attività del club, divertendosi a cucinare sempre nuovi manicaretti.
La gal, irriverente, molto estroversa, abbronzata e agghindata, è un tipo di personaggio che ha avuto larga diffusione negli anni Ottanta e Novanta, ma sembra aver recuperato di recente un po’ della sua gloria passata. Manbagi Rumiko di Komi san wa komyushou desu, o la protagonista di Gal & Dino sono solo alcuni degli esempi recenti. Probabilmente una personalità di questo tipo permette agli autori di esternare sensazioni e sentimenti in modo molto più esplicito rispetto alla media della cultura giapponese, sempre molto riservata.
Tra le varie caratteristiche delle gal c’è anche l’ingenuità o, in questo caso, la scarsa capacità pratica in cucina. Le scene ambientate nell’aula di economia domestica sono sempre divertenti. Forse meno esplicative rispetto a serie come Food Wars, ma per i più curiosi questi momenti offrono grandi opportunità di migliorare il proprio repertorio.
A partire dal secondo volume, il manga inizia a trovare nuove motivazioni per uscire dall’ambito scolastico. Il cambio di location offre due vantaggi: permette di godere della vista di nuovi piatti, senza la necessità di sorbirsi tre pagine di spiegazione per la preparazione, ma soprattutto offre nuovi spunti per la trama principale, che è dopotutto lo sviluppo dello strano rapporto tra professore e alunna.
Miku non perde occasione per spingere oltre le sue provocazioni al professor Yabe, che è sempre visibilmente imbarazzato dalla goffaggine della ragazza, che si trova sempre in situazioni ambigue. Con il procedere della storia, Miku si farà sempre più agguerrita e inizierà ad attuare approcci più diretti, anche per battere la concorrenza delle nuove partecipanti alle attività di club.
Nonostante il fanservice, la dinamica di Miku che prova ad esporre il suo corpo senza il minimo imbarazzo per far colpo sul professore, che di rimando prova insistentemente a non guardare (non sempre con successo) risulta comunque molto tenera.
La differenza di maturità tra la spensierata teenager e l’insegnante responsabile risulta sempre evidente e aleggia continuamente in tutte le scene in cui vediamo i due avvicinarsi, fino all’epilogo che cerca di risolvere questa situazione nel miglior modo possibile.
Gal Gohan mantiene per tutta la sua durata un buon ritmo, idee non banali e un tono per la maggior parte scherzoso. Un incrocio imprevedibile tra commedia romantica, manga ecchi e avventura culinaria che tiene alta la curiosità del lettore fino alla fine.